Archivio mensile:giugno 2011

Anonymous: Tocca a Bernanke

Gli hacker del gruppo Anonymous hanno ora messo gli occhi su Ben Bernanke, dopo aver attaccato i server del FMI e prima ancora del Sony Playstation Network.

Gli hacker hanno caricato, ieri, un video messaggio su YouTube dove veniva richiesto a Ben Bernanke, presidente della Federal Reserve, di dare le dimissioni, tra le altre cose.

Il video inizia con Bernanke, che esprime totale sicurezza nel saper controllare la disparità di reddito negli Stati Uniti.

Il video prosegue (qui parlano gli Anonymous:

“I democratici ci hanno deluso, i repubblicani ci hanno deluso … E’ giunto il momento di arrangiarci… Dobbiamo combattere contro questa classe criminale organizzata … Dobbiamo lanciare la “Empire State Rebellion”. L’operazione avrà inizio il 14 giugno … ”

Gli Anonymus chiesero a Bernanke di dimettersi dalla presidenza già il 12 marzo.


Nell’ultimo video su Youtube del gruppo, si può ascoltare questa dichiarazione: In questa nuova versione del video, “come primo passo,” Anonymous chiede che si attuino proteste pubbliche a partire dal 14 giugno e che esse continuino “fino a quando il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke si dimetterà”. Per portare acqua al loro mulino, hanno presentato una lista delle più recenti e scandalose azioni della Federal Reserve.

Il gruppo ha anche fornito una guida in Google Map delle varie proteste, mirate a “mettere la parola fine alle compagnie finanziarie e ai racket delle lobby* Scorporare la Fed e le banche “troppo grandi per fallire” * Rinforzare la legge RICO contro le classi criminali organizzate* Ordinare a Ben Bernanke le dimissioni. ”

I Dettagli della Flag Day rebellion sono descritte sul sito di Google Map:

In Questo “Flag Day”, Martedì 14 giugno, lanceremo un movimento non violento sociale con questa lista di richieste:

* Fine delle campagne finanziarie e dei racket delle lobby

* Scorporare la Fed e le banche “troppo grandi per fallire”

* Rinforzare la legge RICO contro le classi criminali organizzate

* Ordinare le dimissioni di Ben Bernanke

Il movimento è stato soprannominato, “CTRL + ALT_BERNANKE”.

Ecco il video del messaggio di anonymous:

Il video è stato pubblicato lo stesso giorno in cui “l’attacco hacker al FMI” venne pubblicato sul New York Times. Gli Anonymous avevano precedentemente avvertito che avrebbero attaccato il FMI il 1 giugno. Tuttavia il Fondo monetario internazionale dice che l’hack è avvenuto prima che il capo del FMI, DSK, fosse stato arrestato per tentato stupro il 15 maggio. Chi ha familiarità con la materia dice che un governo straniero fosse dietro l’attacco.

Fonte

Fukushima: 261.000.000 microsievert/ora, meltdown totale in corso

I picchi di radiazioni al reattore 1 dell’ impianto di Fukushima sono saliti a 261 milioni di microsieverts all’ora, ad un livello tale che con 10 minuti di esposizione si ha un tasso di mortalità del 100 %, non siamo distanti dai livelli del reattore di Chernobyl.

Lucas Whitefield Hixson ci offre una interpretazione delle più recenti misurazioni rilevate al reattore n 1 di Fukushima, che arrivano fino a 261 Sieverts/ora.

I livelli di radiazioni nel reattore 1 sono saliti ad un nuovo massimo di 261 Sv / hr. Questo è segno di una criticità abbastanza importante nel reattore. Il corium ha fatto breccia nel contenimento del nocciolo e sta rilasciando radiazioni senza che la TEPCO riconosca le implicazioni di questa costante criticità. Il livello di pressione in uno dei reattori è scesa a livelli atmosferici, indicando una falla nel contenimento.

L’aumento dei livelli di radiazioni indicano anche che gli sforzi per controllare il carburante all’interno del reattore stanno diventando ingestibili. Le radiazioni vengono emanate dal reattore, e i livelli registrati attorno al reattore numero 1 stanno aumentando invece di diminuire gradualmente, un altro indicatore delle criticità in corso.

Chiaramente questo significa che sta avvenendo un processo di meltdown all’interno del reattore. Infatti nei 3 mesi dal disastro le radiazioni registrate nei pressi del reattore 1 erano molto basse rispetto a quelle misurate in prossimità del nocciolo del reattore di Chernobyl. Il reattore 1 è quindi in procinto di rilasciare gli stessi livelli (se non superiori) a quelli di Chernobyl. Questo è solo l’inizio perchè il Giappone ha confermato il meltdown in altri 2 reattori (e il quarto è in grave difficoltà).

Abbiamo più volte sentito che i livelli di radiazioni a Chernobyl furono di 50 Sieverts in 10 minuti per minimizzare l’evento Fukushima. Tuttavia, l’ultimo picco registrato a Fukushima sposta le misurazioni a 43,5 Sievert all’ora.

Fonte

Bilderberg 2011: Lista dei partecipanti (aggiornata 11/06/11)

Come consuetudine anche quest’anno purtroppo si svolge il ritrovo del Bilderberg club, in Svizzera a St Moritz.

Suvretta House il luogo dell’incontro

Rockefeller mentre si dirige verso l’hotel Suvretta House

La lista ufficiale degli invitati di quest’anno:

BELGIO
Coene, Luc, Governatore della Banca Nazionale del Belgio
Davignon, Etienne, Ministro di Stato
Leysen, Thomas, Presidente della Umicore

CINA
Fu, Ying, Vice Ministro degli Affari Esteri
Huang Yiping, Professore di Economia al Centro Cinese per la Ricerca Economica, Università di Pechino

DANIMARCA

Anders Rasmussen – Segretario generale della Nato (new!)

Eldrup, Anders, Amministratore Delegato, DONG Energy
Federspiel, Ulrik, Vice Presidente, Global Affairs, Haldor Topsoe A / S
Schütze, Peter, membro della direzione del gruppo della Nordea Bank AB

GERMANIA

Angela Merkel – Cancelliere Tedesco (new!)

Ackermann, Josef, presidente del consiglio di amministrazione e del Comitato Esecutivo del Gruppo, Deutsche Bank
Enders, Thomas, CEO di Airbus SAS
Löscher, Peter, Presidente e CEO di Siemens AG
Nass, Matthias, capo corrispondente internazionale, Die Zeit
Steinbrück, Peer, membro del Bundestag, ex Ministro delle Finanze

FINLANDIA
Apunen, Matti, Direttore del forum finlandese sulle politiche e sul Business EVA
Johansson, Ole, Presidente, Confederazione delle industrie finlandesi EK
Ollila, Jorma, presidente, Royal Dutch Shell
Pentikainen, Mikael, Publisher e Senior Editor-in-Chief della Helsingin Sanomat

FRANCIA
Baverez, Nicolas, Partner, Gibson, Dunn & Crutcher LLP
Bazire Nicolas, Managing Director gruppo Arnault / LVMH
Castries, Henri de, Presidente e CEO di AXA
Lévy, Maurice, Presidente e CEO di Publicis Groupe SA
Montbrial, Thierry de, Presidente, Istituto Francese delle Relazioni Internazionali
Roy, Olivier, professore di teoria sociale e politica, Istituto universitario europeo

GRAN BRETAGNA
Agius, Marcus, presidente di Barclays PLC
Flint, Douglas J., Presidente del Gruppo, HSBC Holdings
Kerr, John, membro della Camera dei Lord, Vice Presidente, Royal Dutch Shell
Lambert, Richard, amministratore indipendente non esecutivo, Ernst & Young
Mandelson, Peter, membro della Camera dei Lord, presidente, Counsel Global
Micklethwait, John, Editore capo, The Economist
Osborne, George, il Cancelliere dello Scacchiere
Stewart, Rory, membro del Parlamento
Taylor, J. Martin, presidente, Syngenta International AG

GRECIA
David, A. George, presidente, Coca-Cola H.B.C. S.A.
Hardouvelis, Gikas A., Capo Economista e Direttore della Ricerca, Eurobank EFG
Papaconstantinou, George, Ministro delle Finanze
Tsoukalis, Loukas, Presidente, ELIAMEP grisons

ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
Almunia, Joaquín, Vice Presidente, Commissione Europea
Daele, Frans van, Capo di Stato Maggiore alla presidenza del consiglio europeo
Kroes, Neelie, Vice Presidente, Commissione europea, Commissario per l’Agenda sul digitale
Lamy, Pascal, Direttore Generale, Organizzazione mondiale del commercio
Rompuy, Herman van, Presidente, Consiglio europeo
Sheeran, Josette, Direttore Esecutivo, United Nations World Food Programme
Solana Madariaga, Javier, Presidente del Centro ESADEgeo per l’Economia Globale e Geopolitica
Trichet, Jean-Claude, Presidente, Banca centrale europea
Zoellick, Robert B., presidente, The World Bank Group

IRLANDA
Gallagher, Paul, Senior Counsel, ex avvocato generale
McDowell, Michael, Senior Counsel; ex Vice Ministro Primo
Sutherland, Peter D., presidente, Goldman Sachs International

ITALIA
Bernabè, Franco CEO, Telecom Italia SpA
Elkann, John, Presidente, Fiat S.p.A.
Monti, Mario, Presidente, Università Commerciale Luigi Bocconi
Scaroni, Paolo, CEO, Eni S.p.A.
Tremonti, Giulio, Ministro dell’Economia e delle Finanze

CANADA
Carney, J. Mark, Governatore della Banca del Canada
Clark, Edmund, Presidente e CEO di TD Bank financial group
McKenna, Frank, vicepresidente, TD Bank Financial Group
Orbinksi, James, professore di Medicina e Scienza Politica, Università di Toronto
Prichard, J. Robert S., presidente, Torys LLP
Reisman, Heather, presidente e CEO di Indigo Books & Music Inc. Center, Brookings Institution

PAESI BASSI
Bolland, Marc J., direttore esecutivo, Marks & Spencer Group plc
Chavannes, Marc E., giornalista politico, NRC Handelsblad, professore di giornalismo
Halberstadt, Victor, Professore di Economia, Università di Leiden, ex Segretario Generale Onorario dei Bilderberg Meetings
Sua Maestà la Regina dei Paesi Bassi
Rosenthal, Uri, Ministro degli Affari Esteri
Winter, W. Jaap, Partner, Brauw De Blackstone Westbroek

NORVEGIA
Myklebust, Egil, ex presidente del Consiglio di Amministrazione SAS, sk Hydro ASA
Il principe ereditario di Norvegia Haakon
Ottersen, Ole Petter, Rettore, Università di Oslo
Solberg, Erna, Leader del Partito Conservatore

AUSTRIA
Bronner, Oscar, CEO e Publisher, Medien AG Standard
Faymann, Werner, Cancelliere federale
Rothensteiner, Walter, presidente del consiglio di amministrazione della Raiffeisen Zentralbank Österreich AG
Scholten, Rudolf, membro del Consiglio di Amministrazione esecutivo, Oesterreichische Kontrollbank

PORTOGALLO
Balsemão, Francesco Pinto, Presidente e CEO di Impresa, SGPS, ex Primo Ministro
Ferreira Alves, Clara, Amministratore Delegato, Claref LDA; scrittore
Leite Nogueira, Antonio, membro del Consiglio, José de Mello Investimentos, SGPS, SA

SVEZIA
Mordashov, Alexey A., CEO di Severstal
Bildt, Carl, Ministro degli Affari Esteri
Björling, Ewa, Ministro del Commercio
Wallenberg, Jacob, Presidente di Investor AB

SVIZZERA
Peter Brabeck-Letmathe, presidente, Nestlé SA
Hans Groth, Senior Director, Healthcare Policy & Market Access, Business Unit Oncology, Pfizer Europe
Janom Steiner, Barbara, Capo del Dipartimento della Giustizia, sicurezza e salute, Canton
Kudelski, André, Presidente e Amministratore Delegato, Gruppo Kudelski SA
Leuthard, Doris, consigliere federale
Schmid, Martin, Presidente, Governo del Canton Grisons
Schweiger, Rolf, Ständerat
Soiron, Rolf, presidente del consiglio di amministrazione, Holcim Ltd., Lonza Ltd.
Vasella, Daniel L., presidente, Novartis AG
Witmer, Jürg, Presidente, SA Givaudan e Clariant AG

SPAGNA

Jose Luis Zapatero – Primo ministro spagnolo (new!)

Cebrian, Luis Juan, Amministratore Delegato, PRISA
Cospedal, María Dolores de, Segretario Generale, Partido Popular
León Gross, Bernardino, Segretario Generale della Presidenza spagnola
Nin Génova, Juan María, Presidente e CEO, La Caixa
La Regina Sofia di Spagna

TURCHIA
Ciliv, Süreyya, CEO di Turkcell Iletisim Hizmetleri AS
Gülek Domac, Tayyibe, ex ministro di Stato
Koç, Mustafa V., presidente, Koç Holding A.Ş.
Pekin, Sefika, socio fondatore, Pekin & Law Firm Bayar

STATI UNITI

Bill Gates – Ex Ceo Microsoft, Capo della fondazione Gates (new!)

Robert Gates – Segretario della difesa USA (new!)
Alexander, B. Keith, Comandante, USCYBERCOM, Direttore, Agenzia Nazionale di Sicurezza
Altman, C. Roger, presidente, Evercore Partners Inc.
Bezos, Jeff, Fondatore e CEO di Amazon.com
Collins, Timothy C., Amministratore Delegato, Ripplewood Holdings, LLC
Feldstein, Martin S., Professore di Economia, Università di Harvard
Hoffman, Reid, Co-fondatore e presidente esecutivo, LinkedIn
Hughes, Chris R., co-fondatore di Facebook
Jacobs, Kenneth M., Chairman & CEO di Lazard
Johnson, James A., Vice Presidente, Perseus, LLC
Jordan, Jr., Vernon E., Senior Managing Director, Lazard Frères & Co. LLC
Keane, John M., Senior Partner, Partner SCP; Generale dell’US Army, in pensione
Kissinger, Henry A., presidente, Kissinger Associates, Inc.
Kleinfeld, Klaus, Presidente e CEO di Alcoa
Kravis, R. Henry, co-presidente e co-CEO, Kohlberg, Roberts & Co.
Kravis, Marie-Josée, Senior Fellow, Hudson Institute, Inc.
Li Cheng, Senior Fellow e direttore della ricerca del John L. Thornton Cina Center, Brookings Institution
Mundie, Craig J., Chief Research e Strategy Officer, Microsoft Corporation
Orszag, Peter R., Vice Presidente, Citigroup Global Markets, Inc.
Perle, Richard N., Resident Fellow, American Enterprise Institute for Public Policy Research
Rockefeller, David, ex presidente, Chase Manhattan Bank
Rose, Charlie, Executive Editor e Anchor della Charlie Rose
Rubin, Robert E., Co-Presidente del Council on Foreign Relations, ex segretario del Tesoro
Schmidt, Eric, presidente esecutivo, Google Inc.
Steinberg, James B., Vice Segretario di Stato
Thiel, Peter A., presidente, Clarium Capital Management, LLC
Varney, A. Christine, assistente del procuratore generale per l’Antitrust
Vaupel, James W., direttore e fondatore, Istituto Max Planck per la ricerca demografica
Warsh, Kevin, ex governatore, Federal Reserve Board
Wolfensohn, James D., presidente, Wolfensohn & Company, LLC

Fonte

Banchiere svizzero smaschera i criminali del Bilderberg

Josef Ackermann, CEO della Deutsche Bank e membro del Bilderberg (sopra) da tempo fattorino dei Rothschild, esemplifica i peggiori eccessi dei Bilderbergers.

“Il caso Strauss-Kahn dimostra quanto queste persone siano corrotte, mentalmente instabili, sature di vizi, vizi che vengono tenuti nascosti dagli ordini a cui appartengono. Alcuni di loro come Strauss-Kahn stuprano le donne, altri praticano il sado maso, altri ancora si dedicano alla pedofilia, molti si appassionano al satanismo. Quando andate in alcune banche potete vedere chiaramente questi simboli satanisti, come nella Banca dei Rothschild a Zurigo “.

“Hanno un nuovo piano per censurare Internet, perché Internet è ancora libero. Vogliono controllare e usare il terrorismo per creare il motivo. Potrebbero anche inventarsi qualcosa di orribile per avere una scusa”.

L’intervista ha avuto luogo il 30 maggio tramite il settimanale russo “NoviDen”

D: Può dirci qualcosa riguardo il suo coinvolgimento nel settore bancario svizzero?

A: Ho lavorato per le banche svizzere per molti anni. Fui designato come uno dei direttori di una delle più grandi banche svizzere. Durante il mio lavoro venni coinvolto nel pagamento, nel pagamento diretto in contanti di una persona che uccise il presidente di un paese straniero. Ero presente alla riunione in cui venne deciso di dare questi soldi in contanti all’assassino. Tale decisione mi ha riempito di rimorsi. Non fu l’unico caso grave, ma fù sicuramente il peggiore. Vennero inviate istruzioni di pagamento su ordine di un servizio segreto straniero, scritte a mano, con le disposizioni di pagare una certa somma ad una persona che aveva ucciso un leader di un paese straniero. E non fù l’unico caso. Abbiamo ricevuto numerose lettere scritte a mano, provenienti da servizi segreti stranieri, che davano l’ordine di pagamenti in contanti, da conti segreti, per finanziare rivoluzioni o per l’uccisione di persone. Posso confermare quello che John Perkins ha scritto nel suo libro “Confessioni di un Sicario Economico”. Esiste veramente un solo Sistema e le banche svizzere hanno le mani in pasta in esso.

D: Il libro di Perkins è stato tradotto ed è disponibile in russo. Ci può dire di quale banca si tratta e chi è il responsabile?

A: Era una delle prime 3 banche svizzere a quell’epoca il responsabile fù il presidente di un paese del terzo mondo. Non voglio però entrare nei dettagli, mi troverebbero facilmente se dicessi il nome del presidente e il nome della banca. Rischio la mia vita.

D: Non è possibile fare il nome di una persona di quella banca?

R: No non posso, ma vi posso assicurare che tutto ciò è accaduto. Eravamo in molti nella sala riunioni. Il responsabile del pagamento fisico del denaro è venuto da noi (dirigenti) e ci ha chiesto se gli fosse consentito il pagamento di una così grande somma di denaro in contanti. Uno dei direttori spiegò lui il caso e tutti gli altri acconsentirono a procedere.

D: Accaddero spesso cose del genere? I soldi erano una specie di fondi neri?

R: Sì. Questo era un fondo speciale gestito in un posto speciale nella banca dove arrivavano tutte le lettere in codice dall’estero. Le lettere più importanti venivano scritte a mano. Una volta decifrate, contenevano l’ordine di pagare una certa somma di denaro da conti per l’assassinio di persone, il finanziamento di rivoluzioni, il finanziamento di attentati e per il finanziamento di ogni tipo di partito. So per certo che alcune persone all’interno del gruppo Bilderberg erano coinvolti in questo genere di operazioni. Hanno dato l’ordine di uccidere.

D: Puoi dirci in quale anno o decade tutto questo è accaduto?

R: Preferisco non darvi l’anno preciso ma è stato negli anni 80.

D: Hai mai avuto problemi con questo lavoro?

R: Sì, un problema molto grande. La notte non riuscivo a dormire e dopo un po’ lasciai la banca. Diversi servizi segreti provenienti dall’estero, soprattutto di lingua inglese, diedero l’ordine di finanziare azioni illegali, compresa l’uccisione di persone attraverso le banche svizzere. Dovevamo pagare, sotto ordine di potenze straniere, per l’uccisione di persone che non seguirono gli ordini del Bilderberg o del FMI o della Banca Mondiale, per esempio.

D: Quella che stai facendo è una rivelazione molto importante. Perché senti il bisogno di dirlo qui e adesso?

R: Perché il prossimo Bilderberg meeting si farà in Svizzera. Perchè la situazione mondiale peggiora sempre di più. Infine perché le maggiori banche Svizzere sono coinvolte in attività non etiche. La maggior parte di queste operazioni sono al di fuori del bilancio. Non sono sottoposte a verifica e non prevedono tasse. Si parla di cifre con molti zeri. Somme enormi.

D: Si parla di miliardi?

A: Molto ma molto di più, si parla di triliardi, illegali, non sottoposti a controllo fiscale. Fondamentalmente si tratta di una rapina per tutti. Voglio dire le persone normali pagano le tasse e rispettando le leggi. Quello che sta accadendo qui è completamente contro i nostri valori svizzeri, come la neutralità, l’onestà e la buona fede. Negli incontri dove fui coinvolto, le discussioni erano completamente contro i nostri principi democratici. Vedete, la maggior parte degli amministratori delle banche svizzere non sono più locali, sono stranieri, soprattutto anglosassoni, sia americani che britannici, non rispettano la nostra neutralità, non rispettano i nostri valori, sono contro la nostra democrazia diretta, basta loro usare le nostre banche come mezzi per fini illegali. Utilizzano enormi quantità di denaro creato dal nulla e distruggono la nostra società e distruggono le persone in tutto il mondo solo per avidità. Cercano il potere e distruggono interi paesi, come Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda. Una persona come Josef Ackermann, che è un cittadino svizzero, è l’uomo di punta di una banca tedesca e usa il suo potere per avidità e non rispetta la gente comune. Ha un bel paio di casi legali in Germania e ora anche negli Stati Uniti. E’ un Bilderberger e non si preoccupa della Svizzera o di qualsiasi altro paese.

D: Stai dicendo che, alcune di queste persone che citi parteciperanno alla imminente riunione del Bilderberg a St. Moritz?

R: Sì.

D: Quindi i partecipanti sono attualmente in una posizione di potere?

R: Sì. Hanno enormi quantità di denaro disponibile e lo utilizzano per distruggere interi paesi. Distruggono la nostra industria e la ricostruiscono in Cina. Dall’altra parte hanno aperto le porte a tutti i prodotti cinesi in Europa. La popolazione attiva europea guadagna sempre meno. Il vero obiettivo è quello di distruggere l’Europa.

D: Pensa che la riunione del Bilderberg a St. Moritz abbia un valore simbolico? Perché nel 2009 erano in Grecia, nel 2010 in Spagna e guardi cosa è successo loro. Può significare che la Svizzera dovrà subire qualcosa di brutto?

R: Sì. La Svizzera, per loro, è uno dei paesi più importanti, perché vi sono immensi capitali. Si riuniscono in Svizzera anche perchè vogliono distruggere ciò che questa terra rappresenta. Capisca che è un ostacolo per loro, non essendo nella UE o nell’euro, non del tutto controllata da Bruxelles e così via. Per quanto riguarda i “valori” non sto parlando delle grandi banche svizzere, perchè non hanno più niente di svizzero, la maggior parte di esse sono guidate da americani. Sto parlando, invece, del vero spirito svizzero a cui la gente comune tiene.
Certo che l’incontro ha e ha avuto un valore simbolico. Il loro scopo è quello di essere una specie di club elitario esclusivo che gestisce tutto il potere, mentre quelli sotto di loro, appassiscono.

D: Pensa che lo scopo del Bilderberg sia quello di creare una sorta di dittatura globale, controllata dalle grandi imprese globali, dove non esisteranno più gli stati sovrani?

R: Sì, la Svizzera è l’unico posto in cui vige ancora la democrazia diretta e lo stato si trova nel mirino di questi gruppi elitari (proprio perchè non è completamente asservito ad essi). Utilizzano il ricatto del “too big to fail”, come nel caso di UBS per far aumentare il debito del nostro paese, proprio come hanno fatto con molti altri paesi. Quello che si deduce è che forse si vuole fare con la Svizzera quello che è stato fatto con l’Islanda, in cui sia banche che paese erano in bancarotta.

D: Anche l’UE è sotto queste influenze negative?

R: Certo. L’Unione europea è sotto la morsa del Bilderberg.

D: Come pensa che si potrebbe fermare questo piano?

R: Beh, questa è la ragione per cui mi rivolgo a voi. La verità. La verità è l’unica strada. Fare luce sulla situazione, esporli ai riflettori. A loro non piace molto essere al centro dell’attenzione. Dobbiamo creare trasparenza nel settore bancario e in tutti i livelli della società.

D: Quello che sta dicendo ora, è che c’è un lato sano del business delle banche svizzere, mentre ci sono delle “mele marce”, cioè alcune grosse banche che fanno cattivo uso del sistema finanziario, per portare a termine le loro attivitù illegali.

R: Sì. Le grandi banche formano il loro personale con i valori anglo-sassoni. Li formano ad essere avidi e spietati. Avidità e spietatezza che stanno distruggendo la Svizzera e tutti gli altri paesi europei e mondiali. Come paese abbiamo, se si guardano le banche piccole e medie, la maggior correttezza finanziaria al mondo. Sono le banche grandi che operano a livello mondiale che sono fonte di problemi. Esse non sono più svizzere e non si considerano tali.

D: Pensi che sia una buona cosa che la gente stia esponendo il Bilderberg e mostrando chi siano veramente i suoi componenti?

R: Il caso Strauss-Kahn dimostra quanto queste persone siano corrotte, mentalmente instabili, sature di vizi, vizi che vengono tenuti nascosti dagli ordini a cui appartengono. Alcuni di loro come Strauss-Kahn stuprano le donne, altri praticano il sado maso, altri ancora si dedicano alla pedofilia, molti si appassionano al satanismo. Quando andate in alcune banche potete vedere chiaramente questi simboli satanisti, come nella Banca dei Rothschild a Zurigo. Queste persone vengono controllate tramite il ricatto data la loro debolezza mentale. Devono seguire ordini o saranno svergognati pubblicamente, distrutti o addirittura uccisi.

D: Da quando Ackermann è nel comitato direttivo del Bilderberg, pensa che abbia preso delle decisioni importanti?

R: Sì. Ma ce ne sono molti altri, come Lagarde, che probabilmente sarà il prossimo capo del FMI, ed è anche un membro del Bilderberg, poi Sarkozy e Obama. Hanno un nuovo piano per censurare Internet, perché Internet è ancora libero. Vogliono controllare e usare il terrorismo per creare il motivo. Potrebbero anche inventarsi qualcosa di orribile per avere la scusa.

D: Quindi è questa la sua paura?

A: Non è solo paura, ne sono certo. Come ho detto, hanno dato l’ordine di uccidere, sono quindi in grado di compiere azioni terribili. Se avessero la sensazione che stanno per perdere il controllo, come nelle rivolte in Grecia e in Spagna, con l’Italia che probabilmente sarà la prossima, allora faranno un altro Gladio. Ero vicino alla rete Gladio. Come sapete istigarono il terrorismo pagandolo con soldi americani per controllare il sistema politico in Italia e in altri paesi europei. Per quanto riguarda l’assassinio di Aldo Moro, il pagamento è stato fatto attraverso lo stesso sistema come ti ho detto su.

D: Ackermann faceva parte di questo sistema di pagamenti?

A: (Sorriso) … E’ lei il giornalista. Guardì come la sua carriera è arrivata rapidamente alla cima.

D: Cosa pensa si possa fare per impedirglielo?

R: Beh ci sono molti buoni libri là fuori che spiegano il contesto e fanno chiarezza sull’argomento, come quello che ho citato di Perkins. Queste persone hanno veramente sicari che vengono pagati per uccidere. Alcuni di loro ricevono i soldi attraverso le banche svizzere. Ma non solo, hanno un sistema capillarizzato in tutto il mondo. Per evitare che esso venga scoperto sono addestrate a fare di tutto. Quando dico di tutto intendo tutto proprio.

D: Attraverso l’informazione si potrebbero sgominare?

R: Sì, bisogna dire la verità. Siamo di fronte a criminali davvero spietati, compresi grandi criminali di guerra. Sono pronti e in grado di uccidere milioni di persone solo per restare al potere e avere il controllo.

D: Può spiegarci dal suo punto di vista, perché i mass media in Occidente se ne stanno più o meno completamente in silenzio per quanto riguarda il gruppo Bilderberg?

R: Perche’ esiste un accordo tra loro e i proprietari dei mezzi di comunicazione. Alle riunioni vengono invitate anche alcune personalità di spicco del mondo dei media, ma viene detto loro di non riferire nulla di ciò che vedono o sentono.

D: Nella struttura del Bilderberg, vi è una cerchia interna che conosce i piani e poi c’è una maggioranza che segue solo gli ordini?

R: Sì. Hai la cerchia interna dedita al satanismo ci sono poi le persone ingenue o meno informate. Alcuni addirittura pensano di fare qualcosa di buono, nella cerchia esterna.

D: Secondo i documenti esposti e le stesse dichiarazioni, il Bilderberg ha deciso nel 1955 di creare l’Unione europea e l’Euro, quindi hanno preso importanti decisioni.

R: Sì e deve sapere che il Bilderberg è stato fondato dal principe Bernardo, ex membro delle SS e del partito nazista lavoro infine anche per la IG Farben, che era una sussidiaria della Cyclone B. L’altro tipo che ha fondato il gruppo era a capo della Occidental Petroleum, che aveva stretti rapporti con i comunisti dell’Unione Sovietica. Lavorarono per entrambe le parti, in realtà, però, queste persone sono fascisti che vogliono controllare tutto e tutti quelli che si frappongono sulla loro strada vengono “rimossi”.

D: Come fanno a mantenere queste operazioni fuori del sistema internazionale Swift?

R: Beh, alcune delle liste Clearstream erano vere in pricipio. Inserirono solo dei nomi falsi per far credere alla gente che l’intero elenco fosse falso. Anche loro fanno degli errori. Il primo elenco era vero e si possono estrapolare un sacco di cose. Vedete, ci sono delle persone in giro che scoprono le irregolarità e poi trasmettono agli altri la verità. Verranno poi ovviamente costituiti disegni di legge che ridurranno al silenzio questo genere di persone. Il miglior modo per fermarli è quello di dire la verità, portando alla luce le loro malefatte. Se non riusciamo a fermarli diventeremo i loro schiavi.

D: Grazie per questa intervista.

Fonte

 

Condizionamento mentale: Ondata emotiva un paio di palle!

In questo blog si parla spesso di controllo mentale, Mk Ultra, programmazione Monarch ecc… Il condizionamento è uno strumento fondamentale con il quale si tende a dirigire l’opinione pubblica verso una determinata causa. Un esempio su tutti, dopo l’11 settembre si è aperta la caccia a Bin Laden, si è iniziata una guerra (per interessi economici USA), senza prove del coinvolgimento di Al Quaeda negli attacchi, il tutto grazie ad una astuta manovra mediatica che ha convinto gli Stati Uniti e il mondo a puntare il loro “odio” verso questo nemico fittizio.

Nel nostro piccolo, veniamo condizionati allo stesso modo. Personalmente mi ha fatto incazzare tantissimo, perchè non sopporto la banalizzazione soprattutto su argomenti importanti come il nucleare. Nel 1987 i cittadini italiani furono chiamati a dare un’opinione sul nucleare e si espressero in maniera negativa a riguardo. Oggi dopo un altro incidente, molto più grave, siamo di nuovo qui a dover dare il nostro giudizio su qualcosa che ritenevamo scontato.

Il 12 e il 13 giugno si vota per dire no al nucleare con un SI (cioè per spiegare come si vota bisogna usare un paradosso, viva la semplicità e la chiarezza).

Molti politici e giornalisti continuano, da quando si è iniziato a parlare di referendum dopo Fukushima, a dire che si va a votare sotto l’influenza “dell’ondata emotiva”. Non si chiama ondata emotiva cari miei, è il risultato della presa di coscienza sui pericoli del nucleare. Certo è facile informare le persone su i pro e i contro del nucleare, probabilmente a parole risulta affidabile, conveniente e sufficientemente sicuro. Poi però avvengono le Chernobyl, le Fukushima e la gente vede, sente e ragiona (finalmente). Un esempio è il bambino piccolo che viene avvertito dalla mamma di non avvicinarsi al fuoco perchè brucia: la madre ha la possibilità di spiegare a parole una sensazione sgradevole e pericolosa, senza però poterla far provare al piccolo. Prima o poi il bambino si scotterà ed è lì che capirà veramente che col fuoco ci si scotta!

Da questo esempio mi ricollego al referendum e all’ondata emozionale: Passata l’ondata emozionale il bambino tornerà a scottarsi allegramente? Desidererà farlo? Non credo, ovviamente potrebbe inavvertitamente scottarsi ma non lo farà mai più intenzionalmente.

Così dopo Chernobyl avevamo capito che il nucleare non era gestibile. Oggi si ritenta di promuoverlo dicendo che è più sicuro, Fukushima ci dà la prova che non è così. Perchè insistono sull’ondata emozionale? Per farci credere che l’esito del voto non sarà una scelta razionale, ma dettata dall’emozionalità del momento. Un giorno, così, potranno riproporlo e forse a quel punto non ci saranno referendum a proteggerci!

Il nucleare è una tecnologia vecchia grezza e piena di problematiche: Le scorie e l’aggiornamento delle centrali (quest’ultimo problema poco trattato, chi sostiene i costi di aggiornamento e rinnovo delle centrali?). Dovremo puntare su fonti di energia alternativa (guarda fusione fredda di Rossi Università di Bologna) sul solare di ultima generazione e sulle altre rinnovabili.

Probabilmente servirà a difenderci dal nucleare per un breve periodo, scongiuriamo un futuro del genere, per noi e per i nostri figli:

Fukushima ultime notizie

La Nuclear Emergency Response giapponese ha riportato, Lunedì, che la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, danneggiata dal terremoto e dallo tsunami di marzo, ha subito il meltdown totale di 3 reattori.

Nella nuova valutazione del gruppo nucleare, pubblicata Lunedi, si va oltre le precedenti dichiarazioni che descrivono l’entità del danno causato dal terremoto e dallo tsunami dell’11 marzo.

L’annuncio non cambierà i piani per risolvere la situazione nell’impianto di Fukushima Daiichi, riporta l’agenzia.

Sono stati i reattori 1, 2 e 3, a subire il meltdown completo.

La proprietaria della centrale, la Tokyo Electric Power Co., ha ammesso, lo scorso mese, che le barre di combustibile nucleare nei reattori 2 e 3 hanno subito probabilmente un processo di meltdown, durante la prima settimana della crisi nucleare.

La stessa aveva già ammesso che le barre di combustibile nel reattore n ° 1 si fusero quasi completamente nelle prime 16 ore dopo il disastro. I resti di tale nucleo sono ora precipitati nel fondo del recipiente a pressione del reattore, si sospettano vi siano delle importanti perdite.

La TEPCO, il 24 maggio, riporta che “Gran parte” delle barre di combustibile del reattore n ° 2 si sarebbero fuse e sarebbero cadute sul fondo del recipiente a pressione 101 ore dopo il terremoto e lo tsunami che hanno paralizzato l’impianto.

La stessa cosa accadde nelle prime 60 ore al reattore n ° 3, ci dice ancora la società, in quello che definisce come il “worst case scenario”, lo scenario cioè in cui il carburante fuso precipita sul fondo dei vesselli di tutti e 3 i reattori.

IL GOVERNO GIAPPONESE CONSIDERA L’ALLARGAMENTO DELLA ZONA DI EVACUAZIONE

Lunedì, i funzionari del governo hanno proposto di allargare la zona di evacuazione per includere le persone provenienti da luoghi dove i livelli di radiazioni sono molto alti, a seguito dell’incidente nucleare presso la centrale elettrica di Fukushima Daiichi in marzo.

Il governo discutera di questi temi “caldi” con i comuni delle zone che, entro fine dell’anno, soffriranno di un’esposizione alle radiazioni superiore ai 20 millisievert per metro quadrato .

Un “hot spot” fa riferimento ad una zona con alti livelli di radiazione a seguito della pioggia o come risultato delle condizioni ventose che hanno modificato il percorso di tali materiali radioattivi dopo essere stati liberati nell’atmosfera.

Normalmente, le radiazioni si diffondono concentricamente, ma in queste condizioni, esse viaggiano in maniera casuale colpendo punti diversi.

Il portavoce governativo Yukio Edano ha riferito in una conferenza stampa che ci sono alcuni punti, diversi da quelli compresi nella zona di evacuazione, dove i livelli di radiazioni sono alti a seconda delle condizioni atmosferiche, qui si cercherà di rafforzare il monitoraggio.

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