Archivi categoria: Metropolis
Illuminati: Il nuovo cd di Michael Jackson
Dopo la prematura morte di Michael Jackson, abbiamo assistito all’uscita di alcuni “tributi” che cercano di infangare,attraverso la simbologia, la sua carriera. Una volta decodificati questi simboli si possono osservare riferimenti poco velati alla sua morte rituale. Questi “omaggi” hanno modificato il ricordo che voleva trasmetterci e ciò è stato fatto, a mio modesto parere, proprio da chi lo ha ucciso. Questo fatto diventa evidente quando si da una occhiata alle sue uscite postume. La copertina del suo nuovo album è un’altra prova impressionante.
Sony Music (una società che MJ ha pesantemente criticato) sta per pubblicare un nuovo album intitolato Michael, che si dica contenga del materiale inedito. Ecco la copertina:
La copertina ritrae Michael in diverse fasi della sua carriera. Sono presenti anche molti simboli interessanti e allo stesso tempo inquietanti
LA FARFALLA DEL PROGRAMMA MONARCH
Probabilmente il simbolo più evidente e inquietante è la farfalla del programma monarch sulla spalla sinistra, che, nel simbolismo pop, rappresenta la programmazione Monarch, una forma di controllo mentale basato sul trauma. Molti dettagli sulla vita di Michael Jackson rimangono oscuri. Michael, in ogni caso, è uno dei primi esempi di una giovane stella della musica reclutata dall’industria discografica e probabilmente sottomessa al programma Monarch. Negli ultimi anni però, MJ ha tagliato i legami di questo controllo e ha iniziato a pronunciarsi contro il male che affligge questo settore. Questa scelta potrebbe spiegare i motivi della sua morte.
IL ROBOT MOONWALKER
Minacciosamente incombe sul lato in alto a destra della copertina dell’album un androide con le sembianze di MJ con brillanti occhi rossi. Questa immagine è tratta da Moonwalker, un film prodotto durante il periodo in cui Jackson era controllato, in cui si trasforma, abbastanza simbolicamente, in un robot.
I lettori abituali potrebbero notare la somiglianza tra questa trasformazione e quella di Maria in Metropolis e di molte altre pop star sotto il controllo degli Illuminati. Nel contesto della copertina dell’album, la presenza dell’Androide potrebbe essere un riferimento al suo alter ego, programmato, in contrasto con il “vecchio MJ”, raffigurato sul lato opposto della copertina dell’album.
BIANCO E NERO, LA DUALITA’ DEL GIORNO E DELLA NOTTE
Michael viene incoronato da un angelo nero e da un angelo bianco, alludendo alla natura rituale della sua incoronazione, una unione di forze occulte opposte. Lo stesso concetto viene sfruttato in Runaway di Kanye West, in cui una grande (e piuttosto orribile) testa di MJ è attorniata da angeli in bianco e nero con delle facce raccapriccianti.
Una scena da Runaway di Kanye West. Vi è la testa di Michael Jackson assieme a 2 angeli uno bianco e uno nero, mentre si allude al sacrificio rituale
Coincidenza o no ecco la copertina di Power sempre di Kanye West:
Come abbiamo visto nell’articolo di Power questa immagine probabilmente si riferisce al rituale massonico “King Kill 33”
Il sacrificio rituale di Michael Jackson fù programmato? Forse vorreste dare una occhiata alla copertina di questo album:
Michael Jackson vestito di rosso (riferimento occulto al sacrificio) su una scacchiera massonica. Il titolo “Blood on the Dancefloor” si riferisce al sangue di MJ versato sul pavimento massonico, l’epoca in cui si verificarono i rituali.
Metropolis: Simbolismo occulto
Il film del 1927 “Metropolis” di Fritz Lang è uno di quei classici che resistono alla prova del tempo. Invece di diventare dimenticato e obsoleto, “Metropolis” è sempre più rilevante in quanto molte delle sue previsioni stanno diventando realtà. Prenderemo in esame il messaggio occulto di fondo del film e come le stelle delle pop come Lady Gaga, Madonna, Beyonce, Kylie Minogue e altre facciano uso delle sue immagini.
Metropolis è un film muto di fantascienza pubblicato nel 1927 da Fritz Lang, un maestro dell’espressionismo tedesco. Situato in una distopia futuristica divisa in due classi distinte e separate, i pensatori e gli operai, Metropolis descrive le lotte tra le due entità opposte. Sapendo che è stato prodotto nel 1927, vedendo questo film oggi è facile notare come molti degli aspetti “fantascientifici” trovino riscontro nella realtà attuale. Metropolis descrive una società dove il “Nuovo Ordine Mondiale” è già stato attuato e una élite selezionata vive nel lusso, mentre una massa di lavoratori deumanizzati vive in un inferno severamente controllato.
Come abbiamo visto negli articoli precedenti, Metropolis ha un eco esorbitante nella cultura pop e viene ripreso spessissimo nella musica pop. Che si tratti di video musicali o servizi fotografici, le pop star sono spesso dipinte come il personaggio di Maria, un androide programmato per corrompere la morale dei lavoratori e incitarli alla rivolta, dando all’élite una scusa per usare la violenza per la repressione. Che le pop star usate dall’elite nella stessa maniera, tentino di corrodere la moralità delle masse?
ANALISI DEL FILM
I LAVORATORI
I lavoratori durante il cambio turno
Il film si apre mostrando i lavoratori e la loro città, situata in profondità sotto la superficie della terra. Vengono mostrati vestiti uguali, i lavoratori che camminano in sincrono, tenendo la testa chinata in segno di sottomissione, rassegnazione e disperazione. Durante tutto il film, il bestiame umano è descritto come fisicamente e mentalmente esausto, molto impressionabile e, diciamolo, molto stupido. Come un gregge di pecore, i lavoratori si muovono in folla, sono molto impressionabili e possono essere facilmente ingannati. Questa descrizione delle masse corrobora quella di Walter Lippmann, un pensatore americano che, cinque anni prima in “Public Opinion”, comparava il pubblico ad un “gregge disorientato” che non è in grado di gestire il proprio destino. Joseph Goebbels, il capo della propaganda del regime nazista, era d’accordo con la concezione delle masse proposta dal film. Hitler disse ‘Che fortuna che è per i leader che gli uomini non pensino “.
I lavoratori lavorano in una macchina mostruosa, un complesso industriale infernale dove devono svolgere compiti ripetitivi e disumanizzanti. A un certo punto, la macchina viene comparata a Moloch, l’antica divinità semitica che veniva adorata tramite l’uso di sacrifici umani.
In una delle sue visioni, Fredersen vede la macchina trasformarsi in Moloch. I lavoratori servono come sacrifici per alimentare la macchina.
Moloch il Dio Baal, il Toro del Sole, fu molto venerato nell’antico Oriente e ovunque dove la cultura cartaginese si era estesa. Baal Moloch è stato concepito sotto forma di un vitello o un bue oppure veniva rappresentato come un uomo con la testa da bue. I sacrifici attraversavano il “ventre della bestia”.
I compiti assegnati ai lavoratori sono puramente meccanici, non necessitano alcun sforzo cerebrale, e rende la manodopera niente più che una estensione della macchina.
I lavoratori portano a compimento lavori ripetitivi che li privano della loro umanità
I PENSATORI
La lucente città dei pensatori
Se i lavoratori vivono in una distopia infernale sotterranea, i pensatori viceversa prosperano in una utopia scintillante, una bellissima testimonianza delle conquiste umane. Questa brillante città non potrebbe, tuttavia, essere sostenuta senza l’esistenza della macchina (Moloch) e delle sue mandrie di lavoratori. D’altra parte, la Macchina non esisterebbe senza la necessità di sostenere una città. Troviamo qui un rapporto dualistico dove due entità opposte esistono in dipendenza reciproca, un concetto che ha una profonda risonanza nell’occulto.
In un velato riferimento all assioma ermetico “come sopra, così sotto”, il film descrive l’opposizione fra i 2 ambienti di vita della città, in cui vivono i pensatori e i lavoratori.
Il sigillo di Salomone ermetico rappresenta visivamente il concetto di “Come sopra, così sotto”, rappresentando al contempo le energie opposte che si specchiano tra di loro per raggiungere un equilibrio perfetto. Il mondo di Fritz Lang ricrea perfettamente questo concetto.
JOH FREDERSEN IL SEMIDIO
La città fu fondata, costruita ed è gestita dall’autocratico Joh Fredersen. Come unico fondatore e sovrano di Metropolis, Fredersen è paragonato al demiurgo gnostico, un semidio che è creatore e signore del mondo materiale.
Joh Federsen, mentre trama la sua prossima mossa. E’ in possesso di un compasso, ricordando agli spettatori del suo ruolo come “grande architetto” di Metropolis.
Rappresentazione del demiurgo gnostico di William Blake, creatore e signore del piano inferiore imperfetto, in cui il peccato e la sofferenza prevale. Il compasso preso in prestito dal simbolismo massonico rappresenta Dio come il “Grande Architetto dell’Universo”.
A un certo punto, Maria racconta la storia della torre di Babele, su cui sarebbe scritto:
“Grande è il mondo e il suo Creatore! E grande è l’Uomo! “
Questa affermazione ha una profonda risonanza nelle scuole del mistero in quanto è insegnato che gli uomini hanno il potenziale per diventare divinità attraverso l’illuminazione. Nel corso dei secoli, i monumenti e l’architettura sono stati utilizzati per comunicare i principi dei Misteri e per celebrare la grandezza della mente umana. In parte per questo motivo, ci sono numerosi legami tra la massoneria e la Torre di Babele.
“Per quanto riguarda la Massoneria, Babele, naturalmente, rappresenta un impresa massonica. Si ricorda che le persone avevano un unico linguaggio e che viaggiavano da Est a Ovest, come i massoni che affrontavano le prove per dimostrare di essere degni del titolo di Gran Maestri. Quando raggiunsero un posto abitabile nella terra di Sennaar, si fecero chiamare noachide, che fù il primo nome caratteristico dei massoni. E ‘qui che hanno costruito la loro alta torre di confusione.
-Arthur Edward Waite, A New Encyclopedia of Freemasonry and of Cognate Instituted Mysteries: Their Rites, Literature and History, Volume I
“In alcuni dei primi manoscritti massonici – per esempio, nell’Harleian, nel Sloane, nel Lansdowne, e nell’Edimburg-Kilwinning – si afferma che il mestiere dei costruttori iniziati all’ordine esisteva già da prima del diluvio, e che i suoi membri sono stati impiegati nella costruzione della Torre di Babele “.
– Sala P. Manly, Gli Insegnamenti Segreti di Tutte le Età
“… durante la realizzazione della Torre di Babele vi erano massoni molto stimati, e Nimrod era egli stesso un massone e amava i massoni”.
– T Lawrence John, The Perfect Ashlar
Tuttavia, dice Maria, “l’orgoglio di uno è diventato la maledizione dell’altro uomo”. In altre parole, il monumento che loda lo spirito umano è stato costruito con il sangue e il sudore dei lavoratori che non sapevano nulla della grande visione del pensatore. E, nel film, la stessa cosa sta accadendo di nuovo. Il nome della sede del semidio Joh Fredersen? La Nuova Torre di Babele.

L’inventore presenta con orgoglio a Fredersen la sua ultima invenzione, l’Uomo-Macchina, che egli considera come il “Man of the Future”. L’androide ha la facoltà di prendere la forma di qualsiasi persona e, Rotwang dice, “nessuno sarà in grado di distinguere da un uomo mortale una maccina!”. Il sogno transumanista era già presente nei primi anni del 1920.
Fredersen dice poi a Rotwang di dare all’Uomo-Macchina le fattezze di Maria, al fine di usare la sua credibilità e carisma per diffondere la corruzione tra i lavoratori.

“Voglio che tu vada a visitare i lavoratori, al fine di distruggere il lavoro della donna a cui devi il tuo aspetto!”
Robot-maria risponde:



Con l’aiuto del loro capo (poichè non sono capaci di pensare da soli), i lavoratori si rendono conto che sono stati tratti in inganno dall’androide. Credendo che sia una strega, trovano robot-Maria e la bruciano sul rogo.
Succedono poi un sacco di cose. Il film finisce con questa didascalia:


Chi è il Freder della classe operaia di oggi? I mezzi di comunicazione. Media è il mediatore. Questa è la loro funzione.
Allora,perchè piaca così tanto ai cantanti? Beh, probabilmente non lo amano tanto quanto quelli che stanno dietro le scene, i registi ecc, cioè chi ha il potere nel mondo della musica. Loro decidono cosa devono e come devono comportarsi le stelle. La cultura popolare di oggi è elitaria, permeata di simbolismo degli Illuminati e si industria nel promuove la degradazione morale e la svalutazione dei valori tradizionali. La nostra Maria, l’androide programmato, attraverso i suoi atti ha assolto alle stesse funzioni (delle pop star) ordinatele dall’elite. Perché altrimenti le pop star si vestono come lei? Se gli artisti da sempre hanno incarnato la libertà assoluta e la creatività, perché i cantanti impersonificano il ruolo di un androide dalla mente controllata? Perché questo è quello che sono.
Metropolis è davvero un grande film. Così grande che è diventando rilevante solo 80 anni dopo la sua uscita. Negli nani a venire sarà destinato ad avere ancora + successo.