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Da chi siamo realmente governati?
Questo è il tuo vero governo, un governo che trascende qualsiasi organo elettivo, che permea ogni partito politico, che sancisce ogni posizione ed aspetto del cittadino medio americano o europeo. In tempi in cui la “sinistra” americana supporta due guerre di matrice “Neo-Conservatrice”, facendone iniziare un’altra sulla base delle stesse bugie, promossa dagli stessi media che ci hanno venduto la bugia delle armi di distruzione di massa in Iraq, il mondo non si può permettere il lusso della scelta, certo, c’è sempre la dissonanza cognitiva, forse però, prima di arrivare a tanto, bisogna realizzare che c’è qualcosa che non va.
Ciò che non va, è un sistema completamente controllato da un oligarchia finanziario/aziendale con imperi finanziari, industriali e mediatici, capillarmente insediati in tutto il mondo. Se non ci rendiamo conto di essere impotenti e dipendenti da queste imprese che regolano ogni aspetto della nostra nazione politicamente e ogni aspetto della nostra vita personalmente, nulla potrà mai cambiare.
L’elenco che segue, per quanto ampio, non è completo. Tuttavia, dopo questi esempi, dovrebbe diventare evidente un modello in cui gli stessi nomi e le stesse società si ripetono. Dovrebbe essere ovvio per i lettori quanto pericolosamente invasive sono diventate queste aziende, nella nostra vita quotidiana. Infine, risulta chiaro come il piano sarebbe quello di eliminare dalle nostre vite, dalle nostre famiglie, dalle nostre comunità, queste corporazioni, con ogni mezzo possibile.
GRUPPO DI CRISI INTERNAZIONALE
Curriculum: Mentre l’International Crisis Group (ICG) afferma di essere “impegnato a prevenire e risolvere conflitti mortali”, la realtà è che sono impegnati a offrire soluzioni, predisposte con largo anticipo, a problemi che essi stessi hanno creato, al fine di perpetuare la propria agenda.
Nessun luogo lo può testimoniare meglio della Thailandia a cui si è aggiunto più recentemente l’Egitto.Il membro dell’ICG, Kenneth Adelman ha sostenuto da sempre il primo ministro della Thailandia, Thaksin Shinwatra, un ex consigliere del gruppo Carlyle, che si piazzò letteralmente davanti alla CFR a New York alla vigilia della sua cacciata dal potere nel 2006 durante un colpo di stato militare. Dal 2006, l’ingerenza di Thaksin in Thailandia è stata sostenuto da un collega della Carlyle, James Baker e dal suo studio legale Baker Botts, dal consigliere del Belfer Center, Robert Blackwill della Barbour Griffith & Rogers, e adesso da Robert Amsterdam della Amsterdam & Peroff, un membro di spicco della Chatham House.
Con la Thailandia ormai impantanata in un tumulto politico guidato da Thaksin Shinwatra e dalla sua “rivoluzione colorata” delle camice rosse, l’ICG è pronta a sfornare “soluzioni” immediate. Tali soluzioni generalmente comprendono, il legare le mani al governo tailandese, con argomenti che cercheranno di fermare l’abuso dei diritti umani di Thaksin, nella speranza di permettere alla rivoluzione finanziata dai globalisti di ritornare sotto controllo.
I disordini in Egitto, naturalmente, sono stati interamente provocati dal membro dell’ICG Mohamed ElBaradei e dal suo “April 6 Youth Movement”, finanziato, supportato e “reclutato” interamente dal Dipartimento di Stato americano coordinato poi da Wael Ghonim della Google. Mentre l’agitazione venne dipinta come spontanea, alimentata dalla precedente rivolta tunisina, ElBaradei e Ghonim, e il loro movimento giovanile erano in Egitto dal 2010 impegnati ad assemblare il loro “Fronte Nazionale per il Cambiamento” e porre le basi per la rivolta del 25 gennaio 2011.
George Soros, membro dell’ICG, andò poi a finanziare le ONG egiziane che erano al lavoro per riscrivere la costituzione egiziana dopo che il front-man ElBaradei ebbe successo nel rimuovere Hosni Mubarak. Questa costituzione finanziata da Soros e il servile governo che ne consegue rappresenta il modo in cui l’ICG intende “risolvere” la crisi che proprio ElBaradei ha contribuito a creare.
Membri del Consiglio di rilievo dell’ICG:
George Soros
Kenneth Adelman
Samuel Berger
Wesley Clark
Mohamed ElBaradei
Carla Hills
Consiglieri importanti dell’ICG:
Richard Armitage
Zbigniew Brzezinski
Stanley Fischer
Shimon Peres
Surin Pitsuwan
Fidel V. Ramos
Multinazionali e fondazioni che supportano l’ICG:
Carnegie Corporation di New York
Hunt Alternative Fund
Open Society Institute
Rockefeller Brothers Fund
Morgan Stanley
Gruppo Deutsche Bank
Soros Fund Management LLC
McKinsey & Company
Chevron
Shell
BROOKINGS INSTITUTE
Curriculum: All’interno della libreria del Brookings Institute, troverete i progetti per quasi tutti i conflitti avvenuti in Occidente nel recente passato. La cosa strana è che, mentre il pubblico sembra pensare che queste crisi nascano all’improvviso, quelli che seguono gli studi aziendali e le pubblicazioni finanziate dalla Brookings può vedere queste crisi arrivare con anni di anticipo. I suddetti sono conflitti premeditati, pianificati meticolosamente per permettere a delle soluzioni altrettanto premeditate e pianificate di entrare in azione.
Le operazioni in corso contro l’Iran, assieme alle rivoluzioni colorare sostenute dagli Usa, i terroristi supportati e addestrati dagli Usa in Iran, e le sanzioni paralizzanti erano tutte descritte nei minimi dettagli in un rapporto del Brookings Institute, “Quale via migliore per la Persia?” La più recente risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 1973 sulla Libia assomiglia stranamente al rapporto di Kenneth Pollack del 9 marzo 2011 intitolato “Le reali opzioni militari in Libia.”
Consiglieri di spicco della Brookings:
Dominic Barton: McKinsey & Company, Inc.
Alan R. Batkin: Eton Park Capital Management
Richard C. Blum: Blum Capital Partners, LP
Abby Joseph Cohen: Goldman, Sachs & Co.
Suzanne Nora Johnson: Goldman Sachs Group, Inc.
Richard A. Kimball Jr.: Goldman, Sachs & Co.
Tracy R. Wolstencroft: Goldman, Sachs & Co.
Paolo Desmarais Jr.: Power Corporation of Canada
Kenneth M. Duberstein: Il Duberstein Group, Inc.
Benjamin R. Jacobs: JBG Companies
Nemir Kirdar: Investcorp
Klaus Kleinfeld: Alcoa, Inc.
Philip H. Knight: Nike, Inc.
David M. Rubenstein: co-fondatore di The Carlyle Group
Sheryl Sandberg K.: Facebook
Larry D. Thompson: PepsiCo, Inc.
Michael L. Tipsord: State Farm Insurance Companies
Andrew H. Tisch: Loews Corporation
Alcuni Esperti del Brookings
(Clicca sui nomi per visualizzare un elenco di scritti recenti.)
Kenneth Pollack
Daniel L. Byman
Martin Indyk
Suzanne Maloney
Michael E. O’Hanlon
Bruce Riedel
Shadi Hamid
Fondazioni e governi
Ford Foundation
Bill & Melinda Gates Foundation
La Fondazione Rockefeller
Governo degli Emirati Arabi Uniti
Carnegie Corporation di New York
Rockefeller Brothers Fund
Banche e finanza
Bank of America
Citi
Goldman Sachs
H & R Block
Kohlberg Kravis Roberts & Co.
Jacob Rothschild
Nathaniel Rothschild
Standard Chartered Bank
Temasek Holdings Limited
Visa Inc.
Produttori di petrolio
Exxon Mobil Corporation
Chevron
Shell Oil Company
Complesso Militare Industriale e Industria
Daimler
General Dynamics Corporation
Lockheed Martin Corporation
Northrop Grumman Corporation
Siemens Corporation
The Boeing Company
General Electric Company
Westinghouse Electric Corporation
Raytheon Co.
Hitachi, Ltd.
Toyota
Telecomunicazioni e tecnologia
AT & T
Google Corporation
Hewlett-Packard
Microsoft Corporation
Panasonic Corporation
Verizon Communications
Xerox Corporation
Skype
Media
McKinsey & Company, Inc.
News Corporation (Fox News)
Beni di consumo e farmaceutici
GlaxoSmithKline
Target
PepsiCo, Inc.
Coca-Cola Company
Curriculum: Sarebbe più facile elencare i politici che non fanno parte di questo gruppo in quanto la maggior parte di essi, assieme ai loro consiglieri e tutti quelli che realmente contano sono membri del CFR. Molti dei libri, degli articoli delle riviste e dei giornali che leggiamo sono scritti da membri del CFR, similmente ai membri del Brookings Institute dettano, parola per parola, opinioni e punti di vista che promuovo la loro agenda del giorno.
Un buon esempio delle ali più attivi del CFR può essere illustrato al meglio prendendo in caso gli eventi dell’anno scorso e più precisamente la bufala della moschea costruita a “Ground Zero”, dove i membri del CFR sia quelli di destra che quelli di sinistra hanno finto un acceso dibattito sulla cosiddetta Cordoba House che si trova vicino ai 3 edifici abbattuti del World Trade Center. In realtà, la Cordoba House venne istituita dal compagno membro del CFR Feisal Abdul Rauf, che a sua volta venne finanziato dal braccio economico della CFR compresa la Carnegie Corporation di New York, presieduta dal capo della commissione del 9 / 11 Thomas Kean, e da varie fondazioni Rockefeller.
Supporto corporativo della CFR:
Banking & Finance
Bank of America Merrill Lynch
Goldman Sachs Group, Inc.
JPMorgan Chase & Co
American Express
Barclays Capital
Citi
Morgan Stanley
Blackstone Group L.P.
Deutsche Bank AG
New York Life International, Inc.
Prudential Financial
Standard & Poor’s
Rothschild North America, Inc.
Visa Inc.
Soros Fund Management
Standard Chartered Bank
Bank of New York Mellon Corporation
Veritas Capital LLC
Kohlberg Kravis Roberts & Co.
Moody’s Investors Service
Multinazionali del petrolio
Chevron Corporation
Exxon Mobil Corporation
BP p.l.c.
Shell Oil Company
Hess Corporation
ConocoPhillips Company
TOTAL S.A.
Marathon Oil Company
Aramco Services Company
Complessi militari e industriali
Lockheed Martin Corporation
Airbus Americas, Inc.
Boeing Company
DynCorp International
General Electric Company
Northrop Grumman
Raytheon Company
Hitachi, Ltd.
Caterpillar
BASF Corporation
Alcoa, Inc.
Pubbliche relazioni, lobbisti e studi legali
McKinsey & Company, Inc.
Omnicom Group Inc.
BGR Group
Editori e case editrici
Bloomberg
Economist Intelligence Unit
News Corporation (Fox News)
Thomson Reuters
Time Warner Inc.
McGraw-Hill Companies
Beni di consumo
Walmart
Nike, Inc.
Coca-Cola Company
PepsiCo, Inc.
HP
Toyota Motor North America, Inc.
Volkswagen Group of America, Inc.
De Beers
Telecomunicazioni e tecnologia
AT & T
Google, Inc.
IBM Corporation
Microsoft Corporation
Sony Corporation of America
Xerox Corporation
Verizon Communications
L’industria farmaceutica
GlaxoSmithKline
Merck & Co., Inc.
Pfizer Inc.
CHATHAM HOUSE
Curriculum: La Chatham House inglese, come il CFR e l’Istituto Brookings in America, è composta da membri importanti ed è coinvolta in attività di gestione, pianificazione, coordinazionione e realizzazione dell’agenda collettiva dei membri che la compongono.
I singoli membri che popolano le file dei consiglieri anziani sono costituite dai fondatori, dagli amministratori delegati e dai presidenti di appartenenza delle imprese che compongono la Camera di Chatham. Gli esperti della Chatham vengono generalmente pescati dal mondo accademico e le loro “recenti pubblicazioni” vengono generalmente utilizzate internamente al circolo. Che gli esperti della Chatham House stiano presentando delle domande a delle riviste mediche è particolarmente allarmante considerando che GlaxoSmithKline e Merck sono entrambi membri della Chatham House.
Membri notevoli della ChatHam House:
Amsterdam & Peroff
BBC
Bloomberg
Coca-Cola Gran Bretagna
Economista
GlaxoSmithKline
Goldman Sachs International
HSBC Holdings plc
Lockheed Martin UK
Merck & Co Inc
Mitsubishi Corporation
Morgan Stanley
Royal Bank of Scotland
Saudi Petroleum Overseas Ltd
Standard Bank London Limited
Standard Chartered Bank
Tesco
Thomson Reuter
United States of America Embassy
Vodafone Group
Amnesty International
BASF
Boeing UK
CBS News
Daily Mail and General Trust plc
De Beers Group Services UK Ltd
G3 Good Governance Group
Google
Guardian
Hess Ltd
Lloyd’s di Londra
McGraw-Hill Companies
Prudential plc
Telegraph Media Group
Times Newspapers Ltd
World Bank Group
British Petroleum
Chevron Ltd
Deutsche Bank
Exxon Mobil Corporation
Royal Shell olandese
Statoil
Toshiba Corporation
Total Holdings UK Ltd
Unilever plc
CONCLUSIONE
Queste organizzazioni rappresentano gli interessi collettivi delle più grandi aziende al mondo. Non solo possiedono uno schieramento di politici e ricercatori che articolano la loro agenda e promuovono il loro consenso nella popolazione, ma utilizzano anche la loro massiccia influenza per andare ad influire sui media, nell’industria, nella finanza e produrre un consenso internazionale.
Credere che questa oligarchia finanziaria/corporativa metta in disparte i propri interessi per supportare e promuovere gli interessi e i capricci del popolini sarebbe alquanto naive. Hanno più volte assicurato che non è importante, in qualsiasi paese ci si trova, da quale parte in guerra, il petrolio, la ricchezza e il potere continueranno a fluire perennemente nelle loro mani. Niente, rivendica meglio questa situazione, che il presidente degli Stati Uniti, che nonostante le belle parole fa gli stessi interessi che faceva Bush, oltre che alle stesse guerre.
Allo stesso modo, non importa quanto sia sanguinosa la tua rivoluzione, se l’equazione delle aziende rimane invariata, verrano fatti solamente i cambiamenti più superficiali, come è accaduto in Egitto con il tirapiedi dell’International Crisis Group Mohamed ElBaradei.
La rivoluzione vera e propria inizierà quando capiremo questa equazione,si deve cercare di rimuovere la nostra dipendenza dalle aziende sopra citate. L’oligarchia globale corporativa/finanziaria ha bisogno di noi, noi però non abbiamo bisogno di loro, l’indipendenza da loro è la chiave per la nostra libertà.
Per ulteriori informazioni in materia di economia alternativa, informati da solo:
The Lost Key to Real Revolution
Boycott the Globalists
Alternative Economics
Self-Sufficiency
Bp: Perdite di petrolio nelle vicinanze del sito di perforazione del golfo
Un ufficiale della guardia costiera, con un centro di comando a Morgan City, a Los Angeles, ha detto oggi che la Guardia Costiera ha confermato che il petrolio non proveniene dalla DeepWater Horizon bensì sono state individuate quelle che sembrano essere chiazze più piccole sparse nella zona. Le indagini della guardia marina sulle segnalazioni di grandi chiazze di petrolio avvistate in mare continua. Altre foto e informazioni dai piloti John Wathen e Bonnie Schumaker che hanno sorvolato la zona ieri, dovrebbero essere rilasciate entro oggi.
La Guardia Costiera sta indagando sulla notizia dell’avvistamento di una chiazza di petrolio potenzialmente estesa nel Golfo del Messico, non lontano dalla Deepwater Horizon. Secondo una fonte accreditata, la chiazza di petrolio è stata avvistata da un pilota di elicottero, Venerdì, ed è lunga circa 100 miglia. Un capitano di un peschereccio afferma che ieri, attraversando la chiazza si è sentito bruciare gli occhi.
Secondo il Times Picayune, la Guardia Costiera ha confermato che sta indagando su una chiazza di petrolio grande 100 miglia a circa 30 miglia a largo. Si stanno dirigendo verso un sito vicino al pozzo di Matterhorn situato a circa 20 miglia a nord della Deepwater Horizon, secondo il giornale. Il Matterhorn comprende una piattaforma di perforazione in acque profonde di proprietà della W & T Technology. E ‘stato acquisito l’anno scorso da TotalFinaElf E & P.
Piloti indipendenti stanno tentando di raggiungere la chiazza di petrolio entro oggi. Bonnie Schumaker con Wings of Care riporta di aver avvistato una chiazza 2 giorni fà e sta tentando anche lei di raggiungere il sito.
Inoltre, un altro report, di un pescatore della Louisiana, afferma che del petrolio fresco sta spiaggiando vicino a South Pass, Los Angeles, le squadre di pulizia sono già al lavoro per ripulire il mare.
Le squadre di pulizia sono ancora attive lungo le paludi e le aree balneari della Louisiana e degli altri Stati del Golfo. La baia di Jimmy, in Louisiana rimane ancora pesantemente inquinata dal petrolio.
Petrolio che è stato anche trovato in zone più popolate. Con l’arrivo della pausa primaverile, gli studenti e i turisti si stanno già precipitando verso il Golfo per sfuggire all’inverno a nord. Recentemente un gruppo di ragazzi di un college del Missouri hanno scoperto che del petrolio era anche presente al largo delle spiagge di Pensicola.
Massiva moria di animali nel mondo
ITALIA
Migliaia di tortore morte sono piovute sui tetti e sulle automobili in un comune italiano (Faenza) ultimo di una serie di massive morti di animali in tutto il mondo.I residenti di Faenza hanno descritto gli uccelli “cadere a terra come ‘Piccole palle di Natale’, con strane macchie blu sul loro becco”. I test iniziali condotti fino ad ora su 8.000 dei piccioni hanno indicato come la macchia blu potrebbe essere dovuta ad avvelenamento o da ipossia.
ARKANSAS
Le autopsie preliminari su 17 degli oltre 5.000 merli che sono caduti su questa città indicano che sono morti per un trauma ai loro organi, ha riferito il miglior veterinario dello stato alla NBC News. I loro stomaci erano vuoti, il che esclude il veleno, ci dice il Dr. George Badley, e sono morti a mezz’aria, non nell’impatto con il terreno.
Tali prove, e il fatto che i merli dalle ali rosse volino in stormi vicini, fanno aumentare le possibilità che i merli abbiano subito un qualche tipo di forte urto a mezz’aria, ha aggiunto. Il che dà maggiore peso alla teoria che gli uccelli si siano spaventati per qualche cosa.
All’inizio di Lunedi, la stima del numero di uccelli morti è stato portata tra le 4.000 e le 5.000 unità, in forte aumento rispetto alla stima iniziale di 1.000.
ROCKWALL (TEXAS)
E’ accaduto un fatto strano a Rockwall nel Texas, centinaia e centinaia di uccelli trovati morti sul bordo della strada.
PORT ORANGE (FLORIDA)
Migliaia di pesci morti sono stati ritrovati a Port Orange
FALKOPING (SVEZIA)
Il capo dei soccorsi Christer Olofsson tiene in mano un uccello morto a Falkoping, in Svezia.
PARANA
Misteriosa moria di pesci nel litorale di Parana
Ci sono molte altre zone dove è presente una forte moria di animali, per essere sempre informati cliccate QUI, google mette a disposizione degli utenti una mappa aggiornata in tempo reale con tutti i luoghi colpiti.
LE 10 POSSIBILI TEORIE CHE SPIEGHEREBBERO AL MEGLIO GLI EVENTI
1) SPIEGAZIONE DEI MEDIA
Fulmini, grandine, collisione in volo, linee elettriche, e fuochi d’artificio di Capodanno per gli uccelli. . . per i pesci dicono sia colpa di una malattia. Gli uccelli sono estremamente sensibili al loro ambiente (si pensi al canarino nella miniera di carbone), e il pensiero che
siano stati colti di sorpresa, o che “hanno seguito” il loro piano di volo è palesemente ridicolo. E dove sono gli uccelli arrostiti da questo fulmine? E per quanto riguarda i pesci che muoiono nella stessa regione? Solo una “malattia”
che fa scattare la coincidenza? I media proprio non si sono impegnati per dare una soluzione razionale riuscendo solo a dire che gli uccelli sono stati uccisi a causa di un forte e massivo trauma. Ma davvero?
2) SCIAME DI METEORITI
Siamo in un periodo di intensi sciami meteorici stagionali, e diversi YouTubers hanno riferito di aver sentito molte esplosioni sonore che potrebbero aver provocato un’onda d’urto locale. Questa sarebbe una ipotesi non-cospirativa, una causa naturale che avrebbe effettivamente senso, ma è difficile tracciare in questo senso un collegamento con la moria di pesci, a meno che essa non abbia prodotto una frequenza invalidante. Ci sono state infatti, altre anomalie sonore stando al rapporto citato sopra.
3) LA FAGLIA DI NEW MADRID
Un eccellente articolo dell’ “American Dream” ha raccolto dati sui recenti terremoti che si sono scatenati lungo
la sezione mediorientale degli Stati Uniti. Combinata all’estrema attività sismica della zona e al disastro petrolifero della BP, che ha rilasciato nell’atmosfera il Corexit, che è servito a disperdere le macchie di petrolio, potrebbe essere una buona causa per la moria di massa. Tuttavia l’evento di cui stiamo parlando si è trasformato in qualcosa di globale, questa teoria quindi potrebbe essere solo un effetto secondario di qualcosa di più grande.
Mike Adams del Natural News espone una teoria interessante: l’evento è avvenuto a livello locale, ma la moria sta
avvenendo in tutte le specie passando soprattutto per api e pipistrelli che sono in declino. Adams sottolinea che la
Monsanto ha una sede centrale in Arkansas. Solo speculazioni?
6) GEOINGEGNERIA
Potrebbero, i gas spruzzati in questa regione, aver causato questa strana moria? Forse qualcosa
di nuovo aggiunto alla miscela? Le scie chimiche si sono rapidamente spostate da mera teoria del complotto a
fatto documentato. Così tanto, che i poteri forti hanno dovuto ammettere l’esistenza del programma, a loro avviso
è ritenuto utile e soprattutto benefico. Tra le varie opzioni possibili e i collegamenti con l’Haarp, il problema scie,
chimiche va considerato soprattutto perché esso si svolge in quasi tutto il mondo. Rosalind Peterson è stato in prima
linea nel collegare la geoingegneria agli
OGM come fonte combinata per l’ossigeno riducendo la proliferazione di alghe che potrebbero
effettivamente influenzare un ampio spettro di sistemi naturali. Inoltre, alcuni ritengono che il sistema di
sgancio delle scie chimiche possa disperdere agenti patogeni. Se vi è un focolaio di influenza o malattie nei prossimi
giorni o nelle prossime settimane tra la popolazione umana in aree in cui sono caduti gli uccelli, la connessione alle scie
chimiche potrebbe essere un fatto. Se questo accadesse, il contagio potrebbe essere attribuito a una nuova,
mortale influenza aviaria. Un ultima possibilità è che le scie chimiche contengano nano particelle.
Le ultime bugie di Hillary Clinton
La BBC ha riferito che il 4 luglio, il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton ha detto che la base di missili balistici americana in Polonia non ha lo scopo di deterrente contro la Russia. Lo scopo della base, ha detto, è quello di proteggere la Polonia dalla minaccia iraniana.
Perché l’Iran è una minaccia per la Polonia? Cosa succede alla credibilità degli Stati Uniti, quando il Segretario di Stato fa una affermazione tanto stupida? Hillary pensa di ingannare i russi? C’è qualcuno che sulla terra le crede? Qual è il significato di una tale menzogna così cristallina? Serve forse a coprire un atto di aggressione americana nei confronti della Russia?
Nella stessa dichiarazione Hillary parla di una “morsa d’acciaio” che sta colpendo con la repressione la democrazia e le libertà civili di tutto il mondo. I giornalisti statunitensi si potrebbero benissimo chiedere se stava per caso parlando degli Stati Uniti. Glenn Greenwald riporta sul Salon, il 4 luglio, che la guardia costiera statunitense, che non ha alcuna autorità legislativa, ha imposto che i giornalisti che si avvicinassero a 20 metri dalle operazioni di pulizia della BP nel Golfo del Messico senza permesso, siano puniti con una multa di 40.000 $ e con 1-5 anni di carcere. Il New York Times e numerosi giornalisti riferiscono che la BP, la Guardia costiera Usa, la sicurezza nazionale, e la polizia locale hanno vietato ai giornalisti di fotografare il danno massiccio e il continuo flusso di petrolio e di sostanze chimiche tossiche nel Golfo.
Il 5 luglio Hillary Clinton è stata a Tbilisi, in Georgia, dove, secondo il Washington Post, ha accusato la Russia “dell’invasione e dell’occupazione della Georgia.” Qual è il punto di questa bugia? Anche gli stati europei, marionette Americane, hanno pubblicato rapporti che documentano che la Georgia ha iniziato la guerra contro la Russia che però ha perso rapidamente invadendo l’Ossezia meridionale nel tentativo di distruggere i secessionisti.
Sembrerebbe che il resto del mondo e il Consiglio di sicurezza dell’ONU abbiano dato agli americani un pass per mentire senza limiti, al fine di promuovere l’obiettivo di Washington di egemonia mondiale. Che cosa sta succedendo?
Dopo che il presidente Clinton ha travisato il conflitto tra la Serbia e gli albanesi in Kosovo e la NATO è stata ingannata sull’aggressione militare contro la Serbia e dopo che il presidente Bush, il vicepresidente Cheney, il segretario di Stato, il consigliere per la sicurezza nazionale e quasi tutti i membri del regime di Bush hanno ingannato le Nazioni Unite e il mondo dicendo che Saddam Hussein aveva armi di distruzione di massa, così come con l’invasione dell’Iraq, perché il consiglio di sicurezza dell’ONU è di nuovo caduto nell’inganno di Obama sul programma di armamento nucleare dell’Iran?
Nel 2009 tutte e sedici le agenzie di intelligence degli Stati Uniti hanno pubblicato un rapporto unanime sul quale si affermava che l’Iran aveva abbandonato il suo programma di armamento nel 2003. Il consiglio di sicurezza non sapeva di questo rapporto?
L’Agenzia internazionale dell’energia atomica ha ispettori sul campo in Iran, essi hanno sempre riferito che non esiste alcuna minaccia atomica in Iran. Il consiglio di sicurezza non era a conoscenza neppure delle relazioni dell’AIEA?
Se lo si sapeva, perché il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato le sanzioni contro l’Iran per aver aderito ad un programma sull’energia nucleare e NON sulla prolificazione delle armi atomiche? Le sanzioni dell’ONU sono senza legge. Violano i diritti dell’Iran in quanto firmatario del Trattato. E ‘questa la “morsa d’acciaio” di cui ha parlato Hillary?
Perché il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha dato il via libera al regime di Obama per iniziare un’altra guerra in Medio Oriente?
Perché la Russia si è fatta da parte? Su insistenza di Washington, il governo russo non ha emesso il sistema di difesa aerea che l’Iran aveva richiesto.
Perché la Cina si è fatta da parte? La Cina un’economia in crescita e ha bisogno di risorse energetiche. La Cina ha esteso gli investimenti energetici in Iran. È politica degli Stati Uniti negare l’acceso alle fonti energetiche, per contenere l’espansione cinese. La Cina è il banchiere dell’America. Se volesse potrebbe distruggere il dollaro in pochi minuti.
Che la Russia e la Cina abbiano deciso di lasciare che gli americani facciano quello che vogliono fino a che non si autodistruggano?
La risposta?
Il greggio potrebbe arrivare a Miami E la BP “insabbia” le chiazze
WASHINGTON – La marea nera che da oltre un mese sta devastando il Golfo del Messico potrebbe arrivare, per effetto della corrente, anche lungo le coste della Florida. E lambire le spiagge di Miami. Uno studio della National Oceanic Atmospheric Administration (Noaa), l’agenzia federale Usa che si occupa dello “stato di salute” delle acque e dell’aria degli Stati Uniti, basandosi su proiezioni matematiche calcolate in base alla “verosimile” perdita di 33 mila barili di petrolio al giorno ha accertato che parte di quel greggio è destinato a essere “risucchiato” nell’Atlantico, per risalire lungo le coste americane. L’indagine ha calcolato che “quasi inevitabilmente” il petrolio presente all’interno del Golfo sarà spinto dalla Loop Current oltre la punta meridionale della penisola della Florida, per poi entrare nella Corrente del Golfo, quella che dai mari del Sud raggiunge l’Artico, e risalirà verso nord. Con il 60-80% di possibilità che il greggio tocchi le spiagge della costa atlantica, tra cui anche quelle di Miami.
La BP “insabbia” il petrolio. Alla luce di queste previsioni, si fanno sempre più pressanti nei confronti di Bp le accuse di ritardi e negligenze. L’ultima in ordine di tempo è quella di un giornalista freelance di New Orleans, C.S. Muncy, che ha diffuso un video nel quale si mostra un tratto di spiaggia della Grande Isle, in Louisiana, in cui, a suo dire, il petrolio non sarebbe stato rimosso, ma sepolto. L’accusa nei confronti della Bp è che invece di ripulire le spiagge, come si è impegnata a fare, in molti casi ricorra a questi mezzi di pulizia, meno costosi e sicuramente più veloci.
Pronta “A Whale”, l’aspiratrice più grande al mondo. Nel frattempo sta passando gli ultimi test tecnici, ed è pronta per essere inviata all’altezza della falla, la nave raccogli petrolio più grande al mondo. Si chiama “A Whale”, è un cargo riadattato per l’emergenza e dovrebbe essere in grado di aspirare greggio dalla superfice del Golfo come nessun altro “skimmer” – questo il nome tecnico – al mondo: fino a mezzo milione di barili al giorno, tanti quanti quelli raccolti in due mesi dalle centinaia di imbarcazioni-skimmer operanti nella zona colpita dalla marea nera. Di proprietà di una società di Taiwan, se supererà i test sarà inviata vicino alla zona in cui sgorga il petrolio per aspirare da sola la maggior parte del greggio quotidiano, mentre gli altri 550 skimmer operanti nel Golfo saranno riposizionati verso la costa. Dovrebbe essere in grado di aspirare fino a 500 mila barili di acqua oleosa al giorno, dalla quale il petrolio verrà separato per restituire l’acqua “pulita” al mare.
BP, gli azionisti chiedono le dimissioni dell’ad. Gli azionisti di BP, dopo aver visto volatilizzarsi oltre la metà dei loro investimenti, vogliono le dimissioni dell’amministratore delegato Tony Hayward e del presidente Carl-Henric Svanberg. Lo rivela il Financial Times, secondo cui ci sarà una “rimpasto” al vertice una volta che la crisi della marea nera, la cui gestione è stata affidata all’esperto Bob Duddley, sarà risolta. Senza iniziative per “raddrizzare la nave”, l’azienda potrebbe diventare l’obiettivo di un tentativo di scalata da parte di altre realtà come ExxonMobil, Royal Dutch Shell o PetroChina.
L’accordo salva-tartarughe. E’ stato raggiunto un accordo fra BP, guardia costiera e tre gruppi ambientalisti – Center for Biological Diversity, Turtle Island Restoration Network e Animal Defense League – per evitare che le tartarughe marine muoiano bruciate negli incendi controllati che vengono appiccati per fermare la marea nera. Mercoledì scorso le associazioni avevano citato BP in giudizio su questa questione, sotolineando che le tartarughe tendono a riunirsi nei pressi dei banchi di alghe, di cui si cibano, ma che vengono spesso distrutti nei roghi controllati. BP e la guardia costiera dovranno assicurare che a bordo di ogni imbarcazione impegnata negli incendi ci sia un osservatore scientifico in grado di rilevare la presenza di tartarughe e trarle in salvo.
AGGIORNAMENTO 07/07/2010 Video sull’insabbiamento del petrolio
La bp ha scritto la Cap and Trade
La BP è in buoni rapporti con il presidente Obama. Quest’ultimo è stato sostenuto non solo con fondi per la campagna elettorale, ma anche nelle sue varie proposte di legge. La BP ama fare lobbying tra società. Se esse possono essere d’aiuto la società ci si getta a capofitto. Il senatore John Kerry ha rivestito un ruolo importante in questa storia. La BP non è solo una società di perforazione petrolifera, ma è una società energetica. Il petrolio è solo una parte di essa. Hanno tutto da guadagnare dalla Cap and Trade.
La BP ha aiutato a scrivere la Cap and Trade, secondo il senatore Mitch McConnell. State certi che Bp non si sarebbe impegnata nella stesura se non ci fosse stato un tornaconto personale.
Nel precedente articolo si analizzava il fatto che la Bp sapesse della falla già a febbraio!Ma oltre a questo che è successo in quei mesi?
Bhè Tony Hayward (BP CEO) ha venduto il valore di 1,4 milioni di dollari in azioni Bp . Chi altro ha venduto parti di BP? Niente meno che Goldman Sachs. Hanno venduto il 44% delle loro holdings della Bp solo poche settimane prima dello scoppio del Deepwater Horizon. Va ricordata anche,l’USB Bank che ha venduto il 98% delle sue azioni BP, Wachovia ne ha venduto il 97%, mentre Wells Fargo (che lavora sotto Wachovia) vendette più di 2,3 milioni di azioni. Tutte queste cose sono accadute prima del disatro del Deepwater Horizon, ma solo dopo aver saputo bene della falla, in febbraio. Strano come le cose funzionino, non è vero?
Il Cap and trade sarà votato il 4 luglio. Stanno usando il disastro della marea nera di cui tutti gli “insiders” avevano conoscenza già da febbraio, per far passare la più grande imposta nella storia americana.
La bp sapeva della falla già a Febbraio
Le menzogne della Bp sono note a tutti, ma questa forse le supera tutte. Non solo la Bp … ma anche l’MMS, e tutti gli organi coinvolti nella faccenda hanno per lo più mentito su tutto …
Le notizie del 17 giugno ci informano che la BP stava cercando di chiudere la falla nel pozzo di petrolio già da febbraio...mesi prima che l’impianto di perforazione Deepwater Horizon saltasse in aria. Appena comparse le prime fessure la Bp si mise all’opera. Dopo 10 giorni di lavoro, pensarono di avercela fatta. Non fù così. Le crepe aumentarono sia di quantità che di grandezza.
La cosa folle è che la BP ha documentato tutto questo attraverso il Mineral Management Services (MMS). Eppure, la notizia si è saputa solo 4 mesi dopo… il giorno in cui Tony Hayward, amministratore delegato della BP ha fatto rapporto al congresso Usa sull’accaduto…
Così, a partire dal 13 Febbraio 2010, BP aveva già fornito la documentazione all’MMS affermando che avevano già iniziato a utilizzare del cemento per bloccare la falla per eliminare le crepe dal pozzo di petrolio. Hanno continuato cercando di sigillarle. Normalmente una soluzione del genere funziona ma questa volta no.
Successivamente, in marzo, le cose sono peggiorate. Ora il il pozzo cominciava a far uscire anche metano. Normalmente una società petrolifera dovrebbe abbandonare un pozzo con una fuoriuscita incontrollata di gas naturale, a causa del pericolo rappresentato. Questo non è successo. Perché?
Dal 20 aprile in poi tutti sanno quello che è successo!
Obama VUOLE che il disastro petrolifero peggiori
Il governo americano ha respinto gli aiuti internazionali per mesi e solo ora, quando l’uragano Alex è in procinto di colpire il Golfo, essi vengono accettati.
Perché il presidente Obama ha aspettato più di due mesi , prima di accettare offerte di aiuto internazionali, che erano disponibili fino dall’inizio? Siamo ora nella stagione degli uragani e il disastro petrolifero può solo aumentare la sua pericolosità.
Obama ha solo adesso accettato una minima parte di questi aiuti e soprattutto lo ha fatto in ritardo!
Il dispiegamento degli aiuti sarà un processo che richiederà settimane o mesi e sarà probabilmente strangolato e limitato comunque dalla EPA .
Alle navi straniere è stato impedito di aiutare nel processo di pulizia delle acque. Ogni sforzo è stato fatto per fermare qualsiasi partecipazione esterna e quasi tutto ciò che sappiamo e conosciamo della crisi proviene direttamente dalla BP o dal governo federale. Da questa copertura così ben pianificata emerge che le autorità sono più preoccupate di proteggere le loro informazioni che di bloccare la fuoriuscita di petrolio.
Obama inizialmente ha bloccato gli aiuti internazionali, citando la legge Jones, che proibisce alle navi straniere di operare tra i porti degli Stati Uniti, con il conseguente divieto di utilizzare tecnologie sofisticate che le imprese straniere continuano a sostenere, capaci di tappare la fuoriuscita.
La legge Jones può essere soppressa in caso di emergenza nazionale o in caso di interesse strategico. La società belga Dême sostiene di aver navi specializzate per fissare la perdita di petrolio entro 2-4 mesi, tecnologia che gli Stati Uniti non hanno. Mettendo sotto contratto le aziende che offrivano aiuto, Obama avrebbe potuto risolvere il problema nel giro di poche settimane, ma ha immediatamente rifiutato l’aiuto di “tredici aziende straniere che si sono offerte di aiutare gli U.s.A. nelle 2 settimane che hanno seguito il disatro petrolifero.” Questo è un altro chiaro esempio di come il governo consenta allla crisi di trascinarsi all’infinito, fino a che non la userà per introdurre la Carbon Tax.
I due mesi in cui Obama ha ritardato rifiutando l’aiuto internazionale,hanno fatto perdere l’occasione di tappare la falla prima della stagione degli uragani, che renderà la crisi incommensurabilmente peggio.
“L’uragano Alex, che si è rafforzato durante la notte, si sta dirigendo verso la costa vicino alla frontiera tra Texas e Messico e sta cominciando a portare il petrolio sulle spiagge lungo il Golfo del Messico”.
Perché Obama respinge tutti gli aiuti che potrebbe ottenere? Che il governo federale voglia sfruttare l’occasione, creare il panico generale, per poi imporre una tassa sul consumo di petrolio? (Carbon Tax)
La carbon tax fermerà la fuoriuscita?!? Ovviamente non sarà così, ma nel nome di ‘ridurre la nostra dipendenza dal petrolio’, il governo cercherà di aumentare i prezzi.. Ridurre la dipendenza dal petrolio significa ridurre la sua capacità di riempire il serbatoio della vostra auto, proprio perché la benzina costerà molto di più dopo la Carbon Tax!
Infatti, BP è stata una fedele sostenitrice della legislazione sul clima di John Kerry (cap and trade), perché la società ha “esplicitamente sostenuto” una “tassazione maggiore sul gas”. Se Obama è in grado di sfruttare la marea nera per il suo programma politico, la BP ce ne lucrerebbe sopra miliardi sfruttando, essendo una compagnia che produce energia, attraverso altre vie (la cosidetta politica della Green Energy). Consentire alla crisi di peggiorare è reciprocamente vantaggioso sia per l’amministrazione Obama che per la British Petroleum.
Più tempo passa più il capitale politico per la proposta della Carbon Tax aumenta.
Il governo ha tutto l’interesse a vedere peggiorare la crisi, non solo per giustificare la Carbon Tax, ma anche per riavviare i piani per le trivellazioni petrolifere esplorative nell’Artico, qualcosa su cui l’amministrazione non aveva mai voluto impegnarsi pienamente. Visto che gli interventi del governo federale sulla marea nera sono stati controproducenti l’avvio delle trivellazioni nell’Artico sono state posticipate.
Goldman Sachs:Ha venduto 250 milioni di dollari di azioni della BP prima del disastro petrolifero
E’ stata la vendita di azioni che ha superato di quasi due volte le transazioni degli altri enti; Queste azioni Rappresentano il 44 per cento del totale degli investimenti sulla BP.
Secondo le dichiarazioni normative, si è scoperto che Goldman Sachs ha venduto 4.680,822 mila parti di BP nel primo trimestre del 2010. Le vendite della Goldman sono state le più grandi di ogni impresa in quel periodo. Goldman avrebbe intascato poco più di 266 milioni di dollari stando al prezzo medio delle azioni di BP nel corso del trimestre.
Se Goldman avesse venduto queste parti oggi, il loro investimento avrebbe perso il 36 per cento del suo valore,cioè 96 milioni di dollari.La vendità delle quote rappresentava il 44 per cento delle partecipazioni di Goldman – il che significa che le aziende rimaste di Goldman hanno ancora perso decine di milioni in valore.
La vendita e la sua stessa portata non è inusuale per una grande impresa di gestione patrimoniale. Wall Street brokerages acquista e vende di routine enormi blocchi di azioni per sé e per i loro clienti. Questa transizione potrebbe accendere i riflettori ulteriormente su Goldman. Goldman è anche un frequente bersaglio di liberali e giornalisti, tra cui Matt Taibbi diRolling Stone, che notoriamente ha soprannominato l’azienda un “calamaro vampiro”.
AGGIORNAMENTO 12/06/2010
Anche altre società di asset management hanno venduto enormi blocchi di azioni BP nel primo trimestre – ma le loro vendite erano una frazione di quelle di Goldman.
Wachovia, che è di proprietà di Wells Fargo, ha venduto 2.667,419 quote, l’UBS, la banca svizzera, ha venduto 2.125,566 quote.
Wachovia e UBS hanno venduto anche percentuali molto più grandi delle loro azioni BP, Il 98 e il 97 per cento rispettivamente.
BP sta lottando per arginare la perdita di petrolio nel golfo e decine di violazioni alle norme di sicurezza stanno venendo fuori.
BP era scambiato in media a 56,86 dollari nel primo trimestre, secondo GuruFocus, un sito che monitora le mosse commerciali principali degli investitori di primo piano.
È certamente sconosciuto il motivo per cui le imprese hanno venduto le loro aziende. Nella analisi della società a metà marzo, Morningstar, il sito di ricerche di mercato, ha dato una valutazione media di tre su cinque alla Bp.
“La valutazione della BP risulta più incerta di quella fatta a ExxonMobil o Shell, perché l’impresa è meno integrata, con il più dei suoi guadagni provenienti dalla ricerca e dalla esplorazione di nuovi siti piuttosto che dalle operazioni di raffinazione,” scrive l’analista del sito. “Come per i suoi concorrenti, un calo sostenuto dei prezzi del petrolio e del gas può far male ai guardagni della dirigenza. La riduzione dei costi delle materie prime e del greggio potrebbe aiutare i margini sulla raffinazione, ma il lag che si viene a creare con il prezzo del prodotto raffintato porterebbe a perdite comunque. Il business globale di BP affronta potenziali interruzioni a causa dei rischi politici, in particolare con la pesante uscita sulla Russia. Le interruzioni causate da protocolli ambientali e operativi potrebbero ulteriormente ridurre il potenziale di guadagno. ”
La compagnia petrolifera transnazionale, come i giganti dell’energia, è stata colpita da un abbassamento dei prezzi del petrolio e del gas, l’anno scorso dopo che il prezzo salì nel 2008.
La SEC ha intentato una causa civile contro Goldman Sachs e uno dei suoi vicepresidenti ad aprile, affermando che l’impresa aveva commesso una frode, travisando un prodotto di mutuo-investimento intrinsecamente destinato a fallire.