I fact chekers “neutrali” di Facebook sono in realta` ex personale della Cnn e donatori dei democratici
Pubblicato da neovitruvian
E` stato provato che il fact checker di Facebook, Lead Stories, è un gruppo pieno fino all’orlo di ex membri della CNN.

L’organizzazione si presenta come neutrale eppure “la maggior parte dei suoi dipendenti” ha donato al partito democratico, secondo RT.
Il National Pulse ha contattato i fact checkers di Facebook questa settimana dopo che una storia che hanno pubblicato su Black Lives Matter è stata contrassegnata come “parzialmente falsa” dalla piattaforma. Ciò ha portato TNP a “scavare” su chi c’era dietro all’organizzazione.
Ciò che hanno scoperto è stato sorprendente: un grupopo “gestito quasi interamente da donatori democratici, metà dei quali aveva lavorato per la CNN in passato”.
THREAD #1:
— Raheem Kassam (@RaheemKassam) June 17, 2020
So Facebook just put a "Partly False" flag on one of our @TheNatPulse exclusives. Except… it's not false at all.
I called Alan Duke, the editor at the LeadStories website (I've never heard of it?) which apparently conducts fact checks for Facebook. pic.twitter.com/AwVFd1EO6Z
Il 25% dei dipendenti dell’organizzazione erano ricorrenti donatori democratici e il fondatore di Lead Stories, Perry Sanders, ha donato oltre $ 10.000 a campagne politiche democratiche, tra cui Hillary Clinton e Barack Obama.
TNP ha anche rivelato che “molti altri scrittori” contribuivano alle casse dei democratici. Ad esempio, una scrittrice di nome Gita Smith, è stata elencata in “99 donazioni separate di pochi dollari” a vari candidati democratici, oltre ai contributi ad ActBlue.
Il redattore dell’organizzazione, Alan Duke, ha trascorso quasi tre decenni con la CNN come reporter ed editore e l’editore senior dell’organizzazione, Monte Plott, ha trascorso oltre 10 anni con la CNN. Altri cinque nomi dell’organizzazione hanno lavorato alla CNN.
La scrittrice Jessica Ravitz ha trascorso 10 anni con la CNN e ha anche trascorso “quasi quattro anni con la Anti-Defamation League, un cane da guardia che spende la maggior parte delle sue considerevoli risorse per demonizzare le voci politiche che si discostano dalla linea di pesniero neoliberista”.
Facebook ha pubblicato la storia nella sezione “Hoax Alert” del suo sito web a seguito della segnalazione di Lead Stories. Il fatto verificato ha sottolineato che “le donazioni a BLM passano attraverso, e non a ActBlue, che è un processore di pagamenti per le campagne democratiche e non la fonte finale del denaro della campagna di Biden”.
TNP ha corretto la parola “a” con “attraverso”, ma ha affermato che Lead Stories non avrebbe ancora modificato la sua istanza sull’articolo.
E così ancora una volta ci troviamo di fronte ad una piattaforma di social media che agisce chiaramente come un editore ma che tuttativa non deve sostenere le responsabilità legali che ne derivano. Questo modus operandi continuerà – e peggiorera`, prevediamo – fino a quando ad un certo punto diventa ancora più palese di quanto non sia ora. Queste aziende di Silicon Valley vogliono spingere l’opinione pubblica verso la sinistra.

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Non fidatevi dei vostri occhi, sono facilmente ingannabili, ricercate in voi stessi quella forza che vi permette di distinguere il vero dal falso. Il mondo così come è non va. Mi basta questo.Pubblicato il 5 agosto 2020, in Uncategorized con tag CNN, donatori democratici, facebook, Fact checkers, Illuminati, Lead stories, Nwo. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.
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