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Gustavo Rol:Un grande

Gustavo Adolfo Rol nasce a Torino il 20 giugno 1903, giorno della Consolata.Gustavo Rol passa la sua infanzia tra Torino e San Secondo di Pinerolo, dove la famiglia aveva una residenza del ‘700.

Inizialmente di carattere chiuso e con modesti risultati scolastici, si appassionerà in seguito allo studio e alla musica, imparando a suonare il pianoforte senza mai aver preso lezioni e perfezionado la conoscenza del violino. Negli anni di liceo conosce il beato Pier Giorgio Frassati e la sorella Luciana, stimata poetessa, di cui sarà amico tutta la vita. Nel 1921 intraprende la carriera giornalistica. Nel 1923 si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza alla Regia Università di Torino, dove si laureerà qualche anno più tardi (in seguito studierà anche scienze commerciali a Londra e si interesserà di biologia, con il sostegno del premio nobel Jacques Monod che conobbe a Parigi negli anni’50). Lo stesso anno, si iscrive al Corso Allievi Ufficiali di complemento, l’anno successivo è nominato sottotenente e quindi congedato.

Il periodo di Parigi è quello cruciale della sua vita: qui le sue ricerche, iniziate a Marsiglia, sfociano in quella scoperta che farà di lui una delle persone più enigmatiche del XX secolo.

Il 28 luglio 1927 scriverà nel suo diario a grandi caratteri:

“Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore.

Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura.

Non scriverò più nulla!”

Inizia un periodo di crisi profonda che lo porta a rifugiarsi in un convento. Dopo tre mesi sua madre lo va a prendere, dicendogli di sfruttare queste possibilità per fare del bene al prossimo.

E così inizia la sua fama di “sensitivo”. Conosce personaggi famosi come Einstein , Croce, Fermi, Picasso, Dalì, Braque, D’Annunzio, Cocteau, Krishnamurti. La sua nomea di veggente si diffonde tra l’elite politica e aristocratica di tutta Europa, e i Capi di Stato di molti paesi desiderano chiedergli consiglio: De Gaulle, Mussolini, Pio XII ; anche Hitler lo vuole conoscere, e invia i suoi a cercarlo con l’ordine di condurlo a Berlino. Per ben tre volte gli uomini del Duce lo nascondono e lo sottraggono alle SS.
Durante la guerra a San Secondo Rol salva molte persone condannate alla fucilazione. Si era impegnato a fare esperimenti in presenza degli ufficiali tedeschi in cambio della vita dei prigionieri. Per ogni esperimento sarebbe stata risparmiata una persona. Renzo Allegri, in “Rol Il mistero”, racconta questo episodio:

<<Un giorno, a Pinerolo, un comandante tedesco aveva messo al muro un gruppo di partigiani. Rol accorse a chiederne la liberazione. “Sono innocenti, non hanno commesso niente di male”, diceva.
“E lei come fa ad esserne tanto sicuro?”, chiese il comandante.
“Alla stessa maniera con cui sono sicuro di conoscere cosa contengono i cassetti della scrivania nella sua casa ad Amburgo”, rispose Rol e cominciò a descrivere minuziosamente gli oggetti che quel comandante aveva nella sua scrivania ad Amburgo, soffermandosi sul contenuto di alcune lettere privatissime e di documenti segreti. Il tedesco, confuso e spaventato, liberò immediatamente i prigionieri>>.

Dagli anni ’50 in poi l’alloggio di Via Silvio Pellico sarà meta privilegiata di tanti personaggi famosi: Pitigrilli, che farà diverse dediche a Rol e parlerà ampiamente di lui in un suo libro; Federico Fellini, suo grande amico, che veniva spesso a chiedergli consiglio sulle nuove sceneggiature; e poi John Cage (foto sotto),Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni, Nino Rota, Alberto Sordi, Franco Zeffirelli, Giorgio Strehler, Valentina Cortese, Giovanni Agnelli, Cesare Romiti, Vittorio Gassman, Guido Ceronetti, Valentino Bompiani, Vittorio Messori e tanti altri.

Sempre negli anni ’50 incontra la regina Elisabetta II a Londra, che, a quanto pare, desiderava mettersi in contatto con lo spirito del padre, Re Giorgio VI, morto nel 1952.

Nel 1964 incontra ad Antibes l’Imperatore d’Etiopia, Hailé Selassié, al quale predice la morte ad opera del suo popolo (fatto che si verificherà nel 1975).
In America si interessano a lui. Walt Disney vuole incontrarlo e John Fitgerald Kennedy, nel suo unico viaggio in Italia da presidente, viene appositamente a Torino per incontrare Rol. Nel 1981 il presidente Reagan gli invierà un telegramma di ringraziamento per aver contribuito con il suo aiuto “metafisico” alla liberazione del generale americano James Lee Dozier.
Si dice che durante la Guerra Fredda i servizi segreti di molti paesi si interessassero a lui, e si può immaginare il perché. È evidente che le scoperte di Rol potevano essere di notevole interesse per i governi, e in questi casi gli scienziati che lavorano per i servizi segreti sono molto più disponibili a studiare certi fenomeni “non compresi” di quanto lo sia la comunità scientifica in generale.
Infatti, se Einstein e Fermi avevano preso atto degli incredibili esperimenti di Rol, non si può dire altrettanto per uno sparuto manipolo di scettici di confessione atea. Tra questi Tullio Regge, noto fisico, e Piero Angela, giornalista e divulgatore scientifico. Nonostante avessero anche loro preso parte ad una serie di semplici esperimenti (principalmente con carte da gioco che, ahimé, si prestano facilmente a fraintendimenti, ma che Rol utilizzava quale primo gradino per facilitare uno scambio emotivo e per la loro funzione matematica e simbolica) non hanno voluto convalidarli ma hanno invece insinuato, sulla base di ipotesi assolutamente pregiudiziali e prive di consistenza, trattarsi di illusionismo, non potendo altrimenti giustificare tali fenomeni. Solo un’adeguata sperimentazione sotto controllo e con l’ausilio di un prestigiatore avrebbe, secondo il loro punto di vista, garantito la genuinità dei fenomeni. Rol avrebbe dovuto riprodurre a comando i suoi esperimenti, cosa però non possibile in quanto risultato, tra le altre cose, di un’improvvisazione e di una azione spontanea. Egli si riteneva uno strumento di Dio, mai l’artefice dei suoi prodigi anche se ne era l’esecutore materiale, e si definiva <<la grondaia che convoglia l’acqua che cade dal tetto. Non é la grondaia che va analizzata, bensì l’acqua e le ragioni per le quali “quella Pioggia” si manifesta>>.

In vita Gustavo Rol non è mai stato molto noto al grande pubblico, non amava mettersi in mostra né farsi pubblicità. Solo ora che è morto le numerose testimonianze che stanno emergendo definiscono meglio il quadro di questo uomo straordinario che sarà ricordato, molto presto, come uno dei personaggi illustri del XX secolo.

«All’incredibile Rol, che sarà credibile solamente dopodomani» Jean Cocteau (dedica)

“Ogni giorno di più, mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell’amore che non abbiamo donato. L’amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l’eternità.”

«A Gustavo Adolfo Rol che cammina come un illuminato sulla geografia dell’inconoscibile» Pitigrilli (dedica)

«Qualcosa di benefico si irraggia sugli altri. È questa la caratteristica immancabile…dei rari uomini arrivati, col superamento di se stessi, a un alto livello spirituale, e di conseguenza all’autentica bontà» Dino Buzzati

Libri (pdf):



Gustavo Rol – File audio da interviste (molto belle e in aggiornamento)