Archivi categoria: Iraq
11 settembre: I media complici del falso attentato
Questo libro mostra come l’umanità sia sotto il costante attacco di banchieri ebrei cabalisti (massoni), dei loro alleati e dei loro gonzi. Inventano guerre per degradare, diseredare e alla fine distruggerci. Se daremo ascolto alle loro richieste per il conflitto, saremo complici della nostra stessa distruzione.
Edward Hendrie è un avvocato. Il suo libro, “9-11 – Enemies Foreign and Domestic” porta delle prove inconfutabili riguardo al fatto che l’11 settembre fu una madornale frode e un tradimento perpetrato contro il popolo americano. Chiaramente, un grande segmento della politica degli Stati Uniti, dei militari e dei media sono complici dell’omicidio di massa e dell’operazione di cover-up.
Il libro analizza con attenzione e scredita la versione ufficiale contestualizzando l’attacco nello scenario di numerose altre operazioni di false flag perpetrate dai sionisti ai danni degli Stati Uniti (Beirut Marine barracks, USS Liberty) progettate per cambiare le politiche degli Stati Uniti. Hendrie spiega efficacemente il più ampio contesto religioso, (cioè la vendetta Cabalista/talmudica ebraica contro l’umanità). Da tempo non leggevo un libro che esponesse così bene il controllo che i banchieri degli illuminati hanno sulle nostre vite.
Possiedono i mass media che rappresentano gran parte dei mezzi con il quale ci controllano. Hendrie mostra come i media svolsero la funzione di collaboratoti attivi nell’inganno dell’11 settembre. Come sospettavo, nessun aereo colpì le Torri Gemelle o il Pentagono. Le immagini aeree vennero generate a computer e sincronizzate con le esplosioni avvenute negli edifici.
Hendrie mostra come molti dei “testimoni oculari” fossero dipendenti delle reti tv e che i rapporti dei veri testimoni oculari che indicavano l’assenza di aerei vennero ignorate. La BBC, inoltre, riferì del crollo del WTC-7, un edificio di 47 piani, 20 minuti prima che il fatto avvenisse realmente. L’AP e la CNN prepararono le immagini del necrologio per i passeggeri degli aerei dell’11 settembre tre giorni prima che si verificasse l’attacco.
Hendrie mostra come le “news” sopprimano la verità e creino una realtà che segue il copione degli Illuminati.
La verità è, che le Torri Gemelle erano state progettate per resistere a urti di aerei di grandi dimensioni e che i presunti incendi innescati dal carburante degli aerei non avrebbero mai potuto raggiungere le temperature necessarie a fondere le travi di acciaio. Hendrie spiega il fatto che l’edificio e il suo contenuto siano diventati polvere in pochi secondi ad un’ “arma ad energia diretta” relativa alla tecnologia HAARP. Quest’arma riduce quasi tutto a livello molecolare. Scioglie automobili e schedari, alberi e carta, prendono fuoco.
Hendrie rivela che l’uragano di categoria tre “Erin”, con venti di 120 mph era a circa 200 miglia da New York al momento dell’attacco. Cita il fisico Dr. Judy Wood il quale teorizza che l’uragano “abbia agito come una enorme bobina di Tesla creando effetti di campo utilizzati da armi ad energia diretta durante gli attentati dell’11 settembre.”
Gli scopi dell’11 settembre furono quelli di creare uno Stato di polizia sionista e giustificare le guerre contro l’Iraq, l’Afghanistan e l’Iran. Hendrie crede che la guerra in Iraq sia stata fomentata dal fatto che Sadaam Hussein non commerciasse più il petrolio in dollari. A quanto pare, i banchieri hanno bisogno dei petrodollari per sostenere il crescente debito degli Stati Uniti.
Hendrie sostiene che nessun aereo si sia schiantato durante il finto attentato. L’autore ipotizza che i passeggeri dell’UA-93 siano stati scaricati a Cleveland e uccisi in una struttura della NASA presso l’aeroporto. I danni al Pentagono, che furono fatali per 125 persone, furono causati da esplosioni. L’attacco era mirato agli uffici dove dei contabili stavano indagando sulla scomparsa di $ 1,2 trilioni.
Osama bin Laden morì alla fine del 2001 della sindrome di Marfan. Il recente “assassinio” del Navy Seals è stato progettato per salvare Obama, assediato dai “birther” e da altre questioni.
CONCLUSIONE
Questo libro di 300 pagine è accuratamente documentato e pone il nostro “comune dilemma” in netto rilievo. Viviamo in un teatro dell’assurdo in cui dei psicopatici e i loro collaborari hanno preso il controllo.
Hendrie chiarisce che i banchieri ebrei cabalisti sono al centro della cospirazione e che il sionismo è il loro strumento più importante. Chiarisce inconfutabilmente che il Mossad abbia organizzato ed eseguito l’attentato. Alti esponenti dell’amministrazione Bush furono collaboratori attivi nel piano.
Chiaramente, i banchieri Illuminati dipendono dalla collaborazione di milioni di massoni e di altri non-ebrei disposti a vendere l’anima al diavolo, e a tradire il loro paese per mero guadagno personale.
L’11 settembre è un esempio perfetto di come i cabalisti pensino che le loro bugie siano la realtà. Ma la verità resta la verità.
I truthers possono sentirsi impotenti, ma stanno facendo tentennare gli Illuminati sul loro prossimo false flag attack. In questo senso, la gente come Edward Hendrie ci sta salvando dal disastro.
Da chi siamo realmente governati?
Questo è il tuo vero governo, un governo che trascende qualsiasi organo elettivo, che permea ogni partito politico, che sancisce ogni posizione ed aspetto del cittadino medio americano o europeo. In tempi in cui la “sinistra” americana supporta due guerre di matrice “Neo-Conservatrice”, facendone iniziare un’altra sulla base delle stesse bugie, promossa dagli stessi media che ci hanno venduto la bugia delle armi di distruzione di massa in Iraq, il mondo non si può permettere il lusso della scelta, certo, c’è sempre la dissonanza cognitiva, forse però, prima di arrivare a tanto, bisogna realizzare che c’è qualcosa che non va.
Ciò che non va, è un sistema completamente controllato da un oligarchia finanziario/aziendale con imperi finanziari, industriali e mediatici, capillarmente insediati in tutto il mondo. Se non ci rendiamo conto di essere impotenti e dipendenti da queste imprese che regolano ogni aspetto della nostra nazione politicamente e ogni aspetto della nostra vita personalmente, nulla potrà mai cambiare.
L’elenco che segue, per quanto ampio, non è completo. Tuttavia, dopo questi esempi, dovrebbe diventare evidente un modello in cui gli stessi nomi e le stesse società si ripetono. Dovrebbe essere ovvio per i lettori quanto pericolosamente invasive sono diventate queste aziende, nella nostra vita quotidiana. Infine, risulta chiaro come il piano sarebbe quello di eliminare dalle nostre vite, dalle nostre famiglie, dalle nostre comunità, queste corporazioni, con ogni mezzo possibile.
GRUPPO DI CRISI INTERNAZIONALE
Curriculum: Mentre l’International Crisis Group (ICG) afferma di essere “impegnato a prevenire e risolvere conflitti mortali”, la realtà è che sono impegnati a offrire soluzioni, predisposte con largo anticipo, a problemi che essi stessi hanno creato, al fine di perpetuare la propria agenda.
Nessun luogo lo può testimoniare meglio della Thailandia a cui si è aggiunto più recentemente l’Egitto.Il membro dell’ICG, Kenneth Adelman ha sostenuto da sempre il primo ministro della Thailandia, Thaksin Shinwatra, un ex consigliere del gruppo Carlyle, che si piazzò letteralmente davanti alla CFR a New York alla vigilia della sua cacciata dal potere nel 2006 durante un colpo di stato militare. Dal 2006, l’ingerenza di Thaksin in Thailandia è stata sostenuto da un collega della Carlyle, James Baker e dal suo studio legale Baker Botts, dal consigliere del Belfer Center, Robert Blackwill della Barbour Griffith & Rogers, e adesso da Robert Amsterdam della Amsterdam & Peroff, un membro di spicco della Chatham House.
Con la Thailandia ormai impantanata in un tumulto politico guidato da Thaksin Shinwatra e dalla sua “rivoluzione colorata” delle camice rosse, l’ICG è pronta a sfornare “soluzioni” immediate. Tali soluzioni generalmente comprendono, il legare le mani al governo tailandese, con argomenti che cercheranno di fermare l’abuso dei diritti umani di Thaksin, nella speranza di permettere alla rivoluzione finanziata dai globalisti di ritornare sotto controllo.
I disordini in Egitto, naturalmente, sono stati interamente provocati dal membro dell’ICG Mohamed ElBaradei e dal suo “April 6 Youth Movement”, finanziato, supportato e “reclutato” interamente dal Dipartimento di Stato americano coordinato poi da Wael Ghonim della Google. Mentre l’agitazione venne dipinta come spontanea, alimentata dalla precedente rivolta tunisina, ElBaradei e Ghonim, e il loro movimento giovanile erano in Egitto dal 2010 impegnati ad assemblare il loro “Fronte Nazionale per il Cambiamento” e porre le basi per la rivolta del 25 gennaio 2011.
George Soros, membro dell’ICG, andò poi a finanziare le ONG egiziane che erano al lavoro per riscrivere la costituzione egiziana dopo che il front-man ElBaradei ebbe successo nel rimuovere Hosni Mubarak. Questa costituzione finanziata da Soros e il servile governo che ne consegue rappresenta il modo in cui l’ICG intende “risolvere” la crisi che proprio ElBaradei ha contribuito a creare.
Membri del Consiglio di rilievo dell’ICG:
George Soros
Kenneth Adelman
Samuel Berger
Wesley Clark
Mohamed ElBaradei
Carla Hills
Consiglieri importanti dell’ICG:
Richard Armitage
Zbigniew Brzezinski
Stanley Fischer
Shimon Peres
Surin Pitsuwan
Fidel V. Ramos
Multinazionali e fondazioni che supportano l’ICG:
Carnegie Corporation di New York
Hunt Alternative Fund
Open Society Institute
Rockefeller Brothers Fund
Morgan Stanley
Gruppo Deutsche Bank
Soros Fund Management LLC
McKinsey & Company
Chevron
Shell
BROOKINGS INSTITUTE
Curriculum: All’interno della libreria del Brookings Institute, troverete i progetti per quasi tutti i conflitti avvenuti in Occidente nel recente passato. La cosa strana è che, mentre il pubblico sembra pensare che queste crisi nascano all’improvviso, quelli che seguono gli studi aziendali e le pubblicazioni finanziate dalla Brookings può vedere queste crisi arrivare con anni di anticipo. I suddetti sono conflitti premeditati, pianificati meticolosamente per permettere a delle soluzioni altrettanto premeditate e pianificate di entrare in azione.
Le operazioni in corso contro l’Iran, assieme alle rivoluzioni colorare sostenute dagli Usa, i terroristi supportati e addestrati dagli Usa in Iran, e le sanzioni paralizzanti erano tutte descritte nei minimi dettagli in un rapporto del Brookings Institute, “Quale via migliore per la Persia?” La più recente risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 1973 sulla Libia assomiglia stranamente al rapporto di Kenneth Pollack del 9 marzo 2011 intitolato “Le reali opzioni militari in Libia.”
Consiglieri di spicco della Brookings:
Dominic Barton: McKinsey & Company, Inc.
Alan R. Batkin: Eton Park Capital Management
Richard C. Blum: Blum Capital Partners, LP
Abby Joseph Cohen: Goldman, Sachs & Co.
Suzanne Nora Johnson: Goldman Sachs Group, Inc.
Richard A. Kimball Jr.: Goldman, Sachs & Co.
Tracy R. Wolstencroft: Goldman, Sachs & Co.
Paolo Desmarais Jr.: Power Corporation of Canada
Kenneth M. Duberstein: Il Duberstein Group, Inc.
Benjamin R. Jacobs: JBG Companies
Nemir Kirdar: Investcorp
Klaus Kleinfeld: Alcoa, Inc.
Philip H. Knight: Nike, Inc.
David M. Rubenstein: co-fondatore di The Carlyle Group
Sheryl Sandberg K.: Facebook
Larry D. Thompson: PepsiCo, Inc.
Michael L. Tipsord: State Farm Insurance Companies
Andrew H. Tisch: Loews Corporation
Alcuni Esperti del Brookings
(Clicca sui nomi per visualizzare un elenco di scritti recenti.)
Kenneth Pollack
Daniel L. Byman
Martin Indyk
Suzanne Maloney
Michael E. O’Hanlon
Bruce Riedel
Shadi Hamid
Fondazioni e governi
Ford Foundation
Bill & Melinda Gates Foundation
La Fondazione Rockefeller
Governo degli Emirati Arabi Uniti
Carnegie Corporation di New York
Rockefeller Brothers Fund
Banche e finanza
Bank of America
Citi
Goldman Sachs
H & R Block
Kohlberg Kravis Roberts & Co.
Jacob Rothschild
Nathaniel Rothschild
Standard Chartered Bank
Temasek Holdings Limited
Visa Inc.
Produttori di petrolio
Exxon Mobil Corporation
Chevron
Shell Oil Company
Complesso Militare Industriale e Industria
Daimler
General Dynamics Corporation
Lockheed Martin Corporation
Northrop Grumman Corporation
Siemens Corporation
The Boeing Company
General Electric Company
Westinghouse Electric Corporation
Raytheon Co.
Hitachi, Ltd.
Toyota
Telecomunicazioni e tecnologia
AT & T
Google Corporation
Hewlett-Packard
Microsoft Corporation
Panasonic Corporation
Verizon Communications
Xerox Corporation
Skype
Media
McKinsey & Company, Inc.
News Corporation (Fox News)
Beni di consumo e farmaceutici
GlaxoSmithKline
Target
PepsiCo, Inc.
Coca-Cola Company
Curriculum: Sarebbe più facile elencare i politici che non fanno parte di questo gruppo in quanto la maggior parte di essi, assieme ai loro consiglieri e tutti quelli che realmente contano sono membri del CFR. Molti dei libri, degli articoli delle riviste e dei giornali che leggiamo sono scritti da membri del CFR, similmente ai membri del Brookings Institute dettano, parola per parola, opinioni e punti di vista che promuovo la loro agenda del giorno.
Un buon esempio delle ali più attivi del CFR può essere illustrato al meglio prendendo in caso gli eventi dell’anno scorso e più precisamente la bufala della moschea costruita a “Ground Zero”, dove i membri del CFR sia quelli di destra che quelli di sinistra hanno finto un acceso dibattito sulla cosiddetta Cordoba House che si trova vicino ai 3 edifici abbattuti del World Trade Center. In realtà, la Cordoba House venne istituita dal compagno membro del CFR Feisal Abdul Rauf, che a sua volta venne finanziato dal braccio economico della CFR compresa la Carnegie Corporation di New York, presieduta dal capo della commissione del 9 / 11 Thomas Kean, e da varie fondazioni Rockefeller.
Supporto corporativo della CFR:
Banking & Finance
Bank of America Merrill Lynch
Goldman Sachs Group, Inc.
JPMorgan Chase & Co
American Express
Barclays Capital
Citi
Morgan Stanley
Blackstone Group L.P.
Deutsche Bank AG
New York Life International, Inc.
Prudential Financial
Standard & Poor’s
Rothschild North America, Inc.
Visa Inc.
Soros Fund Management
Standard Chartered Bank
Bank of New York Mellon Corporation
Veritas Capital LLC
Kohlberg Kravis Roberts & Co.
Moody’s Investors Service
Multinazionali del petrolio
Chevron Corporation
Exxon Mobil Corporation
BP p.l.c.
Shell Oil Company
Hess Corporation
ConocoPhillips Company
TOTAL S.A.
Marathon Oil Company
Aramco Services Company
Complessi militari e industriali
Lockheed Martin Corporation
Airbus Americas, Inc.
Boeing Company
DynCorp International
General Electric Company
Northrop Grumman
Raytheon Company
Hitachi, Ltd.
Caterpillar
BASF Corporation
Alcoa, Inc.
Pubbliche relazioni, lobbisti e studi legali
McKinsey & Company, Inc.
Omnicom Group Inc.
BGR Group
Editori e case editrici
Bloomberg
Economist Intelligence Unit
News Corporation (Fox News)
Thomson Reuters
Time Warner Inc.
McGraw-Hill Companies
Beni di consumo
Walmart
Nike, Inc.
Coca-Cola Company
PepsiCo, Inc.
HP
Toyota Motor North America, Inc.
Volkswagen Group of America, Inc.
De Beers
Telecomunicazioni e tecnologia
AT & T
Google, Inc.
IBM Corporation
Microsoft Corporation
Sony Corporation of America
Xerox Corporation
Verizon Communications
L’industria farmaceutica
GlaxoSmithKline
Merck & Co., Inc.
Pfizer Inc.
CHATHAM HOUSE
Curriculum: La Chatham House inglese, come il CFR e l’Istituto Brookings in America, è composta da membri importanti ed è coinvolta in attività di gestione, pianificazione, coordinazionione e realizzazione dell’agenda collettiva dei membri che la compongono.
I singoli membri che popolano le file dei consiglieri anziani sono costituite dai fondatori, dagli amministratori delegati e dai presidenti di appartenenza delle imprese che compongono la Camera di Chatham. Gli esperti della Chatham vengono generalmente pescati dal mondo accademico e le loro “recenti pubblicazioni” vengono generalmente utilizzate internamente al circolo. Che gli esperti della Chatham House stiano presentando delle domande a delle riviste mediche è particolarmente allarmante considerando che GlaxoSmithKline e Merck sono entrambi membri della Chatham House.
Membri notevoli della ChatHam House:
Amsterdam & Peroff
BBC
Bloomberg
Coca-Cola Gran Bretagna
Economista
GlaxoSmithKline
Goldman Sachs International
HSBC Holdings plc
Lockheed Martin UK
Merck & Co Inc
Mitsubishi Corporation
Morgan Stanley
Royal Bank of Scotland
Saudi Petroleum Overseas Ltd
Standard Bank London Limited
Standard Chartered Bank
Tesco
Thomson Reuter
United States of America Embassy
Vodafone Group
Amnesty International
BASF
Boeing UK
CBS News
Daily Mail and General Trust plc
De Beers Group Services UK Ltd
G3 Good Governance Group
Google
Guardian
Hess Ltd
Lloyd’s di Londra
McGraw-Hill Companies
Prudential plc
Telegraph Media Group
Times Newspapers Ltd
World Bank Group
British Petroleum
Chevron Ltd
Deutsche Bank
Exxon Mobil Corporation
Royal Shell olandese
Statoil
Toshiba Corporation
Total Holdings UK Ltd
Unilever plc
CONCLUSIONE
Queste organizzazioni rappresentano gli interessi collettivi delle più grandi aziende al mondo. Non solo possiedono uno schieramento di politici e ricercatori che articolano la loro agenda e promuovono il loro consenso nella popolazione, ma utilizzano anche la loro massiccia influenza per andare ad influire sui media, nell’industria, nella finanza e produrre un consenso internazionale.
Credere che questa oligarchia finanziaria/corporativa metta in disparte i propri interessi per supportare e promuovere gli interessi e i capricci del popolini sarebbe alquanto naive. Hanno più volte assicurato che non è importante, in qualsiasi paese ci si trova, da quale parte in guerra, il petrolio, la ricchezza e il potere continueranno a fluire perennemente nelle loro mani. Niente, rivendica meglio questa situazione, che il presidente degli Stati Uniti, che nonostante le belle parole fa gli stessi interessi che faceva Bush, oltre che alle stesse guerre.
Allo stesso modo, non importa quanto sia sanguinosa la tua rivoluzione, se l’equazione delle aziende rimane invariata, verrano fatti solamente i cambiamenti più superficiali, come è accaduto in Egitto con il tirapiedi dell’International Crisis Group Mohamed ElBaradei.
La rivoluzione vera e propria inizierà quando capiremo questa equazione,si deve cercare di rimuovere la nostra dipendenza dalle aziende sopra citate. L’oligarchia globale corporativa/finanziaria ha bisogno di noi, noi però non abbiamo bisogno di loro, l’indipendenza da loro è la chiave per la nostra libertà.
Per ulteriori informazioni in materia di economia alternativa, informati da solo:
The Lost Key to Real Revolution
Boycott the Globalists
Alternative Economics
Self-Sufficiency
Guerra in Iraq, una spiacevole eredità
Nell’Iraq del dopo guerra, ci sono donne come Leila Omar Wassin che hanno il cuore a pezzi vedendo che i loro bambini nascono malformati a causa degli svariati anni di guerra e delle mortali sostanze che vennero rilasciate.
“Il mio primo bambino è morto dopo che era nato senza gambe e il secondo è morto pochi giorni fa perché il suo midollo spinale era compromesso e la sua testa era troppo grande” la donna 36enne ha detto ad IslamOnline.net.
Wassim è una delle vittime del massiccio bombardamento di Falluja del 2004, quando l’esercito americano ha dichiaratamente utilizzato munizioni all’uranio impoverito, che contengono bassi livelli di rifiuti radioattivi.
I dottori hanno detto a Wassim che il suo corpo venne contaminato e ciò causò le malformazioni dei suoi piccoli e le premature morti.
“Se avessi saputo che il mio corpo era malato, non avrei tentato di dare alla luce nuovi figli “.
Gli esperti affermano che molti come Wassim, soprattutto nelle zone gravemente colpite dal materiale radioattivo nel corso degli anni, soffrono lo stesso tipo di disturbo.
“Gli attacchi delle truppe statunitensi sono stati effettuati con un’alta quantità di sostanze chimiche, il che ha reso il materiale genetico della popolazione colpita molto esposto a mutazioni, con conseguenti bambini nati solo per sopravvivere un paio d’ore” il Dott. A’dab Hatim, un pediatra in un ospedale di Baghdad, riferisce:
“Le malformazioni più comuni avvengono nel midollo spinale, vi è la mancanza degli arti, più dita, malformazioni degli occhi, una testa enorme e organi interni danneggiati”
Dopo averlo negato in un primo momento, il Pentagono ha ammesso che nel novembre del 2005 il fosforo bianco, un’arma incendiaria, è stata utilizzata in un bombardamento di Fallujah.
Venne anche ammesso che furono utilizzate più di 1.200 tonnellate di munizioni all’uranio impoverito in Iraq durante l’invasione del 2003.
IL PROBLEMA AUMENTA E VIENE SISTEMATICAMENTE IGNORATO
La situazione per quanto riguarda i difetti di nascita dei bambini ‘si è aggravato nel corso degli anni, diventando un evento comune per medici e infermieri.
“Baghdad ha dimostrato un alto livello di contaminazione”, confermano un medico e un ricercatore presso un ospedale della Mezzaluna Rossa a Baghdad.
“Nel 2005 abbiamo avuto circa 600 casi segnalati negli ospedali pubblici, negli ultimi tre anni, questo numero è raddoppiato.”
Nella sola Fallujah, sono stati segnalati circa 220 casi di neonati sfigurati dal 2005.
“Siamo stati informati di casi simili in alcuni ospedali privati. Tuttavia, essi non appaiono nella nostra ricerca perché abbiamo bisogno di un nullaosta da parte delle famiglie, purtroppo questo è difficile da ottenere.”
I medici lamentano che la mancanza di informazioni e l’incuria complicano il problema.
“Il novanta per cento di tutte le famiglie non hanno accesso alle informazioni, alcune sono analfabete, e altre sono semplicemente povere”, osserva il dottor Abdel-Rafid Rassoul, dell’Università Mustansiriyah di Baghdad.
Il Dr. Hatim, pediatra, sottolinea la necessità di una campagna di sensibilizzazione per aprire le menti e aiutare decine di bambini che muoiono ogni mese a causa della mancanza di informazioni.
“Ma il governo è solo preoccupato per la politica.”
I medici insistono sul fatto che sia responsabilità degli Stati Uniti tentare di rimerdiare a parte del danno che hanno loro stessi causato.
“Il governo degli Stati Uniti ha speso miliardi in questa guerra, ma nessuno per sistemare i problemi causati dalle loro pericolose armi” riferisce il Dr. Bashier Mazim, un altro medico della Baghdad University.
“Posso dire che questi neonati sono il risultato del disastro americano che ha colpito la nostra terra.”
“Siamo vittime di questa guerra ingiusta.”
Cablegate: Saddam vuole essere amico degli Usa, messaggio a Bush
SOMMARIO:
Saddam disse all’ambasciatore, il 25 luglio, che Mubarak aveva organizzato un incontro tra le delegazioni kuwaitiane e irachene A RIYADH, e che il 28 luglio, 29 o 30, il principe ereditario del Kuwait arriverà a BAGHDAD per iniziare dei seri negoziati. Saddam promise a Mubarak che “nulla sarebbe capitato” prima di quei giorni.
– Saddam desiderava trasmettere un messaggio importante al presidente Bush: L’ Iraq vuole l’amicizia, ma gli Stati Uniti lo vogliono altrettanto? In Iraq le vittime innocenti della guerra sono state oltre 100.000, ed il paese è ora così povero che le pensioni per gli orfani di guerra verranno presto tagliate; Nonostante la situazione l’elite del Kuwait non accetta le norme dell’Opec. L’Iraq è distrutto dalla guerra, ma il Kuwait ha ignorato la diplomazia. Le manovre del governo americano condotte assieme agli Emirati Arabi Uniti incoraggeranno questi ultimi e il Kuwait ad ignorare la diplomazia convenzionale. Se l’Iraq verrà pubblicamente umiliato dal governo USA, risponderà, per quanto la scelta possa sembrare irrazionale.
Saddam era cordiale, ragionevole e perfino caldo durante il colloquio di due ore, ed espresse all’ambasciatore il desiderio di comunicare un messaggio a Bush.
Analizzando le sue parole con attenzione, Saddam disse che ci sono “alcuni ambienti” all’interno del governo americano, come la Cia e il Dipartimento di Stato, escludendo il presidente e il segretario, che non sono amichevoli nei confronti delle relazioni Usa-Iraq. Ha poi elencato una serie di motivazioni a sostegno della sua tesi: «alcuni circoli stanno raccogliendo informazioni sul possibile successore di Saddam, “hanno mantenuto i contatti nel golfo ma, allo stesso tempo, hanno evitato che gli aiuti raggiungessero l’Iraq.
L’Iraq, ha sottolineato il presidente, è in forti difficoltà finanziarie, con 40 miliardi di dollari di debito.
Riprendendo l’elenco di motivazioni per il quale Saddam accusava “Alcuni ambienti” nel governo americano di fare il gioco sporco, ha ricordato la “CAMPAGNA USIA” che venne condotta contro lui stesso, e il generale assalto dei media all’Iraq e al suo presidente.
Nonostante tutte queste frecciate, Saddam disse di avere ancora la speranza di sviluppare un buon rapporto con gli Usa. Coloro i quali vogliono con vigore abbassare il prezzo del petrolio si stanno impegnando in una guerra economica e l’Iraq non può accettare tale affronto.
Per vedere il cable originale clicca qui
Italeaks
I DIPLOMATICI A MOSCA SI LAMENTANO DEL RAPPORTO BERLUSCONI – PUTIN
Questo Cable è controverso. In effetti sembra essere stato diramato dall’ambasciata americana a Mosca, però il The Guardian lo da come originario dall’Italia. Purtroppo vista la complessità nel trattare queste informazioni è difficile sapere se il The Guardian abbia fatto un errore, ma è probabile che sia così. Il cable racconta di una fonte (che è stata censurata) che, a pranzo con il diplomatico americano a Mosca, esprime frustrazione per il rapporto fin troppo stretto fra Berlusconi e Putin. Questo rapporto, secondo la fonte, terrebbe talvolta gli stessi diplomatici all’oscuro sulle scelte prese dai Primi Ministri. Il cable è datato 5 Febbraio 2010, è classificato come confidenziale ed è stato redatto probabilmente da John Beyrle, diplomatico americano a Mosca.
Di cosa si parla in questo cable:
- Una fonte di Beyrle si definisce “frustrata” per la “linea diretta” fra Berlusconi e Putin, che terrebbe anche gli stessi diplomatici all’oscuro sulle scelte prese.
- I diplomatici non sarebbero a conoscenza dei retroscena, per quel che concerne le scelte prese nei rapporti Italia-Russia, l’unica informazione che avrebbero è “che Berlusconi e Putin approvano” le scelte in questione.
- La burocrazia risentirebbe di questo comportamento in linea di massima, anche se a volte questa linea si rivela sbrigativa e positiva.
- Un esempio citato è quello di Gazprom che avrebbe scelto di vendere in Italia mediante Eni (20% delle forniture Eni proverrebbero da Gazprom) a prezzo di mercato (e non sottoprezzo come inizialmente Gazprom aveva deciso di fare) solo dopo un colloquio privato fra Berlusconi e Putin
- Il rappresentante di Eni a Mosca si rifiuterebbe di dialogare con ambasciate straniere, ma solo da due anni a questa parte
- Secondo la fonte ‘censurata’ nel documenti il responsabile Eni a Mosca avrebbe ricevuto ordini di rispondere solo a Roma e di non parlare con “ambasciatori stranieri”
- Enel avrebbe investito circa 6 miliardi di dollari in USA. Leggi l’originale
INCONTRO CON BERLUSCONI IN CONVALESCENZA
Questo documento è il sunto di un incontro per un pranzo privato fra Berlusconi e l’ambasciatore David H. Thorne. L’incontro è un pranzo fra il Presidente del Consiglio e l’ambasciatore italiano, all’incontro è presente anche Gianni Letta, che ha accompagnato l’ambasciatore nella residenza milanese di Berlusconi. Berlusconi è ancora in convalescenza in seguito all’aggressione subita a Milano da parte di Massimo Tartaglia. Il cable è datato 1 Gennaio 2010, l’incontro è avvenuto il 30 Dicembre 2010. L’autore del cable è David H. Thorne, Ambasciatore USA a Roma.
In questo cable si parla di:
- Berlusconi è ancora ferito e fasciato per l’attacco subito in Dicembre, ma appare comunque ottimista e desideroso di mostrare i suoi progetti per “spingere” l’elite italiana, nonché di condividere pensieri su personaggi politici europei ed italiani
- I progetti di Berlusconi prevedono la realizzazione di una scuola privata per “l’italian elite”.
- Berlusconi è “depresso” per via dell’attentato di Tartaglia: lui è un imprenditore, vuole che tutti lo amino (parole di Gianni Letta)
- Berlusconi ha “sfacciatamente dichiarato”, durante il pranzo, che l’Italia ha messo gli USA al primo posto nelle politiche internazionali e che l’Italia è pronta ad aiutare l’america in qualunque modo possibile
- Secondo Berlusconi l’influenza ed il potere di Sarkozy sono molto scemati nell’ultimo anno e non ha più il potere che il leader francese aveva un anno prima
- Berlusconi elogia il rapporto fra Putin e Medvedev e, neanche a dirlo, i saluti dopo pranzo vengono interrotti da una telefonata di Putin
- Berlusconi esprime “sgomento” per le politiche repressive iraniane ed offre all’ambasciatore USA piena collaborazione sul trattamento delle dinamiche di Teheran, mettendo a disposizione anche i servizi italiani.
- “Senza mezzi termini” Berlusconi descrive all’ambasciatore americano i magistrati italiani come “un grande problema” dicendosi pronto a stringere un alleanza con il centrosinistra pur di attuare la riforma della giustizia
- Berlusconi e Letta mostrano un grande rispetto per i leader dell’opposizione, ed elogiano Pierluigi Bersani come un “duro avversario, dotato di una intelligenza superiore”
- Letta, lontano da Berlusconi, si complimenta anche per l’operato di Massimo D’Alema che avrebbe fatto delle scelte positive molto difficili nei Balcani. L’efficienza di D’Alema è la ragione per cui Berlusconi avrebbe spinto pesantemente al fine di averlo come Ministro degli Esteri UE, nonostante le loro differenze.
- Letta non esprime giudizio su Antonio Di Pietro, non avendo idea di quali saranno le scelte politiche di questo negli anni a venire
- Berlusconi e Letta esprimono entrambi “preoccupazione” per l’evolversi della crisi economica nel 2010. I due valutano che l’Italia abbia reagito bene nell’anno decorso, ma sono preoccupati rispetto alla creazione di posti di lavoro nel 2010.
- Berlusconi annuncia che guiderà l’ambasciatore personalmente in una visita a Roma, nello specifico gli mostrerà il suo progetto di un’Accademia per “l’elite italiana”. Il palazzo “Villa Gernetto”, completamente ristrutturato, ospiterà una scuola speciale per 100 giovani meritevoli e sarà interamente finanziata dalla fortuna personale di Silvio Berlusconi. L’apertura è prevista per Marzo 2010. Berlusconi in merito annuncia che sceglierà personalmente gli studenti. Leggi l’originale
PREPARAZIONE DELL’INCONTRO OBAMA – BERLUSCONI 15/06/2009
Questo documento è una relazione su Berlusconi ed il suo operato in vista dell’incontro fra il Premier italiano ed il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. L’autore del cable è Elizabeth L. Diddle, incaricato affari esteri all’ambasciata USA a Roma. Il cable è datato 9 Giugno 2009 ed è classificato come confidenziale.
In questo cable si parla di:
- Berlusconi viene raccontato dal punto di vista delle scelte politiche
- Gli atteggiamenti di Berlusconi spesso frivoli e le sue numerose gaffe avrebbero fatto sì che molti (anche all’interno del Governo USA) siano convinti che lui sia un leader europeo inefficiente, vanitoso ed inetto.
- Berlusconi verrebbe descritto come arrogante ma prezioso alleato nelle vicende internazionali
- La gestione della crisi economica sarebbe stata “prudente” sotto il Governo Berlusconi
- Il parere di Berlusconi sarebbe stato favorevole rispetto alla chiusura della prigione di Guantanamo
- Il parere di Berlusconi sull’operato della NATO sarebbe “distorto” dai rapporti molto intimi e proficui a livello economico e personale che il Presidente del Consiglio intrattiene con la Russia e Vladimir Putin
- La posizione di Berlusconi rispetto a Vladimir Putin cozzerebbe con la politica ONU di ridurre la dipendenza energetica europea rispetto alla Russia
- Bisogna, secondo chi scrive il cable, chiarire con Berlusconi che la politica di gestione del nucleare dev’essere trasparente ed onesta, affinché gli americani possano entrare in concorrenza leale con la Russia nell’appalto del know-how necessario alla realizzazione delle centrali
- Berlusconi negozierebbe con la Libia al fine di ottenere non solo una riduzione del flusso migratorio verso l’Italia, ma anche in funzione dell’ingresso dell’Eni nel mercato del petrolio libico
- Berlusconi si è fortemente impegnato nel mantenimento delle truppe in Afghanistan ma è sceso dal quarto al sesto posto sulla scala dei contribuenti ISAF. L’Italia sarebbe stata “anemica” in questo frangente tagliando fortemente il budget delle missioni ma gli americani sono certi che con le dovute “pressioni” verso Berlusconi otterrebbero certamente una risposta positiva.
- La politica italiana sulla presenza di basi americane in Italia è ben vista da chi scrive il cable, vengono elogiate disponibilità e persecuzione di una linea che permetta agli americani una buona presenza sul suolo italiano, con oltre 15.000 unità.
- Berlusconi fa molte gaffe, ha atteggiamenti frivoli e discutibili, ma tagliare i legami con lui sarebbe sbagliato. E’ un alleato fedele, ammira l’america e intende consolidare i rapporti con essa sempre di più. Nonostante i suoi difetti è stato una pietra miliare nella politica italiana degli ultimi 15 anni e tutto fa pensare che questa presenza durerà ancora a lungo. Leggi l’originale
LE RELAZIONI ITALIA – RUSSIA VISTE DA ROMA
Questo documento, diversamente dai due diramati in precedenza, non è il verbale di una riunione. E’ invece una relazione sui rapporti bilaterali fra Russia e Italia, fra Silvio Berlusconi e Vladimir Putin. Il cable è datato 26 Gennaio 2009. L’autore del cable è l’allora ambasciatore americano a Roma, Ronald P. Spogli. Il cable è classificato come segreto.
Di cosa si parla in questo documento:
- la scarsa influenza che Frattini avrebbe nei confronti di Berlusconi riguardo le politiche estere in Russia
- l’ambasciatore della Georgia a Roma riporta al collega statunitense che secondo il loro Governo Putin avrebbe promesso a Berlusconi dei proventi nella costruzione di gasdotti
- le percentuali di export italiano in Russia aumentano del 230%
- Berlusconi e Putin si scambierebbero “costosi regali” secondo una fonte dell’ufficio della Presidenza del Consiglio
- l’assistente particolare (definizione Wikipedia) di Berlusconi, Valentino Valentini, si recherebbe spesso in Russia e sarebbe il suo “uomo chiave” in territorio elvetico ma per l’ambasciata “non è chiaro” cosa andrebbe a fare
- l’ambasciatore americano sarebbe “irritato” dalla presenza di Berlusconi nella costruzione di rapporti fra Russia e USA e riterrebbe di dovergli mandare “un segnale”.Leggi l’originale
IL SEGRETARIO DELLA DIFESA AVVERTE FRATTINI: IMMINENTE GUERRA CON L’IRAN
Il Segretario alla Difesa Robert Gates (SecDef) si è incontrato con il Ministro degli Esteri italiano Franco Frattini nel corso di una visita ufficiale a Roma l’8 febbraio. Il Cable è datato 22 Gennaio 2010.
Di cosa si parla in questo cable:
- Strategie in Afghanistan
- Possibilità di guerra in Iran
- Operazioni nel Corno d’Africa
Leggi l’originale
Scarica l’Insurance File:
Wikileaks: La verità sulla guerra in Iraq
L’uomo dietro la pubblicazione di 400.000 documenti classificati sui militari americani vuole rivelare la verità sulla guerra in Iraq.
Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, in una conferenza a Londra, ha detto di voler creare, grazie all’ultima massiva pubblicazione di rapporti riservati, il massimo impatto possibile nel mondo politico.
“Questa divulgazione serve per far emergere la verità” dichiara Assange.
“Speriamo di correggere alcuni attacchi alla verità che si sono verificati prima della guerra, durante la guerra, e che sono continuati fino a quando la guerra si è conclusa ufficialmente.”
Ha aggiunto: “Mentre non siamo sicuri di aver raggiunto il massimo impatto politico possibile credo che ci stiamo avviciando sempre di più.”
Assange ha detto che le relazioni documentano la morte di 109.000 morti – tra cui 66.000 civili.
L’avvocato indipendente Phil Shiner ha dichiarato che alcune delle morti documentate nelle relazioni potrebbero avere coinvolto le forze britanniche e sono ora oggetto di azione legale presso i tribunali del Regno Unito.
“Alcune di queste morti sono avvenute in circostanze in cui il Regno Unito ha avuto una responsabilità giuridica molto chiara.” ha detto.
“Questo può essere dovuto al fatto che gli iracheni sono morti, durante il periodo in cui il controllo era nelle mani del Regno Unito. I documenti rivelano che le morti sono avvenute in arresto, nei veicoli, negli elicotteri o nelle strutture di detenzione”
La divulgazione di quasi 400.000 documenti militari Usa sull’Iraq da parte di Wikileaks contiene rapporti di abusi e di cattiva condotta da parte delle autorità irachene e delle forze Usa.
Ci sono anche alcuni rapporti che indicano abusi da parte dei soldati del Regno Unito, secondo il quotidiano Guardian.
Questo rilascio di documenti classificati è stato preceduto dalla pubblicazione di 90.000 file che documentavano morti civili e altri incidenti in Afghanistan, che sono state pubblicate dal sito nel mese di luglio.
Secondo il Guardian, nei rapporti iracheni si può leggere in dettaglio in che modo le autorità statunitensi avrebbero evitato di indagare su centinaia di segnalazioni di abusi, torture, stupri e omicidi dei poliziotti e dei soldati iracheni.
Ci sono numerose segnalazioni di abusi sui detenuti, che li descrivono ammanettati, bendati e appesi per i polsi o per le caviglie e sottoposti a frustate, pugni, calci o scosse elettriche sei casi dei quali terminati con la morte.
I documenti riferiscono, di più di 15.000 civili morti in incidenti precedenti sconosciuti.
Secondo il giornale, i registri contengono molti rapporti riguardanti abusi ai detenuti da parte dei soldati della coalizione anche se non sono né chiare né così allarmanti come le prove degli abusi da parte delle forze irachene.
Poichè sono state registrate le attività delle forze statunitensi, sono state trovati alcuni rapporti riguardanti il trattamento dei detenuti da parte del Regno Unito.
Due report in data 23 Giugno 2008 hanno registrato due uomini sciiti che hanno descritto di essere stati presi a calci e a pugni da delle non ben identificate truppe inglesi.
Entrambi gli uomini avevano lesioni coerenti alla descrizione riportata nelle loro storie. Non c’è traccia di alcuna indagine formale.
Un altro registro,del 2 Settembre 2008, riporta che un interrogatore civile che lavorava con gli americani, ha riferito che i soldati britannici lo avevano fatto strisciare per casa sua inserendoli la testa dentro la tazza e puntandoli contro una pistola.Il registro conclude che la storia è stata archiviata per incongruenza e mancanza di prove.
I 391.831 documenti registrano un periodo compreso tra l’inizio del 2004 e il 1 gennaio 2010 e forniscono una visione del conflitto da parte dei soldati di rango più basso.
Un portavoce del ministero della Difesa ha detto venerdì sera: “Se verranno alla luce nuove prove come risultato dell’analisi di queste informazioni le terremo in considerazione.”
I file riferiscono che vi sono state più di 100.000 morti violente in Iraq tra il 2004 e il 2009, tra cui 66.081 di esse tra i civili.
I dati personali e le informazioni sui decessi sono stati resi noti e ciò risulta in contrasto con l’insistenza dei funzionari USA e UK nell’affermare che non esiste nessun verbale ufficiale di vittime civili.
John Sloboda, dell’Iraq Body Count, ha detto al Guardian: “Perché questi registri sono incidente dopo incidente, registrazioni dettagliate che siamo stati in grado di far corrispondere con i registri presenti nei nostri database.
“Con uno studio approfondito, siamo stati in grado di stimare che tali registri aggiungeranno 15.000 morti precedentemente sconosciute al conteggio delle vittime in Iraq”.
Ha sostenuto che fosse nell'”interesse pubblico” conoscere tutti i dettagli su questa tragedia.
Il portavoce del Pentagono, colonnello dei Marines, Dave Lapan ha dichiarato: “Noi condanniamo WikiLeaks poichè induce le persone a violare le leggi, sottrae documenti riservati e quindi cavalleristicamente condivide queste informazioni segrete con il mondo, compresi i nostri nemici.”
“Sappiamo che organizzazioni terroristiche hanno estratto informazioni dai documenti riservati sull’ Afghanistan da utilizzare contro di noi, e questa fuga di notizie sull’Iraq è oltre quattro volte più grande.
“L’unica maniera che ha Wikileaks per riparare, a questo punto, è quello di restituire il materiale rubato ed elimarlo dai propri siti web”.
Il gruppo ha anche detto che pubblicherà altri 15.000 documenti sulla guerra in Afghanistan.
Kristinn Hrafnsson di Wikileaks ha detto che i files, sono stati interamente controllati prima del rilascio.
Sono stati redatti in modo da nascondere i nomi delle persone e non rivelare informazioni che potrebbero essere dannose per gli individui citati”.
Shiner ha fatto domanda per una pubblica inchiesta sulle accuse per le quali le truppe britanniche erano responsabili della morte di civili, durante la guerra in Iraq.
Ha citato un caso in cui sostenenne che un fuciliere inglese uccise una bambina di otto anni mentre giocava in strada a Bassora.
Ha detto che le unità corazzate avevano l’abitudine di fermarsi mentre erano di pattuglia così i soldati avrebbero potuto distribuire caramelle ai giovani come parte della battaglia per ” i cuori e le menti”.
Mr Shiner ha spiegato: “Per qualche motivo il carro armato si era fermanto in fondo alla via, lei era li vicino con il suo vestito giallo, un fuciliere la vede e le spara.”
Per quanto riguarda i documenti americani, disse: “Sarebbe sbagliato pensare che tutto questo non abbia nulla a che fare con l’UK”.
Ha aggiunto che agì in favore di molti civili iracheni che vennero uccisi o torturati dalle forze del Regno Unito.
“Alcuni sono stati uccisi da attacchi indiscriminati contro i civili o grazie all’uso ingiustificato della forza letale.
“Altri sono stati uccisi sotto la custodia dalle forze del Regno Unito e nessuno sa quanti iracheni hanno perso la vita mentre erano trattenuti nelle strutture di detenzione britanniche.”
Ha aggiunto: “Se è stata utilizzata la forza in maniera ingiustificata o illegittima, i responsabili devono subire le conseguenze penali del caso, stiamo dunque portando avanti un nuovo caso in cerca delle responsabilità per tutti gli omicidi inguistificati e ci aspettiamo che vi sia una inchiesta giudiziaria per indagare in maniera approfondita la responsabilità del Regno Unito per le morti civili in Iraq “.
Ecco un buon video esemplificativo:
Il nuovo ordine mondiale: Concetti base
INTRODUZIONE AL NUOVO ORDINE MONDIALE
Il termine New World Order (NWO) è stato utilizzato da molti politici attraverso i secoli, è un termine generico usato per indicare una cospirazione a livello mondiale, orchestrata da un gruppo estremamente potente e influente di individui geneticamente affini (almeno ai gradi più alti) che comprende molte delle persone più ricche del mondo, i vertici del mondo della politica e le elite delle corporazioni, come pure i membri della cosiddetta Black Nobility d’Europa (dominata dalla Corona britannica), il cui obiettivo è quello di creare un unico governo mondiale (fascista), spogliato dei confini nazionali e regionali e che obbedisce al loro ordine del giorno.
La loro intenzione è di effettuare un controllo completo e totale su ogni essere umano del pianeta e di ridurre drasticamente la popolazione mondiale di due terzi. Mentre il nome di Nuovo Ordine Mondiale è il termine più frequentemente oggi usato per indicare genericamente chiunque sia coinvolto in questa congiura, lo studio delle persone che ne fanno parte è un problema ben più complesso e intricato.
PERCHE’ LA COSPIRAZIONE E’ NASCOSTA
La fitta e complessa rete di inganni che circonda le persone e le organizzazioni coinvolte in questo complotto è difficile da districare. La maggior parte delle persone reagisce con incredulità e scetticismo verso l’argomento, senza sapere che è stata condizionata (lavaggio del cervello) ad reagire con scetticismo grazie ai media e alle istituzioni. Fritz Springmeier ha detto che la maggior parte delle persone hanno costruito delle “diapositive” che mandano in corto circuito il processo di esame critico quando si tratta di alcuni temi sensibili. “Diapositive”, riferisce Springmeier, è un termine che la CIA usa per un tipo di reazione condizionata che porta l’individuo a terminare il dibattito o la questione in causa. Ad esempio, la menzione della parola “complotto” sollecita spesso una risposta “diapositiva” in molte persone.
Ciò che la maggior parte della gente crede essere l’ “Opinione Pubblica” è in realtà propaganda costruita con cura e progettata per ottenere una risposta comportamentale desiderata da parte del pubblico. I sondaggi vengono proposti per calcolare il grado di accettazione delle varie manovre di questo nuovo ordine mondiale.
MODUS OPERANDI DEL NUOVO ORDINE MONDIALE
I cospiratori del NWO mettono in atto la loro agenda globale attraverso la sapiente manipolazione delle emozioni umane, soprattutto della paura. Nei secoli passati, hanno ripetutamente utilizzato un espediente che il ricercatore e autorie sul NWO David Icke nel suo ultimo libro, The biggest secret, sottolinea essere questo: problema, reazione e soluzione.
La tecnica è la seguente: gli strateghi del NWO creano il PROBLEMA: finaziano, assemblano e istruiscono una “opposizione” per stimolare l’agitazione in un potere politico stabilito (paese sovrano, regione, continente, ecc) su cui vogliono avere controllo, comandando le varie fazioni riescono a ottenere il risultato desiderato. Negli ultimi decenni, i cosiddetti gruppi di opposizione sono di solito identificati dai mezzi di comunicazione come “combattenti per la libertà'” o “liberatori”.
Allo stesso tempo, il leader politico della nazione dove viene orchestrato lo scontro è demonizzato e, a comando, viene indicato come “il nuovo Hitler” (pensateci: Saddam Hussein, Milosevic, Kadaffi, ecc.) I ‘combattenti per la libertà’ non di rado sono formati da un istituzione criminale locale ( come l”UCK, o i trafficanti di droga). Nello spirito di una vera menzogna machiavellica, gli strateghi del NWO sono ugualmente coinvolti, armando e consigliando il leader politico della nazione (il NWO ricava utili da qualsiasi conflitto armato prestando denaro, armamenti, e rifornendo tutte le parti coinvolte nello scontro).
Il conflitto viene dipinto alla platea mondiale, dai media controllati, con una raffica di foto e di video di atrocità orrende e sanguinose subite da civili innocenti. “Qualcosa deve essere fatto!” E questa è la REAZIONE desiderata.
I burattinai del NWO forniscono poi la SOLUZIONE con l’invio di “Peace Keepers”(in Bosnia) o con una “Forza di Coalizione” (nella guerra del Golfo) o con bombardieri della NATO e truppe di terra ( in Kosovo), o inviando militari alla ricerca di “armi di distruzione di massa”, che ovviamente non sono mai state trovate. Una volta insediati, i ‘Peace Keepers” non se ne vanno più dalla zona. L’idea è quella di avere delle truppe di terra controllate dall’NWO
in tutti i principali paesi o aree strategiche in cui l’accettazione del NWO risente di maggiori difficoltà.
CHI LAVORA PER IL NUOVO ORDINE MONDIALE?
Il settore aziendale del NWO è dominato dai banchieri internazionali, baroni del petrolio e da aziende farmaceutiche, così come da altre grandi multinazionali. La Famiglia Reale d’Inghilterra, e cioè la regina Elisabetta II e il casato dei Windsor, (che sono, di fatto, i discendenti del ramo tedesco della nobiltà europea i Saxe–Coburg–Gotha che cambiarono nel 1914 il loro cognome in Windsor), sono attori di alto livello nella oligarchia che controlla i piani alti del NWO. I punti nevralgici per le decisioni sono Londra, Basilea in Svizzera, e Bruxelles (sede della NATO).
Le Nazioni Unite, insieme a tutte le agenzie che lavorano sotto la sua egida, come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono attori a tempo pieno in questo schema. Allo stesso modo, la NATO è uno strumento militare nelle mani del NWO.
I leader di tutti i principali paesi industriali come gli Stati Uniti, l’Inghilterra, la Germania,l’Italia,l’Australia, la Nuova Zelanda, ecc (i membri del “G7/G8” per intenderci) sono attivi e cooperano pienamente a questo complotto. In questo secolo, il grado di controllo esercitato dal NWO è arrivato a un punto tale che solo alcuni individui, attentamente selezionati e formati dall’elite, possono ambire di diventare il primo ministro o il presidente di paesi come l’Inghilterra, la Germania o gli Stati Uniti. Non importava chi tra Bill Clinton o Bob Dole avrebbe vinto la presidenza nel 1996, il risultato sarebbe stato lo stesso. Entrambi stavano giocando nella stessa squadra, per la stessa società. Chi non fa parte della “squadra” viene eliminato: esempi sono: il presidente Kennedy, Ali Bhutto (Pakistan) e Aldo Moro (Italia). Più di recente, l’Ammiraglio Borda e William Colby sono stati uccisi perché si sono ribellati alla cospirazione e stavano cercando di esporre / ostacolare l’agenda del nuovo ordine mondiale.
IL RUOLO DEL NWO NEL CAMBIARE LA STORIA
La maggior parte delle grandi guerre, gli sconvolgimenti politici, le depressioni / recessioni economiche degli ultimi 100 anni (e precedenti) sono state attentamente pianificate e avviate grazie alle macchinazioni di queste élite. Queste “macchinazioni” comprendono la guerra ispano-americana (1898), la prima e la seconda guerra mondiale, la Grande Depressione, la rivoluzione bolscevica del 1917, l’ascesa della Germania nazista, la guerra di Corea, la Guerra del Vietnam, la caduta del comunismo sovietico nel 1989-1991, la guerra del Golfo del 1991, la guerra in Kosovo, e le due guerre in Iraq. Anche la rivoluzione francese è stata orchestrata dal NWO.
Le ultime bugie di Hillary Clinton
La BBC ha riferito che il 4 luglio, il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton ha detto che la base di missili balistici americana in Polonia non ha lo scopo di deterrente contro la Russia. Lo scopo della base, ha detto, è quello di proteggere la Polonia dalla minaccia iraniana.
Perché l’Iran è una minaccia per la Polonia? Cosa succede alla credibilità degli Stati Uniti, quando il Segretario di Stato fa una affermazione tanto stupida? Hillary pensa di ingannare i russi? C’è qualcuno che sulla terra le crede? Qual è il significato di una tale menzogna così cristallina? Serve forse a coprire un atto di aggressione americana nei confronti della Russia?
Nella stessa dichiarazione Hillary parla di una “morsa d’acciaio” che sta colpendo con la repressione la democrazia e le libertà civili di tutto il mondo. I giornalisti statunitensi si potrebbero benissimo chiedere se stava per caso parlando degli Stati Uniti. Glenn Greenwald riporta sul Salon, il 4 luglio, che la guardia costiera statunitense, che non ha alcuna autorità legislativa, ha imposto che i giornalisti che si avvicinassero a 20 metri dalle operazioni di pulizia della BP nel Golfo del Messico senza permesso, siano puniti con una multa di 40.000 $ e con 1-5 anni di carcere. Il New York Times e numerosi giornalisti riferiscono che la BP, la Guardia costiera Usa, la sicurezza nazionale, e la polizia locale hanno vietato ai giornalisti di fotografare il danno massiccio e il continuo flusso di petrolio e di sostanze chimiche tossiche nel Golfo.
Il 5 luglio Hillary Clinton è stata a Tbilisi, in Georgia, dove, secondo il Washington Post, ha accusato la Russia “dell’invasione e dell’occupazione della Georgia.” Qual è il punto di questa bugia? Anche gli stati europei, marionette Americane, hanno pubblicato rapporti che documentano che la Georgia ha iniziato la guerra contro la Russia che però ha perso rapidamente invadendo l’Ossezia meridionale nel tentativo di distruggere i secessionisti.
Sembrerebbe che il resto del mondo e il Consiglio di sicurezza dell’ONU abbiano dato agli americani un pass per mentire senza limiti, al fine di promuovere l’obiettivo di Washington di egemonia mondiale. Che cosa sta succedendo?
Dopo che il presidente Clinton ha travisato il conflitto tra la Serbia e gli albanesi in Kosovo e la NATO è stata ingannata sull’aggressione militare contro la Serbia e dopo che il presidente Bush, il vicepresidente Cheney, il segretario di Stato, il consigliere per la sicurezza nazionale e quasi tutti i membri del regime di Bush hanno ingannato le Nazioni Unite e il mondo dicendo che Saddam Hussein aveva armi di distruzione di massa, così come con l’invasione dell’Iraq, perché il consiglio di sicurezza dell’ONU è di nuovo caduto nell’inganno di Obama sul programma di armamento nucleare dell’Iran?
Nel 2009 tutte e sedici le agenzie di intelligence degli Stati Uniti hanno pubblicato un rapporto unanime sul quale si affermava che l’Iran aveva abbandonato il suo programma di armamento nel 2003. Il consiglio di sicurezza non sapeva di questo rapporto?
L’Agenzia internazionale dell’energia atomica ha ispettori sul campo in Iran, essi hanno sempre riferito che non esiste alcuna minaccia atomica in Iran. Il consiglio di sicurezza non era a conoscenza neppure delle relazioni dell’AIEA?
Se lo si sapeva, perché il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato le sanzioni contro l’Iran per aver aderito ad un programma sull’energia nucleare e NON sulla prolificazione delle armi atomiche? Le sanzioni dell’ONU sono senza legge. Violano i diritti dell’Iran in quanto firmatario del Trattato. E ‘questa la “morsa d’acciaio” di cui ha parlato Hillary?
Perché il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha dato il via libera al regime di Obama per iniziare un’altra guerra in Medio Oriente?
Perché la Russia si è fatta da parte? Su insistenza di Washington, il governo russo non ha emesso il sistema di difesa aerea che l’Iran aveva richiesto.
Perché la Cina si è fatta da parte? La Cina un’economia in crescita e ha bisogno di risorse energetiche. La Cina ha esteso gli investimenti energetici in Iran. È politica degli Stati Uniti negare l’acceso alle fonti energetiche, per contenere l’espansione cinese. La Cina è il banchiere dell’America. Se volesse potrebbe distruggere il dollaro in pochi minuti.
Che la Russia e la Cina abbiano deciso di lasciare che gli americani facciano quello che vogliono fino a che non si autodistruggano?
La risposta?
Cia:Ammette di aver falsato un filmato di Bin Laden
Due ex ufficiali della CIA hanno ammesso di aver creato un video falso in cui gli agenti segreti dell’intelligence furono travestiti da Osama Bin Laden e da i suoi amici nel tentativo di diffamare il capo del terrorismo in tutto il Medio Oriente.
I dettagli sono sottolineati in un articolo del Washington Post dal reporter investigativo ed ex dipendente dell’Intelligence dell’esercito U.s.a. Jeff Stein.
Le fonti di Stein spiegarono che durante la pianificazione per l’invasione dell’Iraq nel 2003, la CIA nel “Gruppo per le operazioni in Iraq” ha considerato di creare un video falso di Saddam Hussein impegnato in atti sessuali con un adolescente, per poi inondare l’ Iraq con le copie del nastro.
Questa idea, insieme a quella di falsare i bollettini dei notiziari iracheni, non è stata realizzata secondo gli ex funzionari della CIA, perché un accordo sui progetti non poteva essere raggiunto tra il Gruppo Iraq e l’ufficio tecnico della Cia.
Tuttavia, le due fonti rivelano che l’agenzia aveva in precedenza inventato almeno un falso video su Bin Laden:
L’agenzia effettivamente ha fatto vedere un video che pretende di mostrare Osama bin Laden e i suoi compari seduti intorno ad un falò a tracannare bottiglie di liquore e assaporare le loro conquiste con i commilitoni, uno degli ex ufficiali della CIA ricorda ridendo. Gli attori sono stati selezionati tra chi di noi aveva la pelle più scura.
Questa nuova rivelazione rafforza la prova che le agenzie di intelligence, e forse più significativamente , i militari sono stati impegnati nella creazione di falsi video di Bin Laden in passato.
IntelCenter è il gruppo che monitorizza le attività in medio oriente e rilascia abitualmente i filmati o gli audio di Osama Bin Laden, molti dei quali hanno dimostrato di essere filmati ritoccati, vecchi o addirittura falsi.
IDefense è fortemente costituita da ex ufficiali di lungo servizio dei servizi segreti militari, come il militare di alto livello dell’intelligence l’ufficiale Jim Melnick, che ha servito per 16 anni l’esercito USA e la Defense Intelligence Agency (DIA) in operazioni studiate sul piano psicologico. Melnick ha anche lavorato direttamente per l’ex segretario alla Difesa Donald Rumsfeld.
IntelCenter ha rilasciato il famoso video dei dirottatori che ridono e ha sostenuto che il nastro apparteneva ad Al-Qaeda, nonostante il fatto che il filmato fosse stato ottenuto da una “agenzia per la sicurezza” in un discorso del 2000 di Bin Laden.
IntelCenter è stato anche catturato aggiungendo il proprio logo su un nastro al tempo stesso braccio cosiddetta Al-Qaeda, As-Sahab media ha aggiunto il suo logo, dimostrando le due organizzazioni erano la stessa cosa.
Potrebbe esserci il gruppo CIA dietro il video dove Osama Bin Laden ha un naso spropositato e che si trovava magicamente in una casa di Jalalabad dopo che le forze anti-talebani si trasferirono lì?
Il nastro è caratterizzato da un Osama sovrappeso che ride e scherza a proposito di come si era svolto 11/9. Il video è stato tradotto male anche al fine di manipolare l’opinione dei telespettatori e anche mentre “Bin Laden”, loda due dei dirottatori, sbaglia il loro nome! Questo Osama utilizzata anche la mano sbagliata per scrivere e portava anelli d’oro, una pratica totalmente in opposizione alla fede mussulmana.
Nonostante il fatto che l’uomo nel video nulla ha a che vedere con Bin Laden, la CIA, ha dichiarato che era ufficialmente la confessione dell’attentato del 11/9.
Le ultime rivelazioni hanno anche messo in luce un video rilasciato in passato da Bin Laden – un nastro in cui si è dichiarato ridicolmente in combutta con Saddam Hussein nelle settimane prima dell’invasione dell’Iraq.