Media orwelliani: “Cari lettori, state utilizzando la parola “orwelliano” nella maniera sbagliata”
Lamentarsi per l’intrusione autoritaria del governo nella propria vita o per la riscrittura surrettizia della storia non si qualifica più come “orwelliano”, secondo un articolo che ironicamente incarna il concetto nel tentativo di ridefinirlo.

L’agenzia di stampa USA Today è riuscita a personificare il termine “orwelliano” nel suo articolo profondamente condiscendente che rimprovera i lettori di “aver usato il termine “orwelliano” in modo sbagliato”. Pubblicato lunedì, il pezzo fa di tutto per svergognare coloro che sono insicuri sul loro vocabolario suggerendo che il termine “orwelliano” può essere usato correttamente solo dai liberali. “È probabile che tu abbia visto il nome di George Orwell postato alla rinfusa nei social media la scorsa settimana, sia dai conservatori che invocano il suo nome con sincerità o dai liberali che prendono in giro i conservatori per il suo uso improprio”, l’articolo inizia dando le basi per annullare ogni uso del termine da parte di coloro che votano per la destra.
Ma gli esempi che sostiene di prendere in giro – la denuncia del rampollo presidenziale Donald Trump Jr. sulla scomparsa dell’account Twitter di suo padre e il senatore del Missouri Josh Hawley che incolpa la “folla woke” per la cancellazione del suo contratto editoriale – non hanno convinto la popolazione come si aspettava la psicopolizia.
Il libro di Hawley che denuncia la “tirannia del Big Tech”, ad esempio, non è solo “un editore che annulla il tuo contratto perché il tuo marchio è diventato tossico”, è un esempio inquietante di quelli che dovrebbero essere settori separati (social media , editoria di libri) che marciano al passo ideologico con l’ideologia politica prevalente.
Né la lamentela del giovane Trump riguardo all’eliminazione da parte di Twitter dell’account di suo padre è “solo” un esempio di “una piattaforma Internet che applica i suoi termini di servizio”. Nel bene e nel male, il feed Twitter di Trump era un documento storico, il suo mezzo principale per rivolgersi al pubblico americano durante la sua presidenza. Sospenderlo definitivamente equivale a gettare quattro anni di proclami ufficiali nel dimenticatoio, per non essere mai più visti, come fece il protagonista del 1984 Winston Smith con scomodi documenti storici come fedele membro del Partito. USA Today porta uno studioso che ha scritto la sua dissertazione su Orwell per collegare l’iconico “Two Minutes Hate” alla “mentalità mafiosa dei social media” e alla teoria del complotto di QAnon, forse scordandosi quattro anni di “Orange Man Bad!” ritualisticamente gridato dai democratici sui media.
L’articolo rileva che Orwell ha combattuto il fascismo in Spagna, implicando fortemente che i conservatori di oggi sono i discendenti ideologici dei fascisti di Franco – una conclusione che non cerca di sostenere con i fatti, ma semplicemente per associazione. Il che si integra perfettamente con gli sforzi dello scrittore di restringere la definizione di “orwelliano” utilizzando “la manipolazione del linguaggio” per nascondere la realtà. Nonostante tutto, questo pezzo di propaganda riconosce che Orwell ha scoperto “i fallimenti del comunismo sovietico”, trovandolo una delle “due facce della stessa medaglia totalitaria” assieme al fascismo e rinnegando entrambi gli estremi. E per quanto i revisionisti liberali del 21 ° secolo vorrebbero rivendicare il termine “orwelliano” solo per se stessi, il futuro distopico della Gran Bretagna del 1984 è stato creato a immagine dell’Unione Sovietica, non della Spagna fascista o della Germania. “INGSOC”, il nome dell’ideologia totalitaria del partito, è l’abbreviazione di “socialismo inglese”. Tentare di smantellare l’intenzione dell’autore di vendere il sapore ideologico del mese è carino, anzi, orwelliano.

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Pubblicato il 13 gennaio 2021, in Orwell con tag 1984, Illuminati, Nwo, Orwell, orwelliano, psicopolizia, ridefinizione. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.
L’ha ripubblicato su Pastor Aeternus proteggi l'Italiae ha commentato:
Questi dem disonesti, pedofili e bastardi dentro che si sentono i padroni del mondo mi fanno schifo anche quando riescono a rendersi ridicoli.