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Condizionamento mentale: Ondata emotiva un paio di palle!
In questo blog si parla spesso di controllo mentale, Mk Ultra, programmazione Monarch ecc… Il condizionamento è uno strumento fondamentale con il quale si tende a dirigire l’opinione pubblica verso una determinata causa. Un esempio su tutti, dopo l’11 settembre si è aperta la caccia a Bin Laden, si è iniziata una guerra (per interessi economici USA), senza prove del coinvolgimento di Al Quaeda negli attacchi, il tutto grazie ad una astuta manovra mediatica che ha convinto gli Stati Uniti e il mondo a puntare il loro “odio” verso questo nemico fittizio.
Nel nostro piccolo, veniamo condizionati allo stesso modo. Personalmente mi ha fatto incazzare tantissimo, perchè non sopporto la banalizzazione soprattutto su argomenti importanti come il nucleare. Nel 1987 i cittadini italiani furono chiamati a dare un’opinione sul nucleare e si espressero in maniera negativa a riguardo. Oggi dopo un altro incidente, molto più grave, siamo di nuovo qui a dover dare il nostro giudizio su qualcosa che ritenevamo scontato.
Il 12 e il 13 giugno si vota per dire no al nucleare con un SI (cioè per spiegare come si vota bisogna usare un paradosso, viva la semplicità e la chiarezza).
Molti politici e giornalisti continuano, da quando si è iniziato a parlare di referendum dopo Fukushima, a dire che si va a votare sotto l’influenza “dell’ondata emotiva”. Non si chiama ondata emotiva cari miei, è il risultato della presa di coscienza sui pericoli del nucleare. Certo è facile informare le persone su i pro e i contro del nucleare, probabilmente a parole risulta affidabile, conveniente e sufficientemente sicuro. Poi però avvengono le Chernobyl, le Fukushima e la gente vede, sente e ragiona (finalmente). Un esempio è il bambino piccolo che viene avvertito dalla mamma di non avvicinarsi al fuoco perchè brucia: la madre ha la possibilità di spiegare a parole una sensazione sgradevole e pericolosa, senza però poterla far provare al piccolo. Prima o poi il bambino si scotterà ed è lì che capirà veramente che col fuoco ci si scotta!
Da questo esempio mi ricollego al referendum e all’ondata emozionale: Passata l’ondata emozionale il bambino tornerà a scottarsi allegramente? Desidererà farlo? Non credo, ovviamente potrebbe inavvertitamente scottarsi ma non lo farà mai più intenzionalmente.
Così dopo Chernobyl avevamo capito che il nucleare non era gestibile. Oggi si ritenta di promuoverlo dicendo che è più sicuro, Fukushima ci dà la prova che non è così. Perchè insistono sull’ondata emozionale? Per farci credere che l’esito del voto non sarà una scelta razionale, ma dettata dall’emozionalità del momento. Un giorno, così, potranno riproporlo e forse a quel punto non ci saranno referendum a proteggerci!
Il nucleare è una tecnologia vecchia grezza e piena di problematiche: Le scorie e l’aggiornamento delle centrali (quest’ultimo problema poco trattato, chi sostiene i costi di aggiornamento e rinnovo delle centrali?). Dovremo puntare su fonti di energia alternativa (guarda fusione fredda di Rossi Università di Bologna) sul solare di ultima generazione e sulle altre rinnovabili.
Probabilmente servirà a difenderci dal nucleare per un breve periodo, scongiuriamo un futuro del genere, per noi e per i nostri figli:
Fukushima: Quante Chernobyl sono?
Il secondo più grande disastro nucleare della storia avvenne al reattore numero 4 di Chernobyl in Ucraina il 26 Aprile 1986. Semplicemente contrassegnato come “Chernobyl”, seguì il ben noto incidente nucleare di 3 Mile Island, il 28 Marzo 1979. “Chernobyl” espulse il 30% del materiale radioattivo da un reattore da 192 tonnellate. Questo significa 57,6 tonnellate di fumi radioattivi rilasciati dalle esplosioni e dagli incendi nell’aria.
Le minuscole particelle radioattive e il fumo hanno viaggiato in tutto il mondo molte volte dal 1979, uccidendo circa un milione di persone da malattie causate dalle radiazioni come tumori e leucemie. Questo è secondo l’editore, Janette Sherman, un libro esaustivo e ampiamente dettagliato su 5.000 articoli scentifici su Chernobyl recentemente pubblicati dalla New York Academy of Sciences [1].
FUKUSHIMA = PIU’ DI 50 CHERNOBYL
Come il Dr. Michio Kaku, un fisico teorico di fama mondiale ha messo in luce sulla CNN il 18 marzo 2011, nel disastro di Chernobyl è stato coinvolto solo un reattore e “solo” 57,6 tonnellate del nocciolo del reattore ha raggiunto l’atmosfera. In un contrasto drammatico, il disastro di Fukushima Daiichi ha immediatamente coinvolto sei reattori e la IAEA (International Atomic Energy Agency, un’agenzia delle Nazioni Unite) ha documentato 2800 tonnellate di vecchi nuclei del reattore altamente radioattivi.
Una semplice divisione può confermare che ci sono almeno 48,6 Chernobyl nei vecchi reattori surriscaldati che pompano isotopi incandescendi nell’atmosfera terrestre. Non è azzardato affermare che il disastro dei sei reattori di Fukushima Daiichi assieme alle piscine (asciutte) di raffreddamento dei vecchi reattori possano equivalere a più di 50 Chernobyl.
Ovviamente, sono necessari ulteriori chiarimenti, chiarimenti di cui si stanno occupando gruppi di ricerca indipendenti. Da notare che la letalità dei nuclei radioattivi dei reattori sale nei primi 250 mila anni – non scende.
Guardando l’attuale crisi giapponese, questo è solo l’inizio. In aggiunta, il destino dei quattro reattori nelle vicinanze, a Fukushima Daini, è ancora sconosciuto al mondo esterno. Lavorare nei vicini reattori, a solo 10 km (6 miglia di distanza) è una veloce e dolorosa condanna a morte. Essi si trovano all’interno della zona di evacuazione obbligatoria.
Tutte le esposizioni a radiazioni sono cumulative per ogni essere umano, animale e vegetale. Oltre a questo, si va a modificare il codice genetico che passerà mutato di generazione in generazione.
FUKUSHIMA = 3 MILA MILIARDI DI VOLTE IL DOSAGGIO RADIOATTIVO LETALE
Il dott. Paolo Scampa, un ben noto fisico europeo, ha chiarito il concetto di dose letale. L’idea di “dose letale” è una spiegazione abbastanza oggettiva che getta luce su tutte quelle agenzie di intelligence, fisici e governi che utilizzano astrazioni contorte per mascherare la brutale verità del disastro Fukushima Daiichi.
Tremila miliardi (3,000,000,000,000) della dose letale di radiazioni significa che ci sono 429 dosi letali per ogni essere umano sul pianeta, per dirla in poche parole. Questo dalle circa 70 miliardi di dosi letali del 23 marzo 2011. Da quanto si può notare sta peggiorando ogni giorno senza che Stati Uniti o altre potenze nucleari intervengano.
COSA SAPPIAMO ORA DI FUKUSHIMA
Ecco ciò che è noto a 75 giorni dall’evento, dopo che i sei reattori della centrale nucleare di Fukushima Daiichi hanno iniziato un letale meltdown nucleare l’11 marzo 2011.
– 11 marzo 14:46,Un terremoto da 1 milione di chilotoni e di magnitudo 9 della scala richter ha fatto tremare le coste del Giappone in prossimità dei sei reattori di Fukushima. Appena i sensori rilevarono il sisma i reattori tentarono di spegnersi da soli. L’enorme terremoto ha fatto crollare i reattori di 3 piedi, ha spostato il Giappone di 8 pollici verso Occidente e modificato l’inclinazione dell’asse del pianeta Terra.
– 11 marzo, circa le 15:30, il precedente terremoto ha dato origine ad un gigantesco tsunami con onde di 30 metri (98,4 ft) mandando in avaria i generatori di emergenza delle centrali. Con questo i reattori subiscono il colpo di grazia.
I sei reattori erano in una fase di stallo. Senza una fonte esterna di elettricità per le pompe dell’acqua che servivano a raffreddare i reattori, la centrale era in grosso pericolo. La temperatura interna dei reattori iniziò subito a salire.
– 11 marzo, circa le 18:00, solo due ore e mezzo dopo, alcuni dei nuclei iniziarono il processo di meltdown, data la temperatura estrema che superò di gran lunga il punto di fusione dell’uranio. Una misurazione effettuata riporta 1.718 gradi C (3,124.4 F Deg).
L’uranio fonde a 1,132.2 gradi C (2,069.9 Deg F.) Le temperature del reattore interno raggiunsero almeno i 2.850 gradi C, (5.162 gradi F.) I milioni di pellet di combustibile da 1 mm di uranio nei reattori e nelle piscine non ebbero possibilità di rimanere sicuri senza le pompe per l’acqua che costantemente raffreddavano i reattori.
L’uranio in pellets si è semplicemente sciolto formando una sostanza tipo lava bianca calda radioattiva, che viene probabilmente, super riscaldata ulteriormente dalla potenza dell’atomo di uranio stesso. La sostanza altamente radioattiva ha poi bruciato le guarnizioni di grafite del General Electric Mark 1 Reactor Control Rods nella parte inferiore del reattore sottomarino progettato dall’ammiraglio Hyman Rickover della US Navy, ora deceduto.
LA SOLUZIONE E’ CAMBIATA
Il Dr. Michio Kaku catturò l’attenzione del mondo il 18 marzo 2011 quando consigliò, tamite CNN, al primo ministro Giapponese di scegliere immediatamente l’ “Opzione Chernobyl” per i reattori di Fukushima.
Kaku disse che il premier giapponese avrebbe dovuto ordinare alla Japanese Air Self Defense Force di bombardare i reattori colpendoli con boro, sabbia, acqua e cemento, come l’Armata Rossa fece per sopprimere il reattore fuori controllo di Chernobyl sugli ordini del presidente dell’Unione Sovietica Gorbaciov. Il boro assorbe i neutroni, il cuore radioattivo dei reattori.
Il tempo dell’ “Opzione Chernobyl” per il dottor Kaku è passato. Le esplosioni multiple hanno distrutto le piscine di raffreddamento che contenevano i vecchi reattori. Centinaia di migliaia di tonnellate di fumi e particelle altamente radioattivi vengono dispersi in tutto il sito di Fukushima Daiichi. I reattori stanno rilasciando secondo una misurazione della TEPCO (Tokyo Electric Power Company), 10 quintilioni (10.000 trilioni di Bq) di materiale radioattivo all’ora in tutto l’emisfero nord della Terra.
L’invisibile e mortale Fumo Radioattivo è già in tutto l’emisfero settentrionale e in tutti i suoi abitanti che sono radioattivamente contaminati. La portata della soluzione del dr Kaku, una volta geniale, purtroppo, risulta ora inefficace.
L’OPZIONE “NON FARE NULLA”
L’opzione “non fare nulla” permetterà solo alle vittime di crescere rapidamente. Non muovere un dito, per default, consente al genocidio atomico di Fukushima di proseguire indisturbato.
Obama al posto di portare guerra nel mondo sgancia qualche testata nucleare e affonda Fukushima…
Chernobyl e cosa aspettarsi da Fukushima – I fatti
1) La contaminazione radioattiva del disastro di Chernobyl si diffuse in oltre il 40 % dell’Europa.
2) Quasi 5 milioni di persone vivono ancora con pericolosi livelli di radioattività.
3) La maggior parte dei radionuclidi di Chernobyl (oltre il 57%) è ricaduto al di fuori dell’ex Unione sovietica e ha causato una notevole contaminazione radioattiva su una vasta area del mondo, praticamente in tutto l’emisfero settentrionale.
4) I livelli di contaminazione radioattiva nei primi giorni e settimane dopo la catastrofe “sono state migliaia di volte superiori a quelli registrati 2 o 3 anni più tardi.
5) Quando il reattore esplose, espulse non solo i gas e gli aerosol, ma anche particelle di combustibile U fusi insieme con altri nucleotidi. Quando assorbiti dal corpo (con l’acqua, il cibo o l’aria inalata), tali particelle generano alte dosi di radiazioni, anche se un individuo è lontano dalla zona di contaminazione.
6) Infine, l’impatto delle 2400 tonnellate (alcuni autori stimano 6.720 tonnellate) di piombo scaricate dagli elicotteri sul reattore per spegnere l’incendio non sono state adeguatamente calcolata. Una parte significativa di questo piombo è stato rilasciato nell’atmosfera a causa della sua fusione, dell’ebollizione e della sublimazione nel reattore in fiamme.
7) In Galles, una delle regioni più pesantemente contaminate dal fallout di Chernobyl, venne notato che il peso alla nascita dei bambini, tra il 1986 e il 1987, fù estremamente basso (inferiore ai 1500 g).
8)I bambini provenienti dalle zone contaminate della Bielorussia hanno l’epitelio del tratto digestivo caratteristico dell’età senile (Nesterenko, 1996; ebeshko et al, 2006).
9) L’età biologica degli abitanti dei territori contaminati dalle radiazioni dell’Ucraina supera la loro età da calendario di 7 – 9 anni (Mezhzherin, 1996)
10) Gli effetti avversi a seguito delle radiazioni di Chernobyl sono stati trovati in ogni gruppo studiato. Il danno cerebrale è stato trovato negli individui esposti direttamente … la cataratta precoce, anomalie ai denti e alla bocca, e malattie del sangue, ai linfonodi, al cuore, ai polmoni, al tratto gastrointestinale, urologico, alle ossa, alla pelle indipendentemente dall’età. Le disfunzioni endocrine, in particolare i problemi alla tiroide, sono molto più comuni di quanto ci si aspetti, con circa 1.000 casi di disfunzione tiroidea per ogni caso di cancro della tiroide, un aumento marcato dopo la catastrofe. Ci sono alterazioni genetiche e difetti di nascita in particolare nei bambini nati nelle zone ad elevata contaminazione.
11) Malattie del sangue e del sistema linfatico per bambini e adulti, le malattie del sangue e del sistema circolatorio e linfatico sono tra le conseguenze più diffuse della contaminazione radioattiva di Chernobyl.
12) L’incidenza delle malattie del sangue e degli organi ematopoietici è stato di 3,8 volte superiore tra gli sfollati nove anni dopo la catastrofe.
13) Le malattie del sangue e del sistema circolatorio per le persone che vivono nei territori contaminati (Ucraina) è aumentato di 11-15 volte per i primi 12 anni dopo la catastrofe (1988-1999 Prysyazhnyuk et al 2002).
14) L’incidenza di emorragie nei neonati contaminati a Chechersky nel distretto di Gomel (Bielorussia) è più che raddoppiato rispetto a prima della catastrofe (Kulakov et al, 1997).
15) Nel periodo di osservazione 1992-1997, c’è stato un aumento del 22,1% di incidenza delle malattie cardiovascolari fatali rispetto al 2,5% riscontrato nella resto della popolazione
(Bielorussia) (Pflugbeil et al, 2006).
16) Ci sono state variazioni nelle strutture genetiche, nelle cellule riproduttive e in quelle somatiche che definiscono e determinano l’insorgenza di molte malattie. Le radiazioni ionizzanti causano danni alle strutture ereditarie. L’enorme dose di radiazioni rilasciate dalla catastrofe di Chernobyl (127-150.000.000 persone / rad) ha determinato gravi danni che si estenderanno anche alle prossime generazioni, provocando cambiamenti nelle strutture genetiche e vari tipi di mutazioni: le mutazioni geniche (variazione del numero dei cromosomi), le mutazioni cromosomiche (danni alla struttura dei cromosomi – traslocazioni, delezioni, inserzioni e le inversioni) e altre piccole mutazioni.
17) Nel 1991 in Norvegia, venne registrato un aumento di 10 volte il numero di aberrazioni cromosomiche in 56 adulti rispetto ai controlli (Brogger et al, 1996, Feuerhake Schmitz, 2006).
18) Nel 1987 in Austria, tra i 17 adulti esaminati ci fù un aumento di 4-6 volte il numero di aberrazioni cromosomiche.
19) Raddoppiò la sindrome di Down a Lothian, in Scozia uno dei territori contaminati da Chernobyl (Ramsey et al, 1991).
20) In Norvegia, la cataratta nei neonati si verificò con incidenza raddoppiata, 1 anno dopo la catastrofe (Irgens et al, 1991).
21) I difetti al tubo neurale, in Turchia, aumentarono di 2 – 5 volte dopo la catastrofe (Hoffman, 2001; Schmitz-Feuerhake, 2006).
22) La previsione più recente delle agenzie internazionali calcola che ci sarebbero stati tra i 9000 e i 28.000 cancri mortali tra il 1986 e il 2056, ovviamente sottovalutando i fattori di rischio e le dosi collettive. Sulla base delle dosi dei radioisotopi I-131 e Cs 137 a cui le popolazioni sono state esposte e grazie ad un confronto tra la mortalità da cancro nei territori fortemente colpiti e meno, pre e post Chenobyl, se ne può trarre una cifra più realistica che si aggira attorno ai 212.000 – 245.000 in Europa e 19.000 nel resto del mondo.
23) Più di 1000 morti per cancro nella provincia di Norland in Svezia, tra il 1986 e il 1999, sono stati attribuiti al fallout di Chernobyl (Abdelrahman, 2007).
24) Dopo 20 anni, l’incidenza di cancro alla tiroide tra le persone sotto i 18 anni, al momento della catastrofe, è magiore di oltre 200 volte (National bielorusso Report, 2006).
25) Nelle province di Marne-Ardenne (Francia), l’incidenza del cancro è aumentata del 360% nelle donne, negli uomini del 500% tra il 1975 e il 2005 (Cherie-Challine et al, 2006).
26) Dal 1985-1989 al 1990-1992 in Connecticut, Stati Uniti, i tassi di cancro alla tiroide in tutte le età è aumentato del 23% (3,46-4,29 per 100.000, dopo 10 anni senza cambiamenti rilevabili) (Reid e Mangano, 1995).
27) In Grecia, i bambini nati tra l’1.7.86 e il 31.12.87, esposti al fallout di Chernobyl quando erano nell’utero, ebbero 2,6 volte l’incidenza di leucemia rispetto ai bambini nati tra l’1.1.80 e il 31.12.85 e tra l’1.1.88 e il 31.12. 90. (Petridou et al, 2004)
28) Cambiamenti nel rapporto trà natalità/mortalità furono significativi per la Danimarca, la Germania, l’Ungheria, la Norvegia, la Polonia, la Lettonia e Svezia (Scherb e Wiegelt, 2000).
29) Gran Bretagna. Dieci mesi dopo la catastrofe, un significativo aumento della mortalità perinatale venne scoperta nelle 2 aree più contaminate del paese (Bentham, 1991).
30) Svezia. La mortalità infantile aumentò subito dopo la catastrofe ed ebbe un picco nel periodo 1989-1992 (Korblein, 2008).
IL LATTE DI MUCCA PRESENTA TRACCE DI RADIAZIONI
In primo luogo il Giappone ha subito un terremoto, poi uno tsunami e infine le radiazioni.
Gli esperti hanno consigliato al popolo giapponese di non farsi prendere dal panico.
Gli esperti hanno consigliato alla gente che il cibo è sicuro da mangiare, e che le radiazioni non hanno contaminato l’approvigionamento alimentare.
La settimana scorsa, il mondo apprese che il cibo e l’acqua giapponesi erano contaminati con iodio radioattivo.
Il primo alimento a mostrare i segni delle radiazioni fù il latte di mucca. Questo ha senso, poichè le mucche mangiano 20-40 Kg di cibo ogni giorno. I loro corpi sono un concentrato di radiazioni come delle spugne che assorbono l’acqua. In una mucca, l’acqua viene filtrata ed eliminata e le tossine vengono consumate dai bevitori di latte. 10 litri di latte servono a creare 500 g di burro.
Il burro è un concentrato di radiazioni.
Armati con la conoscenza che il latte è il barometro perfetto per verificare la presenza di radiazioni, avrebbe senso, verificare i livelli di radiazioni nel latte americano in quanto le radiazioni provenienti dal Giappone vengono trasportate sulla California, sul Kansas, e poi su New York.
Ed è qui che cade il palco
A partire dal 22 marzo 2011, il latte della California non viene testato (per rilevarne il contenuto di radiazioni) su base quotidiana. Come per una questione di politica, il California Department of Public Health esegue gli esami di routine, una volta al mese. Si potrebbe supporre (amo questa parola) che, con l’entità delle correnti provenienti dal Giappone, e con la tragedia dell’11 marzo che potenzialmente potrebbe colpire tutto l’emisfero nord, sarebbe una conclusione logica voler testare il latte.
Il portavoce del California Department of Public Health, Mike Sicilia, commentò in maniera stupida la questione:
“Questo è un tipico test di routine e viene effettuato da molti anni”.
La cadenza mensile del test rimane inviariat, perché la Food and Drug Administration (FDA) non sente motivi per cautelarsi ulteriormente. Il dipartimento della sanità pubblica Californiano si basa sui responsi della FDA.
Chernobyl, sollecitati dai timori per il bis….(forse fanno qualcosa)
I timori per una nuova falla e la conseguente fuoriuscita di radiazioni a Chernobyl hanno spinto le agenzie europee ad impegnarsi, attraverso il finanziamento di migliaia di sterline, per la costruzione di un vasto edificio in acciaio dove seppellire il sito.
Giunti in prossimità del 25 ° anniversario dal peggior incidente nucleare della storia, c’è un deficit di finanziamento di € 740m (£ 631m) nel progetto per costruire un “sarcofago” attorno al reattore distrutto e convogliare qui il carburante nucleare dagli altri reattori.
Il nuovo sarcofago per il reattore distrutto è stato finanziato dall’Unione Europea e dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo in cooperazione con il governo ucraino, ma i funzionari europei affermano di aver urgente bisogno di paesi che elargiscano denaro a garanzia del progetto, che è sì in corso ma viene sottofinanziato. Si spera che con la conferenza di aprile, durante l’anniversario del disastro, i governi apriranno i rubinetti per coprire le ultime spese del finanziamento.
Jean-Paul Joulia, il capo della sicurezza nucleare dell’UE Unit, ha detto durante una visita al sito la scorsa settimana che l’UE ha contribuito per circa € 500 milioni ai vari progetti di Chernobyl, più della metà dei quali per creare lo scudo.
L’esplosione del reattore numero 4 della centrale di Chernobyl avviene il 26 aprile 1986. Circa 30 persone furono uccise all’istante e si stima che altri 4000 siano morti prematuramente in seguito, mentre molti altri soffrono ancora degli effetti sulla salute dalle radiazioni. Nei mesi dopo l’incidente, un “sarcofago” di cemento è stato frettolosamente eretto sopra il guscio del reattore distrutto, ottenendo come risultato molti lavoratori morti per essere stati esposti a dosi letali di radiazioni.
Negli ultimi anni, la struttura è diventata estremamente instabile, con gli esperti che avvisano che se dovesse crollare fuoriuscirebbe una quantità esorbitante di radiazioni. E’ stata messa una “toppa” su una parete del sarcofago che ha ridotto le probabilità di collasso e ha esteso la durata del complesso di circa 15 anni, ma questo potrebbe non essere sufficiente ad evitare il disastro.
“Anche dopo le attività di ristrutturazione del sarcofago, c’è ancora il potenziale per un crollo parziale o totale dela struttura”, ha dichiarato Laurin Dodd, il capo dello Shelter Implementation Plan a Chernobyl. “Solo una volta costruito e completato il nuovo scudo si potrà dire che il sito sia sicuro .”
Il nuovo sarcofago sarà la più grande struttura mobile mai costruita e uno dei più grandi edifici al mondo, avrà una altezza di oltre 108 metri, per 257 metri di lunghezza e 164 metri di larghezza. I lavori per il sarcofago sono già iniziati in una zona vicina al reattore; quando sarà finito, verrà fatto scivolare sopra il reattore avvolgendolo completamente.
Ancora oggi, vi è una “off limits” di 20 miglia attorno alla centrale di Chernobyl dove l’abitabilità è severamente proibita. Gli altri reattori di Chernobyl sono rimasti in funzione fino al 2000.
Dodd aggiunge che una volta che il sarcofago verrà posizionato, inizierà il lavoro con le grù e con altre tecnologie automatizzate per smantellare l’interno del vecchio reattore. L’intervento umano verrà mantenuto al minimo, ma ha ammesso che alcune persone, verranno necessariamente sottoposte a dosi di radiazioni pericolose. Il nuovo sarcofago è stato progettato per durare 100 anni.
Stuxnet: La Russia avverte, pericolo di una Chernobyl Iraniana
Funzionari nucleari, russi hanno messo in guardia il mondo riguardo il pericolo di un altro disastro “Stile Chernobyl” che potrebbe colpire il controverso reattore nucleare di Bushehr, a causa dei danni causati dal virus Stuxnet,
stando agli ultimi rapporti delle intelligence occidentali.
Gli scienziati nucleari russi hanno sollevato molti dubbi riguardo gli estesi danni causati dal virus Stuxnet, ai sistemi di controllo computerizzati.
Gli scienziati nucleari russi stanno fornendo assistenza tecnica agli addetti ai lavori iraniani nel tentativo di attivare il primo impianto nucleare nel porto del Golfo.
Ma gli stessi scienziati hanno sollevato serie preoccupazioni circa gli estesi danni provocati ai sistemi informatici dell’impianto dal misterioso virus Stuxnet, scoperto lo scorso anno, si pensa sia il frutto di un cyber attacco congiunto USA-Israele.
Secondo i rapporti delle intelligence occidentali, gli scienziati russi hanno avvertito il Cremlino della probabilità di trovarsi di fronte ad “un’altra Chernobyl”, se fossero costretti a rispettare la scadenza molto ravvicinata (questa estate) per attivare il complesso.
Dopo decenni di ritardi, la prima commissione è di Shah nel 1970, i leader iraniani stanno chiedendo che gli scienziati si attenghino ai tempi stabiliti l’anno scorso. Essi sostengono che ogni ritardo sarebbe un duro colpo al prestigio internazionale dell’Iran.
Bushehr comincerà a produrre elettricità per la rete nazionale dell’Iran questa estate dopo il lavoro dei tecnici russi iniziato ad ottobre 2010.
Il risveglio di Cernobyl
Come se le cose in Russia non fossero già da scenario apocalittico, con temperature di 100 gradi e fumi tossici che provengono dalle foreste in fiamme, vi è anche un crescente allarme per le regioni colpite dalla catastrofe di Chernobyl 24 anni fa, le cui fiamme produrrebbero fumi radioattivi.
Diversi incendi sono stati documentati nelle aree contaminate della Russia occidentale, tra cui tre in siti pesantemente irradiati nella regione di Brjansk, a quanto riporta Greenpeace in una dichiarazione fatta Martedì. Bryansk è confinante con la Bielorussia e l’Ucraina.
“Gli incendi su questi territori porteranno senza dubbio ad un aumento delle radiazioni”, ha detto Vladimir Chuprov, capo del programma sull’energia di Greenpeace Russia. “Il fumo si diffonderà e con esso le tracce radioattive. La quantità dipende dalla forza del vento. ”
I funzionari del servizio per la protezione forestale della Russia hanno confermato Martedì che gli incendi stavano bruciando su siti contaminati, ed ha espresso il timore che potrebbero aumentare le probabilità che il fumo radioattivo si diffonda nelle aree popolate.
Non è chiaro quale rischio per la salute possano costituire queste radiazioni, o in che misura le particelle radioattive si siano diffuse nelle settimane degli incendi che hanno imperversato in tutta la Russia.
Il pericolo viene dai residui radioattivi presenti ancora in ampie zone dell’Ucraina, della Bielorussia e della Russia, anni dopo l’esplosione del reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl il 26 aprile 1986.
“Quando si è verificata la catastrofe di Chernobyl queste zone si sono letteralmente riempite di residui radioattivi”, ha detto Aleksandr Nikitin, direttore dell’ufficio di San Pietroburgo di Bellona, un gruppo internazionale ambientale.
“L’evento ha fatto si che l’erba e gli alberi venissero contaminanti.”, Ha detto.
“Ora, queste zone stanno bruciando e la radioazioni assieme al fumo escono diffondendosi su altri territori, comprese le zone popolate”.
Il ministro delle emergenze della Russia, Sergei K. Shoigu, ha avvertito la scorsa settimana che gli incendi potrebbero rilasciare particelle radioattive.
Ma con il governo che è stato pesantemente criticato per la gestione degli incendi, che hanno ucciso più di 50 persone e causato decine di milioni di dollari di danni, le informazioni ufficiali sulla minaccia radioattiva stentano ad essere rilasciate.
In risposta alla dichiarazione di Greenpeace di Martedì, il Dr. G. Gennadi Onishchenko, capo della sanità in Russia, ha minimizzato il pericolo.
“Non c’è bisogno di seminare il panico”, ha detto l’agenzia di stampa Interfax. “Va tutto bene”.
Il Dr. Onishchenko e altri funzionari sono già stati criticati per coprire le informazioni sui tassi di mortalità superiori alla media dati dalla alte temperature e dal fumo pesante. Lunedi ‘, il capo della sanità ha annunciato ufficialmente che il tasso di mortalità è raddoppiato nella capitale a causa del calore.
La Russia ha una storia nell’insabbiare i disastri nazionali potenzialmente imbarazzanti, un persistente retaggio dell’era sovietica. Ci sono voluti giorni al governo sovietico per informare i suoi cittadini sull’esplosione di Chernobyl, lasciando migliaia di persone inconsapevolmente esposte alle radiazioni mortali. (Americani ipocriti, 11 settembre, disastro bp, siete molto più conosciuti voi per le insabbiature non preoccupatevi!)
Nessuno sta dicendo che la dispersione radioattiva del fuoco potrebbe raggiungere la magnitudine del disastro di Chernobyl. Gli scienziati sanno da anni che gli incendi nelle zone contaminate hanno una potenzialità di diffusione ridotta.
Il servizio di protezione delle foreste ha individuato sette regioni in cui decine di incendi stanno bruciando in zone contaminate, con particolare attenzione su Bryansk, una delle regioni più fortemente contaminate dalla catastrofe di Cernobyl.
Chernobyl 24 anni dopo
Era una bella giornata di sole [26 Aprile 1986]. Mia figlia ed io eravamo sedute nel nostro cortile. Soffiava un dolce vento primaverile. Improvvisamente un enorme camion militare si fermò proprio davanti a noi. Un uomo che indossava una maschera antigas e una tuta di protezione saltò giù dal camion e cominciò a girarci attorno trafficando con un dispositivo che portava al petto … Poi ci guardò, fissando un segno che non avevamo mai visto prima, infine tornò a bordo del camion e se ne andò. Tutto successe in completo silenzio. Nessuna parola fù pronunciata. Stavamo solo a guardare il segno e il camion e non avevamo idea di cosa stesse succedendo … La giornata non fù più così bella …
Dalle memorie di una donna anziana,
Il villaggio di Yurovichi
Nord Ucraina, Kiev Oblast, vicino al confine con la Bielorussia. Prypiat è famosa per essere stata la casa dei lavoratori della centrale nucleare di Chernobyl. La sua popolazione era formata da circa 50.000 persone prima dell’incidente. Qualcosa di terribile accade il 26 aprile 1986… Ora come ora, gli abitanti rimasti sono solo cervi e lupi, assieme a una guardia solitaria.
Secondo le valutazioni degli esperti, i danni causati dal reattore di Chernobyl sono pari a circa 235 miliardi di dollari che corrispondono a circa 32 bilanci annuali della Bielorussia nel 1986 – l’anno del disastro.
Lasciate che la storia venga raccontata da queste immagini.
Ecco le foto con i commenti degli autori:
“L’insegna sulla strada di Pripyat, la città dove vivevano gli operai della centrale nucleare.”
IL PONTE DELLA MORTE
“Dopo l’esplosione del reattore 4, il popolo di Pripyat si diresse verso il ponte della ferrovia, appena fuori dalla città, per avere una buona visione del reattore e per vedere quello era successo.
Inizialmente, tutti dissero che il livello delle radiazioni era minimo e che non c’era da preoccuparsi. Non sapevano che gran parte della radiazioni era stata soffiata su questo ponte. “
LE SCUOLE
“Scuola secondaria deserta vicino a Chernobyl, Illinsty, Ucraina. Dicembre 1995 0.96.07.01.19 “
A sinistra: “Una delle cinque scuole di Pripyat, ognuna di esse insegnava a circa 1000 bambini. Le scuole sono rimaste relativamente intatte considerando i problemi con i saccheggiatori otto anni fa. Probabilmente perchè i libri non hanno molto valore per i poveri “.
A destra: “Foto presente alla mostra per il ventesimo anniversario di Chernobyl tenuta a Capitol Hill.”
“I bambini non correrano più qui”
L’ASILO
A sinistra: Le scale della scuola materna vicino al centro di Pripyatâ.
A destra: una bambola rotta in cima ad un cassone, sempre nella scuola materna di Pripyata.
LUNA PARK PRIPYAT
“Il luna park di Pripyat avrebbe dovuto essere inaugurato il 1 ° maggio. Il disastro di Chernobyl è avvenuto il 26 aprile.
Nessuno mai è riuscito a montare sulla ruota panoramica. Quest’ultima rimane una delle parti più irradiate di Pripyat dopo il disastro, infatti è ancora pericolosa oggi. ”
“Autoscontri nel parco divertimenti di Pripyat, l’apertura doveva avvenire 5 giorni dopo l’incidente.”
GLI OSPEDALI
Questo ospedale ha ricevuto molte delle vittime del reattore 4 subito dopo la sua esplosione. Lo stesso ospedale, tuttavia, era già stato esposto a enormi quantità di radiazioni.
Ogni lavoratore salvato, che ha assistito all’esplosione iniziale, è stato ucciso per avvelenamento da radiazioni “.
LA PISCINA
Gli atleti olimpici dovevano essersi allenati qui tra gli anni ’70 / ’80. La piscina è davvero enorme – probabilmente una delle più grandi in zona.
ALTRI EDIFICI
“Pripyat, la città fantasma abbandonata dopo catastrofe di Chernobyl, si è trasformata in una foresta. La natura ha preso il sopravvento e ha invaso le costruzioni umane facendole crollare, ricorda molto gli scenari visti nel film “Io sono leggenda”