Spotify censura le canzoni che contengono “disinformazione”
Pubblicato da neovitruvian
Il realismo socialista è tornato.

In un flashback su come l’arte che offendeva il regime sovietico veniva inserita nella lista nera, il gigante dello streaming Spotify sta ora censurando i testi delle canzoni che contengono “disinformazione”.
Sì davvero.
L’icona della musica Ian Brown ha rivelato che Spotify aveva cancellato la sua canzone anti-lockdown Little Seed Big Tree, che è stata originariamente rilasciata lo scorso settembre.
SPOTiFY stream the streams and censor artists like they have with my last song TOOK IT DOWN just put it down the memory hole! FREE EXPRESSiON AS REVOLUTiON
— Ian Brown (@ianbrown) March 12, 2021
La canzone ha questo testo:
Masonic lockdown, in your hometown
Masonic lockdown, can you hear me now
From the top down, soul shock down
State shakedown, mass breakdown
Global orders, riding over borders
Get behind your doors for the new world order
Brown è stato una voce veemente contro il lockdown e i vaccini obbligatori, annunciando che si era rifiutato di essere l’headliner del festival Neighbourhood Weekender di Manchester perché gli organizzatori hanno indicato che la prova della vaccinazione COVID-19 potrebbe essere stata una condizione per l’ingresso.
L’ex frontman degli Stone Roses ha affermato: “Non cantero’ MAI a una folla che deve essere vaccinata come condizione per la presenza. MAI E POI MAI!”
“Spotify vieta i contenuti sulla piattaforma che promuovono contenuti pericolosi falsi, ingannevoli o fuorvianti su COVID-19 che possono causare danni offline e / o rappresentare una minaccia diretta per la salute pubblica. Quando viene identificato un contenuto che viola questo standard, viene rimosso dalla piattaforma “, ha detto a Reclaim The Net un portavoce di Spotify.
La pratica è un ulteriore sistema per uniformare tutti al pensiero unico assicurando che qualsiasi forma d’arte che trasporta un messaggio che offende le élite tecnocratiche sia inserita nella lista nera.
Durante tutto il corso dell’impero sovietico, i dittatori imposero che il “realismo socialista” fosse lo stile prescritto di arte idealizzata.
Ciò significava che ogni scultura, statua e dipinto doveva conformarsi a un’estetica consolidata al fine di “educare i cittadini su come essere sovietici perfetti”.
Al fine di rafforzare la lealtà al Partito Comunista e promuovere un’immagine utopica della società sovietica, “Lo scopo del realismo socialista era limitare la cultura popolare a una specifica fazione altamente regolamentata di espressione emotiva che promuoveva gli ideali sovietici”.

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Non fidatevi dei vostri occhi, sono facilmente ingannabili, ricercate in voi stessi quella forza che vi permette di distinguere il vero dal falso. Il mondo così come è non va. Mi basta questo.Pubblicato il 17 marzo 2021, in Uncategorized con tag Censura, coronavirus, Disinformazione, Ian Brown, Illuminati, Little Seed Big Tree, realismo socialista, spotify, woke. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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