Archivio mensile:febbraio 2010

2040:La dolcezza delle prossime generazioni

Esistono in commercio alternative decenti alla coca cola che non creano dipendenza come quelle di marche interne a supermercati

Il dott. Prospiro Sonsino dimostrò, alcuni anni fa, nel corso di una serie di esperimenti che “esiste una dispepsia normale o fisiologica verso gli alimenti amidacei (assoluta incapacità a digerirli) nella primissima infanzia”. Questa teoria incontrò altresì i favori del fisiologo dott. Routh e dei professori Huxley, Youmans e Dalton, e, probabilmente, di tutti coloro che si trovarono ad esaminare la questione.

Il doti. Densmore, contrario agli amidi persino negli adulti, afferma a proposito del loro impiego nella dieta infantile, (How Natura Cure, p. 55), che “una dieta a base di cereali o grano, o amidi in genere, è estremamente negativa per i bambini, soprattutto nel caso dei neonati. I fermenti intestinali necessari per la digestione degli

alimenti amidacei non vengono secreti se non dopo il primo anno di vita, e l’efficacia di tali fermenti non eguaglia, tuttavia, quella dei fermenti degli adulti, almeno per alcuni anni. La digestione di tutti gli alimenti amidacei dipende da questi fermenti intestinali, mentre datteri, fichi, prugne, ecc., hanno lo stesso valore nutritivo di pane e cereali e sono facilmente digeribili: l’assorbimento e l’assimilazione di frutti di questo tipo si osservano non appena essi vengono ingeriti”.

Lo zucchero è una droga e in una psiche in via di sviluppo, una dipendenza può portare seri danni allo sviluppo cerebrale del bambino

Il fatto che la Natura non abbia predisposto dei meccanismi per la digestione degli amidi, prima dell’età della completa dentizione, dovrebbe costituire una prova inconfutabile del suo desiderio di escludere gli amidi dalla dieta dei bambino nel suo primo periodo di vita. Prima che i denti raggiungano il completo sviluppo, la saliva dei bambino contiene una semplice traccia di ptialina, il fermento digestivo o enzima che trasforma l’amido in zucchero: la quantità di ptialina presente nella saliva è appena sufficiente a trasformare lo zucchero in destrosio primario. E’ questa quasi totale assenza di enzimi preposti alla divisione degli amidi, nei succhi gastrici dei bambino, che spiega buona parte dei disturbi di carattere digestivo legati all’impiego di alimenti amidacei nella dieta infantile. Laddove la digestione degli amidi è impossibile, la loro fermentazione è inevitabile, e ciò significa l’intossicazione dei bambino.

E’ bene notare come la Natura non abbia incluso alcun amido nel latte. Il carboidrato del latte è lo zucchero. Se verso la fine del primo periodo di alimentazione, si desidera assicurare al bambino altri carboidrati oltre a quello contenuto nel latte, si dovrebbe farlo sotto forma di frutta dolce: datteri, fichi, uva, loti, banane ben mature, ecc., piuttosto che sotto forma di amidi. Ciò che è certo è che, dal momento che l’amido di tutti i cibi richiede una masticazione ed un’insalivazione totali e complete, si dovrebbe evitare nella maniera più assoluta di fornire alimenti amidacei ai bambini, prima che questi abbiano i denti, per poterli masticare e presentino tutti gli enzimi necessari a digerirli.

Il dott. Page era piuttosto contrariato per la diffusa abitudine di includere gli amidi nella dieta dei bambini; egli dichiarava ”la farina, il grano, e lo zucchero raffinato, sono ormai elementi alla moda nella dieta infantile, anche se in realtà sarebbe ben difficile riuscire a fare una selezione peggiore”. Egli manifestava altresì ripetutamente la sua preoccupazione per i danni che potevano derivare e gli organi vitali a causa “di una alimentazione infantile prematura utilizzante addirittura i migliori prodotti scelti dalla tabella generale” ed aggiungeva: “Non è raro che a bambini così piccoli vengano dati da mangiare caramelle, ed addirittura, in alcuni casi, carne di maiale, pesce fritto, cavoli, prosciutto, patate, ecc., e che la colpa per l’insorgere di disturbi gastrointestinali, venga poi attribuita ai denti”.

Vi è una quantità estrema di zuccheri nei cibi che assumiamo.Se si limitassero le dosi di zucchero si eviterebbero molti dei problemi riportati in seguito

Non ha senso dar da mangiare a bambini così piccoli cose come purè di patate, farine di cereali, farina, ed altri piatti simili, pensando che dal momento che si tratta di alimenti che possono essere inghiottiti senza masticare, una dentizione incompleta non rappresenti un ostacolo. Questi elementi. vengono inghiottiti senza essere insalivati e vengono mangiati da individui i cui succhi digestivi mai si adattano alla digestione degli amidi. Se ci limitiamo alle osservazioni che seguono, formulate da Page a proposito del latte di una madre osservante una dieta sana, notiamo come la verità in esse contenuta sia eterna. Egli dice: “Il latte è l’alimento per eccellenza dei neonati e contiene tutti gli elementi necessari per lo sviluppo dei denti, e finchè non si ha la completa dentizione, esso dovrebbe continuare a costituire il solo ed unico cibo del bambino. E’ sufficiente che due o tre o mezza dozzina di denti siano spuntati, perchè ci si aspetti che abbiano una qualche parte nel lavoro di un bambino cresciuto“. Anche il dott. Tilden presentava la stessa determinazione nel sostenere quella che chiamava dieta per-neonati-senza amidi. Egli dice: “Fu un errore dar da mangiare amidi al bambini troppo presto, prima della fine del loro secondo anno di vita; essi, infatti, hanno grossi problemi a digerire grandi quantità di amidi”. “I bambini al di sotto dei due o tre anni di età hanno difficoltà a trasformare gli amidi in zuccheri, e sarebbe opportuno che ricavassero direttamente questi ultimi dalla frutta fresca in  estate e dalla frutta dolce e secca (uva passa, datteri e fichi) in  inverno

Uno dei punti fermi della mia pratica di medico è di non prescrivere alimenti amidacei di alcun tipo a bambini al di sotto dei due anni di età. Nella mia stessa famiglia, i miei figli non hanno mai mangiato cereali. A meno che non si tratti di fagiolini e piselli, i cereali tra tutti gli alimenti amidacei sono i più difficili da digerire. Esistono buoni motivi per credere che i cereali causino lo sviluppo di ossa e denti deboli.
I neonati non hanno bisogno di alimenti amidacei e non possono utilizzarli in alcun modo vantaggioso. Molti dei disturbi che affliggono i bambini durante la primissima infanzia sono collegati all’abitudine diffusa di includere nella loro dieta alimenti amidacei. Particolarmente dannosi sono le combinazioni di cereali con zucchero e crema o zucchero e latte; come se ciò non bastasse, a peggiorare le cose, contribuisce il fatto che solitamente cereali e zucchero vengono denaturati ed il latte viene pastorizzato.

A parte qualsiasi altra considerazione“, dice il dott. Page, “è bene evitare qualsiasi elemento amidaceo o farinaceo fino a quando non si avrà avuto il completo sviluppo dei denti; solo allora, si potrà cominciare, giustamente,, a prendere in esame l’introduzione di qualche elemento appartenente alla dieta adulta.”

Ora il bambino cresce in questo mondo caramellato, pieno di dolcezza. Arrivano i 5 – 6 anni il bambino comincia ad intessere i primi rapporti sociali forti, l’impegno scolastico porta via energie, comincia a fare sport e attività che lo impegnano molto….quindi…più zuccheri consumati =>meno zuccheri in circolo => crisi di astinenza=Risultato=

Sindrome iperattività (crisi di astinenza)

Il bambino è iperattivo, violento, a volte maleducato, risponde male ai maestri, è chiuso con i genitori, a volte sembra provare odio per loro.

Psicosi Generale

Genitori allarmati, figli di più

ergo

Psicofarmaci olè!

Passo indietro:

Zucchero = droga

Psicofarmaci = droga

…………………………………………………………………………………………………………………..

Non credo possa fare bene…

Dottore....mio figlio è troppo apatico e svogliato!!!

Basta psicofarmaci, ci si ributta completamente sugli zuccheri e come dimostra perfettamente la situazione statunitense gli obesi….aumentano.

ok riassiumiamo:

Devastati dalla dipendenza, obesi, psicotici, in generale svogliati

Bello lui ciccione!:)

  • Nel mondo, circa 300 milioni di individui sono obesi;

  • Tale numero è destinato ad aumentare, con gravi conseguenze per la salute;

  • Il problema è più serio nell’America del Nord ed in Europa, ma è diffuso in aree dove, in passato, non era presente se non in minima entità (Asia, india, Cina, Giappone ed anche alcune regioni dell’Africa e del Sud America, comprendendo così anche alcuni Paesi in via di Sviluppo);
  • L’incidenza dell’obesità è raddoppiata in molti Paesi, negli ultimi anni;

  • Nell’ultima decade, l’incidenza in Europa è aumentata del 10-50%;

  • Secondo uno studio della “International Obesity Task Force”, circa il 4% di tutti i bambini d’Europa e affetto da obesità e tale percentuale è in marcato aumento;

  • Si stima che il 2-8% dei costi globali per la sanità sia legato all’obesità;
  • La dimensione del problema negli USA è doppia rispetto all’Europa, ma il tasso di aumento nei Paesi Europei è più elevato;

  • Gli elementi chiave per la prevenzione ed il trattamento dell’obesità sono identificati nell’alimentazione corretta, nel ruolo delle famiglie e nell’attività fisica;
  • Campagne informative di larga portata sono ritenute necessarie per aumentare la consapevolezza del problema in tutti i settori della società, compreso quello del personale sanitario (spesso il personale sanitario non è sufficientemente preparato ad affrontare il problema ed i pazienti sono riluttanti a chiedere assistenza).

L’OMBRA DEL DIABETE

Una delle patologie importanti che può colpire il bambino è il diabete infantile che si sta diffondendo sempre più tra i piccoli al di sotto dei cinque anni e a causare questo aumento sarebbe proprio l’alimentazione e lo stile di vita non equilibrati.

Il diabete di tipo 1 si verifica, in genere, durante l’infanzia e l’adolescenza, molti esperti sostengono che la causa principale stia proprio nella vulnerabilità genetica e in fattori ambientali.
Il sistema immunitario si riversa contro il pancreas distruggendo le sue cellule, quelle che creano insulina.

Il diabete è caratterizzato da un aumento del livello di zucchero nel sangue: il pancreas non riesce a produrre abbastanza insulina per abbassarne i livelli.

Fattori che causano il diabete infantile:

Alimentazione troppo ricca di zuccheri;
– Disfunzione delle ghiandole endocrine, quindi del pancreas nello specifico;
– Un disequilibrio dei componenti assunti nell’alimentazione.

Sintomi del diabete infantile
Innanzitutto il piccolo avvertirà molta più fame ed avrà molta sete.

Cibo

Per quanto riguarda la sua voglia di alimentarsi con più frequenza, questo non è proporzionale all’aumento di peso,anzi il piccolo non prenderà peso, ma tenderà a deperire e perde la sua vivacità e diventa molto triste.

Sete

Per soddisfare la sete vorrà bere di più e quindi l’introduzione di maggiore quantità di liquidi lo porterà ad urinare più spesso, ciò potrebbe anche creare problemi nel bagnare il letto la notte.
Il diabete, inoltre, implica la comparsa dell’acidosi che sarebbe la comparsa di corpi chetoni (acetone) nelle urine, unito ad alcuni sintomi come nausea, vomito e sonnolenza.

Il piccolo per stare meglio deve riprendere il suo equilibrio metabolico per far si che il suo organismo possa, con calma, ripristinare le sue funzioni primarie e cercare che il corpo possa riprendere la crescita. Uno degli altri obiettivi fondamentali è quello evitare lo sviluppo di acidosi.

La terapia principale adottata è quella con insulina: viene fornita la quantità giusta che manca al bambino, in genere si offre una quantità giornaliera più alta per poi diminuire la dose, con il passare del tempo, che serve solo per mantenimento.
Ovviamente, tutto ciò deve essere collegato ad un’alimentazione giusta che dia un apporto equilibrato di zuccheri, grassi e proteine, tutto ciò con il consulto di un dietologo.

Diabete 2

È la forma più comune di diabete e rappresenta circa il 90% dei casi di questa malattia. La causa è ancora ignota, anche se è certo che il pancreas è in grado di produrre insulina, ma le cellule dell’organismo non riescono poi a utilizzarla. In genere, la malattia si manifesta dopo i 30-40 anni e numerosi fattori di rischio sono stati riconosciuti associarsi alla sua insorgenza. Tra questi: la familiarità per diabete, lo scarso esercizio fisico, il sovrappeso e l’appartenenza ad alcune etnie. Riguardo la familiarità, circa il 40% dei diabetici di tipo 2 ha parenti di primo grado (genitori, fratelli) affetti dalla stessa malattia, mentre nei gemelli monozigoti la concordanza della malattia si avvicina al 100%, suggerendo una forte componente ereditaria per questo tipo di diabete.

Anche per il diabete tipo 2 esistono forme rare, dette MODY (Maturity Onset Diabetes of the Young), in cui il diabete di tipo 2 ha un esordio giovanile e sono stati identificati rari difetti genetici a livello dei meccanismi intracellulari di azione dell’insulina.

Il diabete tipo 2 in genere non viene diagnosticato per molti anni in quanto l’iperglicemia si sviluppa gradualmente e inizialmente non è di grado severo al punto da dare i classici sintomi del diabete. Solitamente la diagnosi avviene casualmente o in concomitanza con una situazione di stress fisico, quale infezioni o interventi chirurgici.

Il rischio di sviluppare la malattia aumenta con l’età, con la presenza di obesità e con la mancanza di attività fisica: questa osservazione consente di prevedere strategie di prevenzione “primaria”, cioè interventi in grado di prevenire l’insorgenza della malattia e che hanno il loro cardine nell’applicazione di uno stile di vita adeguato, che comprenda gli aspetti nutrizionali e l’esercizio fisico.

Ecco che  i bambini d’oggi si ritroveranno spesso grassi e svogliati e nessuno capirà veramente perchè, anche se la soluzione è semplice, nessuno farà nulla. Grassi bambini daranno vita ad altri bambini grassi,si vedranno sempre più diabeti, obesità, cancri, infarti, psicosi.

Chi ci fornisce il cibo su larga scala, ci avvelena, non ha pietà nell’essere il pusher di vostro figlio fin da piccolo.Le multinazionali avvelenano ciò che mangiamo, per renderci più deboli, sia fisicamente che psichicamente, per controllarci meglio.

Rifiutiamoci! Cibo più sano!Nipoti meno ritardati:)


Haiti:Le vittime nascoste

Il destino dei bambini. C’è chi li vende come schiavi e chi li violenta. Caschi blu compresi. Sono 300mila le vittime di trafficanti di minori e pedofili. E chi deve difenderli ne abusa Bambini ridotti in schiavitù, abusati sessualmente, anche dai caschi blu che dovrebbero difenderli e vittime dei trafficanti di uomini.

È questa la tragica fotografia dei minori di Haiti, ancora prima del flagello provocato dal terremoto. Il dipartimento di Stato americano teme che siano 300mila i bambini coinvolti nel mercato di esseri umani. Haiti «è fonte e transito del traffico di uomini, donne e bambini per lavoro forzato e sfruttamento sessuale» scrive l’amministrazione Usa.

Fra i 90mila e i 300mila bambini vengono coinvolti nel famigerato sistema del restavek, che in creolo significa «stai con». In pratica i genitori poveri, che non riescono a mantenere i propri figli, li cedono a famiglie più abbienti. Oltre a un tetto sulla testa e a un piatto caldo ai bimbi dovrebbe venire garantita l’istruzione. In realtà molti restavek diventano schiavi domestici. Soprattutto le bambine, il 65% del totale con un’età dai 6 ai 14 anni, subiscono abusi sessuali. Altri 3mila minori vengono contrabbandati ogni anno con la vicina Repubblica Dominicana come schiavi domestici o per costringerli al lavoro forzato nell’agricoltura o nell’edilizia. I trafficanti guadagnano dagli 80 ai 100 dollari americani ogni baby servo. Le guardie di frontiera di Santo Domingo chiudono un occhio per 50 pesos, l’equivalente di due dollari e mezzo per bambino.

Secondo il dipartimento di Stato il traffico degli haitiani è indirizzato anche verso «le Bahamas, gli Stati Uniti, l’Europa, il Canada e la Jamaica». Ora si teme che il terremoto attiri ancor più gli avvoltoi del mercato dei bambini. Secondo l’Unicef e Save the children, prima della scossa, gli orfani di Haiti erano 380mila, 200mila dei quali avevano perso i genitori a causa dell’Aids. Quattro bambini su 10 vivevano già in catapecchie sovraffollate o con il pavimento in terra. Lo scorso settembre l’Fbi ha accusato l’americano Doug Perlitz di pedofilia ad Haiti. Perlitz raccoglieva fondi per aiutare i bambini più sfortunati dell’isola.

Se non sottostavano ai suoi voleri sessuali tornavano in strada. Nell’agosto 2007 ben 47 bambini sono stati «liberati» da un centro di adozione illegale dai loro parenti, dove vivevano come bestie. Tutti minori dai 2 ai 7 anni, provenienti da una regione poverissima, che erano finiti nella grinfie di trafficanti di affetto senza scrupoli. Anche i caschi blu sono stati accusati di abusi. Al cancello del palazzo presidenziale un militare di pace avrebbe offerto dolci e pochi dollari a ragazzine di 11 e 14 anni in cambio di sesso. Un’altra bambina sarebbe stata stuprata in una base navale dell’Onu.

Il dipartimento di Stato americano continua a denunciare che il giro di prostituzione, pure minorile, ad Haiti è «incoraggiato dai soldati di pace delle Nazioni Unite».

Propaganda 2 (P2):


“Con la P2 avevamo l’Italia in mano. Con noi c’era l’Esercito, la Guardia di Finanza, la Polizia, tutte nettamente comandate da appartenenti alla Loggia. »(Licio Gelli)”

La loggia massonica Propaganda Due, più nota come P2, già appartenente al Grande Oriente d’Italia, è stata una loggia “coperta”, cioè segreta, nata per reclutare nuovi adepti alla causa massonica con evidenti fini di sovversione dell’assetto socio-politico-istituzionaleitaliano.

Questa circostanza, insieme alla caratteristica di riunire in segretocirca mille personalità di primo piano, principalmente della politica e dell’Amministrazione dello Stato italiano, suscitò uno dei più gravi scandali politici nella storia della Repubblica Italiana. Tra i tanti iscritti era presente anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, condannato dalla Corte d’appello di Verona nel 1990 per aver giurato il falso davanti ai giudici a proposito della sua affiliazione alla loggia massonica P2, ma tale reato era stato estinto da un’amnistia del 1989, che, paradossalmente, era stata sostenuta dall’allora Partito Comunista Italiano per cancellare i reati riguardanti le organizzazioni legate al PCI.
La complessità e la vastità delle implicazioni del “caso P2” furono tali che ne scaturirono leggi speciali, emanate allo scopo di arginare le associazioni segrete, nel rispetto dell’articolo 18 della Costituzione della Repubblica Italiana.

La data di fondazione della loggia massonica Propaganda Due si perde nel tempo, come spesso accade per simili consorterie. E’ noto, comunque, che era un antico sodalizio che accoglieva gli elementi più importanti e prestigiosi, fin da quando, nel secolo scorso, la massoneria, aveva avuto un ruolo centrale nelle vicende italiane. Dopo la seconda guerra mondiale era stata riorganizzata anche la loggia P2, con l’aiuto della massoneria USA, trasferendovi i massoni più in vista o che dovevano restare “coperti”. Nel Dicembre 1965 il Gran Maestro aggiunto Roberto Ascarelli presenta l’apprendista Licio Gelli al Gran Maestro Gamberini, il quale lo eleva immediatamente di grado nella gerarchia massonica e lo inserisce nella loggia P2. Nel 1969 Ascarelli e Gamberini affidano a Gelli un non meglio precisato incarico speciale nella loggia. Nel 1971 Gelli diviene segretario organizzativo e ha il totale controllo della loggia. Nel frattempo molti personaggi eccellenti, soprattutto militari e finanzieri si sono iscritti, tra questi il generale Allavena che porterà in dote le copie dei fascicoli delle schedature del SIFAR. Nel ’69 capi massonici diranno che grazie a Gelli 400 alti ufficiali dell’esercito sono stati iniziati alla massoneria al fine di predisporre un “governo di colonnelli”, sempre preferibile ad un governo comunista. Nel 1972 il nuovo segretario organizzativo cambia nome alla loggia in “Raggruppamento Gelli-P2” accentuandone le caratteristiche di segretezza evitando qualsiasi tipo di controllo. Nel 1973 la loggia segreta “Giustizia e Libertà” si fonde con la P2. Alla Gran Loggia di Napoli del Dicembre 1974, qualcosa di simile a un conclave massonico alcuni tentarono di sciogliere la P2 e di abrogarne i regolamenti particolari, ma senza successo, Gelli aveva acquisito troppo potere nel frattempo. Lino Salvini, maestro del Grande Oriente d’Italia, quindi, nonostante non vedesse di buon occhio tanto potere concentrato in quella loggia, il 12 Maggio 1975 decretò ufficialmente la ricostituzione della loggia P2 elevando Gelli al grado di maestro venerabile. La loggia P2 valicherà presto i confini nazionali e conterà affiliati in diversi paesi dove non si limiterà a fare proselitismo, ma parteciperà, nei modi che la caratterizzano alla vita politica, economica e finanziaria di tali paesi. In Argentina, per esempio favorirà il golpe militare, per poi perorare la causa del ritorno di Peron, così come risulterà implicata nello scoppio del conflitto delle isole Malvinas. La loggia P2 risulterà attiva in Uruguay, Brasile, Venezuela, negli Stati Uniti, in diversi paesi europei e non ultima in Romania, dove Gelli avrà importanti rapporti con il regime “socialista” di Ceausescu, nonostante l’anticomunismo viscerale di tutti gli aderenti alla P2. Evidentemente a Ceausescu non era rimasto niente di comunista e Gelli lo sapeva. Analizzare gli intrighi, la partecipazione a tentativi di colpo di stato o a colpi di stato riusciti, a stragi, attentati, omicidi, depistamenti, operazioni finanziarie sporche e’ praticamente impossibile. Basti pensare che dopo il ritrovamento di una parte dei documenti relativi alle attività della loggia ad Arezzo il 17 Marzo 1981 e di altri a Montevideo in Uruguay e’ stata costituita una commissione parlamentare di inchiesta presieduta da Tina Anselmi, i cui atti sono raccolti in 76 volumi di dimensioni consistenti e che la documentazione raccolta occupa diverse scaffalature anch’esse di dimensioni consistenti. Semplicemente ci limiteremo a dare un parziale elenco delle vicende in cui la P2 e’ implicata. Anche l’elenco degli iscritti che forniamo e’ parziale, purtroppo però è l’unico conosciuto, si calcola comunque che gli iscritti alla loggia fossero 2500/3000 e non 963 come risulta dalle liste sequestrate ad Arezzo.

Il 10 Dicembre 1981 il Parlamento ha ufficialmente sciolto la P2. Si tratta però solo di un atto formale, in realtà Gelli, nonostante i molti anni di carcere a cui e’ stato condannato, e’ ancora a piede libero e ha a disposizione un’enorme patrimonio per continuare a tessere i suoi intrighi. Il “piano di rinascita democratica” sequestrato a Maria Grazia Gelli nel Luglio 1982, che rappresenta la “carta programmatica per l’Italia” della P2, e’ divenuto il programma di Silvio Berlusconi, in gran parte attuato. Ma ciò che più preoccupa e’ che non può essere un semplice decreto a sciogliere un simile agglomerato di “veri criminali”. Finché esisteranno enormi gruppi finanziari, potentati economici, multinazionali che dominano i popoli, continueranno ad esistere cosche mafiose e massoniche come la P2. Del resto, come anche attraverso questo lavoro abbiamo cercato di spiegare la P2 travalica i confini nazionali anche formalmente, Gelli nella Primavera del 1975 ha fondato a Montecarlo l’OMPAM che nessuno si sogna di sciogliere. L’unica cosa che ci rimane da fare e’ combattere simili accozzaglie di moderni fascisti con ogni mezzo necessario.

OBIETTIVI:


1) Nell’ordine vanno indicati:

a) i partiti politici democratici, dal PSI al PRI, dal PSDI alla DC al PLI (con riserva di verificare la Destra Nazionale)
b) la stampa, escludendo ogni operazione editoriale, che va sollecitata al livello di giornalisti attraverso una selezione che tocchi soprattutto: Corriere della Sera, Giorno, Giornale, Stampa, Resto del Carlino, Messaggero, Tempo, Roma, Mattino, Gazzetta del Mezzogiorno, Giornale di Sicilia, per i quotidiani; e per i periodici: Europeo, Espresso, Panorama, Epoca, Oggi, Gente, Famiglia Cristiana. La RAI-TV va dimenticata.
c) i sindacati, sia confederali CISL e UIL, sia autonomi, nella ricerca di un punto di leva per ricondurli alla loro naturale funzione anche al prezzo di una scissione e successiva costituzione di una libera associazione dei lavoratori;
d) il Governo, che va ristrutturato nella organizzazione ministeriale e nella qualità degli uomini da proporre ai singoli dicasteri;
e) la magistratura, che deve essere ricondotta alla funzione di garante della corretta e scrupolosa applicazione delle leggi;
f) il Parlamento, la cui efficienza e’ subordinata al successo dell’operazione sui partiti politici, la stampa e i sindacati.

2) Partiti politici, stampa e sindacati costituiscono oggetto di sollecitazioni possibili sul piano della manovra di tipo economico finanziario. La disponibilità di cifre non superiori a 30 o 40 miliardi sembra sufficiente a permettere ad uomini di buona fede e ben selezionati di conquistare le posizioni chiave necessarie al loro controllo.
Governo, Magistratura e Parlamento rappresentano invece obiettivi successivi, accessibili soltanto dopo il buon esito della prima operazione, anche se le due fasi sono necessariamente destinate a subire intersezioni e interferenze reciproche, come si vedrà in dettaglio in sede di elaborazione dei procedimenti.

3) Primario obiettivo e indispensabile presupposto dell’operazione e’ la costituzione di un club (di natura rotariana per l’etereogenità dei componenti) ove siano rappresentati, ai migliori livelli, operatori, imprenditoriali e finanziari, esponenti delle professioni liberali, pubblici amministratori e magistrati, nonché pochissimi e selezionati uomini politici, che non superi il numero di 30 o 40 unità. Gli uomini che ne fanno parte debbono essere omogenei per modo di sentire, disinteresse, onestà e rigore morale, tali cioè da costituire un vero e proprio comitato di garanti rispetto ai politici che si assumeranno l’onere dell’attuazione del piano e nei confronti delle forze amiche nazionali e straniere che lo vorranno appoggiare. Importante e’ stabilire subito un collegamento valido con la massoneria internazionale.

– Strage del treno Italicus
– strage di Bologna
– strage di Ustica
– strage di Piazza Fontana
– strage del rapido 904
– omicidio Calvi
– omicidio Pecorelli
– omicidio Olof Palme
– omicidio Semerari
– colpo di stato militare in Argentina
– tentativo di colpo di stato di Junio Valerio Borghese
– tentativo di colpo di stato della Rosa dei Venti
– caso dei dossier illegali del SIFAR
– operazione Minareto
– falso rapimento Sindona
– tentativo di depistamento durante il rapimento Moro
– rapimento Bulgari
– rapimento Ortolani
– rapimento Amedeo
– rapimento Danesi
– rapimento Amati
– rapporti con la banda della Magliana
– rapporti con la banda dei marsigliesi
– inchiesta sul traffico di armi e droga del giudice Carlo Palermo
– riciclaggio narcodollari (caso Locascio)
– caso Cavalieri del Lavoro di Catania
– fuga di Herbert Kappler
– crack Sindona
– crack Banco Ambrosiano
– crack Finabank
– scandali finanziari legati allo IOR
– caso Rizzoli-Corriere della Sera
– caso SIPRA-Rizzoli
– scandalo dei Petroli
– caso M. Fo. Biali
– caso Eni-Petronim
– caso Kollbrunner
– cospirazione politica e truffa di Antonio Viezzer
– cospirazione politica di Raffaele Giudice
– cospirazione politica di Pietro Musumeci
– cospirazione politica e falsificazione documenti di Antonio La Bruna
– finanziamenti FIAT alla massoneria

Lista Piduisti


Clero: Lasciate che i bambini vengano a me

Vi è qualcosa di assolutamente psicotico nel fare il prete. La fede assoluta in credenze sbagliate può portare solo disperazione e perversione…ecco i risultati:

Il caso Bertagna

Don Pierangelo Bertagna, è l’ex abate dell’abbazia di Farneta, nel comune di Cortona (AR).

L’11 luglio 2005 il sacerdote, 44 anni, viene arrestato a seguito della denuncia di un bambino tredicenne. Nei giorni successivi don Bertagna confessa di aver abusato di 38 bambini in tutta Italia. Diventato sacerdote a 39 anni, confessa abusi dal 1988, quando non era ancora entrato in seminario, compiuti ai danni di bambini e ragazzini dagli 8 ai 15 anni.

Ordinato sacerdote nel 2000 dal vescovo di Arezzo Gualtiero Bassetti, per tre anni presta la sua opera nell’abbazia di Farneta, a cui viene messo a capo nel 2003. Don Bertagna si ispira alle ritualità dell’associazione cattolica dei Ricostruttori nella preghiera, che conducono una vita ascetica con influenze new age e attirano a loro i nostalgici del ’68.Nella confessione don Bertagna ammette che le violenze sono iniziate dapprima nella sua zona di origine, la Lombardia e il Bresciano, poi tra i Ricostruttori nella preghiera, di cui faceva parte, poi nel seminario e infine nell’abbazia di Farneta. Nel corso degli interrogatori don Bertagna confessa che i Ricostruttori nella preghiera e in particolare padre Vittorio Cappelletto, ottuagenario e carismatico gesuita a capo dell’associazione. Padre Cappelletto ha sempre smentito di essere a conoscenza delle tendenze pedofile di don Bertagna.

A seguito dell’arresto il vescovo di Arezzo sospende “a divinis” don Bertagna e trasferito nell’eremo di Valdichiana aretina, dove attende il processo. È stato condannato a otto anni di carcere nel giugno 2007 per 16 dei 38 abusi confessati.

Il caso Marchese

Ha destato particolare clamore il caso di Marco Marchese (minorenne all’epoca dei fatti), un ex seminarista che ha denunciato abusi nei suoi confronti da parte di don Bruno Puleo ; il parroco ha poi patteggiato l’accusa dichiarandosi colpevole . Marchese ha chiesto un risarcimento di 65.000 euro alla Curia di Agrigento, ma il vescovo, Carmelo Ferraro, ha risposto con una richiesta di 200.000 euro per danni di immagini alla Chiesa. Il fatto è stato reso noto attraverso la trasmissione televisiva Mi manda Raitre .

Questo caso ha assunto particolare rilevanza anche perché:

  • la vittima è stata invitata a rimanere in silenzio e non rivelare l’accaduto;
  • alla vittima è stato chiesto di perdonare chi ha perpetrato gli abusi;
  • il sacerdote colpevole degli abusi, ha subito come punizione da parte delle istituzioni ecclesiastiche il solo trasferimento in altra località, nella quale, in seguito, è stato accusato di ulteriori abusi sessuali nei confronti di minorenni.

Marco Marchese ha fondato un’associazione contro la pedofilia.

Il caso don Cantini

L’ex priore della parrocchia Regina della pace di Firenze, don Lelio Cantini, 85 anni, fu accusato nel 2004 da una ventina di fedeli e, successivamente, da alcuni sacerdoti di violenze sessuali, psicologiche e plagio con una missiva inviata alla Curia di Firenze.

La lettera fu inviata al vescovo ausiliare di Firenze mons. Claudio Maniago, già discepolo di don Cantini. Secondo gliautori della missiva don Cantini si sarebbe anche fatto consegnare denaro e beni dai suoi parrocchiani, risorse con le quali sarebbero stati ristrutturati la parrocchia di Regina della Pace e la canonica di Mucciano utilizzata per villeggiature e campi estivi.

Nell’ambito delle vicende di abusi sessuali denunciati dagli autori della denuncia, questi sostennero che all’interno delle «farneticanti visioni del futuro» don Cantini aveva costruito un «oscuro progetto» di costruzione di una «vera Chiesa contrapposta a quella di fuori corrotta e incapace», rappresentava «il primo», il «predestinato» del gruppo di giovani «eletti» da avviare al sacerdozio perché andassero poi a costituire il futuro clero della nuova Chiesa.

Una successiva missiva del 29 gennaio 2006 fu consegnata al card. Antonelli, in cui gli autori chiesero “un segno inequivocabile e definitivo“. Successivamente si rivolsero alla Santa Sede in due lettere del 20 marzo e 7 aprile 2007, con cui lamentarono “la mancanza di una chiara e decisa presa di posizione da parte del vescovo“. Una successiva missiva alla Santa Sede fu inviata il 13 ottobre 2006 da alcuni preti, venuti a conoscenza della vicenda . Alle lettere rispose il cardinale Camillo Ruini, ricordando alle vittime che don Cantini dal 31 marzo 2007 lasciò la Diocesi e augurandosi che ciò “infonda serenità nei fedeli coinvolti a vario titolo nei fatti” .

Il 2 aprile 2007 l’arcivescovo di Firenze Ennio Antonelli e il suo ausiliare Maniago furono ricevuti in Vaticano da Benedetto XVI proprio per affrontare la vicenda. Fu avviato un procedimento canonico .

A seguito dello scoppio dello scandalo, nell’aprile 2007, il card. Antonelli dichiarò che don Cantini è colpevole dei delittuosi abusi sessuali atribuitigli dal 1973 al 1987, nonché di falso misticismo di controllo e dominio delle coscienze  . Gli fu proibito per cinque anni di confessare, celebrare la messa in pubblico, assumere incarichi ecclesiastici. Gli fu ordinato di fare un’offerta caritativa e recitare ogni giorno il Salmo 51 o le litanie della Madonna .

Della vicenda si interessa la trasmissione televisiva Annozero del 31 maggo 2007 in cui due vittime raccontano alcuni dettagli degli abusi subiti da bambini.

Nel marzo 2008 si ha notizia dell’apertura di una inchiesta penale nei confronti di don Cantini. Gli inquirenti si sono soffermati sia sulle accuse di abusi sessuali sia sugli aspetti patrimoniali

Sex Crimes And Vaticans

Questo video è un documentario della BBC trasmesso all’interno dello show investigativo “Panorama” nel 2006. In Italia non è mai andato in onda. Chiama in causa anche Joseph Ratzinger, ora Benedetto XVI, accusato (quando era cardinale) di aver coperto i preti pedofilitramite l’applicazione del Crimen sollicitationis. La Chiesa ha ovviamente risposto che si tratta di falsità (ma quando mai), accusando la BBC di distorcere la realtà.

Crimen Sollecitationis

Voglio una spiegazione del Crimen Sollicitationis, il documento segreto emesso dal Santo ufficio del Vaticano nel 1962 che fornisce istruzioni ai vescovi su come trattare i casi di sacerdoti accusati di usare la segretezza del confessionale per fare avances sessuali ai penitenti e su come porsi di fronte a crimini come il coinvolgimento di un prete in rapporti sessuali con un animale, un bambino o un uomo.
Voglio una spiegazione da Papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, garante dell’applicazione del Crimen Sollicitationis e responsabile della direttiva con la quale gli scandali di abusi sessuali di uomini di chiesa sono stati messi a tacere e i preti protetti e nascosti alle autorità.
Voglio una spiegazione dalla massima autorità religiosa e morale delle Cristianità riguardo a qualcosa che contraddice tutti i valori di giustizia che sono alla base del Cristianesimo.
Voglio una spiegazione in quanto credente, laico, ateo, agnostico, non cristiano. Voglio una spiegazione in quanto uomo e donna.

Le Iene in Italia