Il linciaggio mediatico del ragazzino di Convington e` un esempio di “delitto facciale” orwelliano
Viviamo nel romanzo 1984 di George Orwell.
L’adolescente cattolico di Covington, Nick Sandmann, è stato perseguitato perche` ha assistito in silenzio mentre un attivista nativo americano di estrema sinistra gli suonava in faccia un tamburo
Sandmann è un ragazzo adolescente che ha mostrato un’incredibile moderazione di fronte alle molestie e alle provocazioni di razzisti neri che lo hanno definito un “tossico”.
Dopo essere stato interrogato dai razzisti neri, un attivista nativo americano di estrema sinistra si e` avvicinato a Sandmann, gli si e` piazzato davanti alla faccia e ha cominciato a suonare il tamburo che portava con se.
I media di sinistra hanno perseguitato Sandmann per il suo “sorriso” o come George Orwell lo chiamava “il delitto facciale”.
Nella Parte 1, Capitolo 5 di 1984 di George Orwell, i cittadini vengono perseguitati perche` hanno un’espressione politicamente scorretta sul loro volto:
“Devi stare attento anche alla piu` piccola cosa. Un tic nervoso, uno sguardo che trasmette inconsciamente ansia, l’abitudine di parlare con te stesso – tutto ciò che portava con sé il suggerimento di anormalità, o di avere qualcosa da nascondere. In ogni caso, avere un’espressione impropria sul viso (sembrare increduli quando veniva annunciata una vittoria, per esempio) era di per sé un’offesa punibile. C’era persino una parola per questo crimine: delitto facciale. “
Pubblicato il 23 gennaio 2019, in Uncategorized con tag Covington, delitto facciale, facecrime, illluminati, Maga kid, nativo americano, Nwo, Trump. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.
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