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Quelli che benpensano

“Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi a far promesse senza mantenerle mai se non per calcolo, il fine è solo l’utile, in mezzo l’impossibile, la posta in gioco è massima, l’imperativo è vincere e non far partecipare nessun altro, nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro: niente scrupoli o rispetto verso i propri simili perchè gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili.” (Frankie hi nrg – Quelli che benpensano)

IL FINE E’ SOLO L’UTILE

 

Tante parole, tanti segnali forti, una metamorfosi che qualche settimana fa, faceva pensare a un Fini comunista, pronto a condurre una maggioranza di governo formata dal Pd e dall’Udc assieme ovviamente al suo partito, futuro e libertà. Già in questa maniera, la “crisi” di governo, sembrava più un asta al rialzo sull’assurdo, che il preambolo per un nuovo governo. Come si fa a credere in un personaggio che ha creato la legge Bossi-Fini, favorendo la xenofobia e limitando l’integrazione? Come si fa a credere al miglior alleato di colui che adesso critica?

Si tratta di una macchinazione bella e buona data dal fatto che Fini è stanco di essere l’eterno secondo, il figliastro di Berlusconi, il nostro principe Charles per intenderci. Fini ha sete di potere vuole governare, Berlusconi non può essere eliminato? Via al Berlusconi bis e ad una maggioranza allargata all’Udc, con l’amicone Casini, che tende spesso a sottolineare di essere in ottimi rapporti con Berlusconi.

 

Sono grandi illusionisti i nostri politici, in grado di scatenare un terremoto e uno tsunami allo stesso tempo, il problema è che nulla cambia, vengono mescolate le carte, ma il mazzo è quello.

NELLA LOGICA DEL GIOCO LA SOLA REGOLA E’ ESSER SCALTRI

Un enorme complotto dove TUTTI (tranne i fedelissimi) prostitute comprese, sono contro il Nano. Il maestro delle illusioni, sfodera sempre nuovi trucchi per illudere i suoi seguaci, senza mai abbassare i toni sul suo operato, definendosi un eroe per ciò che ha fatto nella sua vita. Ora si è aperto il mercato delle vacche (scusate dei parlamentari), per “salvarsi” ed avere la fiducia Berlusconi, sta spendendo centinaia di migliaia di euro. Ma non si chiama corruzione?

In una recente dichiarazione Berlusconi, si è posto dei “limiti” temporali, dicendo che lascerà ai giovani. Ma non siamo in una democrazia? Chi è lui per decidere a chi spetti salire al governo?

Io sono dell’idea che il parlamento andrebbe sciolto in toto. La corruzione è intrinsecamente legata alla struttura governativa di questi ultimi 20-25 anni. Non si può lavare una cosa con uno straccio sporco, non vi pare?

LA POSTA IN GIOCO E’ MASSIMA

Pannella sà benissimo che la posta in gioco è massima, Berlusconi cerca nove deputati, Pannella mette a disposizione il suo drappello di 6 deputati. Ma come, un radicale di sinistra che sostiene il governo di Berlusconi?

Il potere, purtroppo, non ha parti politiche e Pannella è stufo di fare scioperi della fame e della seta senza ottenere nulla. Ora che il grande capo ha bisogno di “amici” Pannella sfrutta l’occasione per subentrare e appendersi al vagone Berlusconi.

GLI ULTIMI SARANNO GLI ULTIMI SE I PRIMI SONO IRRAGGIUNGIBILI

E’ una opposizione servile, costituita da personaggi di facciata, che non sono in grado di competere con Berlusconi nè tantomeno di governare. Bersani e Veltroni sono 2 degli esponenti più in mostra del partito, pieni di idee e belle parole ma che non riescono a far cadere un governo se non grazie alla “pseudo” opposizione della destra stessa. C’è un personaggio, Vendola, che viene tenuto in gabbia da questi individui, anche se forse  è lui l’unico e nuovo vero leader del partito democratico. Non dimentichiamo l’Idv e il movimento a 5 stelle che rimangono partiti di nicchia incapaci di spiccare il volo in questa Italia delle macchinazioni. Ci vogliono partiti giovani in grado di rispondere alle domande di noi giovani, senza futuro e con un presente incerto. Siamo stanchi di lavorare per qualcosa che non si realizza, in condizioni sempre più pessime. L’Italia ha tutto e potrebbe essere uno dei paesi più potenti e competitivi al mondo. Possediamo moltissime menti eccellenti, moltissimi luoghi d’arte, coste e montagne favolose, ma siamo sempre e comunque il fanalino di coda del mondo sviluppato. Perchè? Perchè ci sono persone che ci mangiano sopra e le persone che dovrebbero combattere questa cosa sono li a pulire (non fare) le scarpe al “padrone”.

 

 

 

 

 

 

 

Vi lascio con il video di Frankie Hi Nrg – Quelli che benpensano….riflettete:

CableGate: I punti chiave

Afghanistan: Karzai e la corruzione

“Cables” da Karl Eikenberry, ambasciatore statunitense in Afghanistan, rivelano preoccupazione sia da parte degli Stati Uniti che da parte degli altri capi di stato stranieri circa l’idoneità nel governare del presidente Hamid Karzai.

In un “cable” del luglio 2009 pubblicato dal Guardian, il signor Eikenberry descrive Karzai come “un individuo paranoico che non ha familiarità con le basi del “Nation-building” e che è “troppo egocentrico “, egocentrismo che avrebbe fatto perdere lui il favore della comunità internazionale.

Ma viene anche considerato un “politico scaltro che vede se stesso come un eroe nazionalista”.

Diversi funzionari afgani e stranieri reputano Karzai come un “debole” che sta perdendo la sua influenza.

Il Signor Eikenberry scrive anche di una diffusa corruzione tra i funzionari afghani, citando come esempi le grandi quantità di denaro portate fuori dal paese.

In un rapporto dell’ottobre 2009, parla del fratello di Karzai, Ahmad Wali Karzai, definendolo come “palesemente corrotto e un trafficante di stupefacenti”, aggiunge inoltre che la richiesta di finanziamento del capo di stato per progetti su larga scala “deve essere studiata con una sana dose di scetticismo “.

Cina: Missili e Hacking

Nel novembre del 2007, gli Stati Uniti hanno esortato Pechino a fermare la spedizione di componenti per missili balistici della Corea del Nord all’Iran, secondo un “cable” pubblicato dal Guardian.

Le merci venivano spostate attraverso Pechino e Washington ha preteso una “risposta sostanziale” alla loro richiesta.

“Abbiamo valutato che il modo migliore per prevenire queste spedizioni in futuro è che le autorità cinesi prendano provvedimenti … che renderanno l’aeroporto di Pechino un punto per il trasferimento meno ospitale”, afferma il “cable”.

La Cina è stata citata in un altro “cable”, ha riferito il New York Times, riguardo alla preoccupazione per il suo presunto, crescente utilizzo della pirateria informatica su larga scala.

Il “cable” sostiene che la Cina dal 2002 ha assunto una rete di hacker ed esperti di sicurezza privata che sono riusciti ad accedere ai computer del governo degli Stati Uniti, a quelli delle imprese, a quelli degli alleati occidentali e a quelli del Dalai Lama.

Il “cable” cita un “contatto cinese” che ci dice che il governo cinese era il deus ex machina dietro l’hacking dei sistemi informatici di Google del paese, nel mese di gennaio.

Germania: Tecniche di persuasione

Nel 2004, un cittadino tedesco è stato rapito in Macedonia e presumibilmente portato in una prigione segreta della CIA. Gli agenti lo avevano scambiato per un sospetto di al-Qaeda.

Un “cable” del 2007 dall’ambasciata americana a Berlino spiega nel dettaglio gli sforzi compiuti dagli Stati Uniti al fine di convincere la Germania a non emettere mandati di arresto internazionale per gli agenti della CIA coinvolti nella cattura.

In un resoconto di una riunione ad alto livello tra i funzionari statunitensi e tedeschi, i “cables” ci dicono che i diplomatici Usa  “hanno sottolineato che la nostra intenzione non era quella di minacciare la Germania, ma piuttosto di sollecitare il governo tedesco nel pesare attentamente ogni passo in modo da evitare implicazioni che potrebbero danneggiare le relazioni con gli Stati Uniti “

Guantanamo

I “cables” sembrano rivelare le discussioni tra i vari paesi su come quest’ultimi si sarebbero comportati riguardo la vicenda dei prigionieri liberati dalla struttura di detenzione di Guantanamo Bay.

Alla Slovenia è stata offerta la possibilità di incontrare il presidente Barack Obama, se avesse accolto un prigioniero, mentre a Kiribati, nel Pacifico del Sud, vennero offerti milioni di dollari di incentivi. Bruxelles ha espresso ottimismo nell’accogliere i prigionieri in quanto potrebbe essere “un metodo a basso costo per il Belgio per assumere maggior importanza a livello europeo”.

Altri dispacci suggeriscono che Pechino si infuriò per il rifiuto degli Stati Uniti di inviare i prigionieri Uiguri da Guantanamo alla Cina, il loro ambasciatore in Kirghizistan chiamò questo atto “uno schiaffo in faccia”. La Germania e la Finlandia sono state presumibilmente messe in guardia da parte della Cina su un possibile danno bilaterale alle relazioni, qualora avessero accettato di prendere uno qualsiasi dei prigionieri.

L’attacco all’Iran

Molti leader arabi e i loro rappresentanti vengono segnalati in quanto esortarono gli Stati Uniti a condurre un attacco contro l’Iran per porre fine al sospetto programma nucleare.

In un telegramma dell’aprile del 2008, l’ambasciatore saudita a Washington, Adel al-Jubeir, ricordò le “frequenti esortazioni” del re Abdullah affinchè gli Stati Uniti attaccassero l’Iran.

L’ambasciatore Al-Jubeir riferì come il re volesse che gli Stati Uniti “tagliassero la testa al serpente”, il telegramma riferisce anche che il ministro degli esteri saudita era meno estremo, chiedendo infatti “solo” sanzioni più severe contro Teheran.

Durante un incontro tra il re Hamad bin Isa al-Khalifa del Bahrain e il generale americano David Petraeus, il re disse agli Stati Uniti che dovevano fermare il programma nucleare iraniano “con ogni mezzo necessario”.

“Il pericolo di lasciarlo proseguire è maggiore del pericolo che si potrebbe avere nel fermarlo”, citazione dal telegramma dell’ambasciatore Adam Ereli, datato novembre 2009.

In un telegramma del 2006, il principe ereditario di Abu Dhabi, lo sceicco Mohammad bin Zayed, disse agli Stati Uniti che era fermamente convinto che  il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad “volesse scatenare una guerra contro di loro”.

Nel frattempo, il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak ha utilizzato un maggio 2009 visita di una delegazione del Congresso di Tel Aviv per avvertire che il tempo stava scadendo per fermare il programma nucleare iraniano.

“Barak ha stimato una finestra compresa tra sei e 18 mesi da oggi, in cui fermare l’Iran si doti di armi nucleari potrebbe essere ancora valida”, dice un cavo inviato a Washington l’ambasciatore degli Stati Uniti il mese successivo.

“Dopo di che, ha detto qualsiasi soluzione militare potrebbe causare un danno collaterale accettabile”.

Le due coree: Relazioni con la Cina

Pechino è sempre più insoddisfatta dal comportamento della Corea del Nord, ciò è dimostrato dall’avvertimento di una ambasciatore cinese che giudica il programma nucleare di Pyongyang “una minaccia alla sicurezza del mondo intero”.

Secondo i vertici della Corea del Sud, molti funzionari cinesi stavano cominciando a pensare che la penisola coreana dovesse essere riunificata sotto il controllo di Seoul.

Gli stessi hanno aggiunto che la Cina era pronta ad “affrontare la nuova realtà” e cioè che il Nord Corea fosse di poco valore come stato cuscinetto per Pechino.
Il vice ministro degli Esteri cinese He Yafei avrebbe detto che Pyongyang si comportava come un “bambino viziato”.

I funzionari di Stati Uniti e Corea del Sud hanno discusso i piani per una Corea unita.

L’ambasciatore americano a Seoul ha detto che la Corea del Sud considera l’offerta di incentivi commerciali per la Cina per “aiutare a smussare” “le preoccupazioni di Pechino per la riunificazione della Corea”.

Pakistan:Paure per il nucleare

I diplomatici statunitensi e britannici temevano che il materiale nucleare del Pakistan potesse cadere nelle mani dei terroristi, il Guardian riporta alcuni dei “cables” rivelatori.

“Cables” riportati sul New York Times rivelano che gli Stati Uniti stanno provando a rimuovere dell’uranio altamente arricchito da un reattore per la ricerca in Pakistan dal 2007.

In un “cable” del maggio 2009, l’ambasciatore statunitense Anne W Patterson ha detto che il Pakistan rifiutò la visita di esperti dagli Stati Uniti. Lo fa citando gli stessi funzionari del Pakistan “la rimozione del carburante verrebbe vista in Pakistan, come un furto delle nostre armi atomiche da parte degli Stati Uniti.


Un altro cavo, relativa ad un briefing di intelligence degli Stati Uniti nel 2008, riportato sul Guardian, ha detto che il Pakistan era “produrre armi nucleari ad un ritmo più veloce di qualsiasi altro paese del mondo”.

Il funzionario del ministero degli Esteri russo, Yuri Korolev teme che gli estremisti islamici possano infiltrarsi nelle fila delle 120,000-130,000 persone direttamente coinvolte nei programmi nucleari e missilistici del Pakistan.

“Non vi è alcun modo per garantire che tutti siano leali e affidabili al 100%”, rivolgendosi ai funzionari Usa in febbraio.

Qatar: L’anti terrorismo

Lo stato del Qatar, che ha ospitato l’esercito americano per anni, viene descritto come il “peggiore nella regione” secondo l’anti-terrorismo.

Il “cable”, ha riferito il New York Times, dice che il servizio di sicurezza del Qatar è stato “esitante ad agire contro i terroristi noti per la preoccupazione di apparire allineati con gli Stati Uniti e provocare quindi rappresaglie”.

Russia: Virtualmente uno stato mafioso

La Russia è accusata di essere uno stato corrotto, autocratico con una leadeship incentrata sul primo ministro Vladimir Putin.

In un “cable” vi sono le direttive per i funzionari degli Stati Uniti, in cui un pubblico ministero spagnolo che si è specializzato sulle attività della mafia russa in Spagna, Jose “Pepe” Gonzales Grinda, dice che considera la Bielorussia, la Cecenia e la Russia di essere virtualmente degli “Stati mafiosi” e aggiunge che anche l’Ucraina è sulla buona strada per diventarlo.

In un altro “cable” del febbraio 2010, l’ambasciatore americano a Mosca, John Beyrle descrive in dettaglio il “mondo oscuro e corrotto delle pratiche commerciali” sotto l’ex sindaco di Mosca Yuri Luzhkov, “con i funzionari corrotti che richiedono tangenti dalle imprese che tentano di mettere radici nella città”.

“I collegamenti diretti tra il governo della città di Mosca e la criminalità organizzata hanno indotto alcuni a chiamarlo ‘disfunzionale’, e di affermare che il governo funziona più come una cleptocrazia che come un governo”, scrive Beyrle.

In un altro messaggio, Michael Davenport,  viene citato per aver chiamato la Russia un “autocrazia corrotta”.

Putin ha negato collegamenti con la criminalità organizzata.

Sri Lanka: Crimini di guerra

Un “cable” inviato nel gennaio 2010 dall’ambasciatore americano a Colombo, Patricia Butenis, rivela come ella credesse che il presidente dello Sri Lanka Mahinda Rajapaksa fosse stato responsabile per presunti crimini di guerra durante gli stadi finale della guerra civile del paese.

Come il movimento ribelle delle Tamil Tigers fù sconfitto, si ritiene che migliaia di civili Tamil siano stati uccisi nella penisola di Jaffna dalle forze governative.

La sig.ra Butenis ha detto uno dei motivi per cui ci fosse così poco slancio verso la formazione di una inchiesta dello Sri Lanka sulle varie morti, era perchè il presidente e la ex comandante dell’esercito, Sarath Fonseka, erano coinvolti.

“Non ci sono esempi conosciuti di un regime il quale svia le indagini sui crimini di guerra delle proprie truppe o degli alti funzionari durante il periodo in cui è al potere”, ha scritto.

“In Sri Lanka ciò è ulteriormente complicato dal fatto che la responsabilità per molti presunti crimini spetta al gruppo dirigente civile e militare del paese, tra cui il presidente Rajapaksa, i suoi fratelli e il candidato dell’opposizione il Generale Fonseka”, ha aggiunto.

Il Generale Fonseka ha perso contro il signor Rajapaksa nelle elezioni presidenziali di gennaio, ed è stato poi condannato per corruzione da una corte marziale.

Entrambi gli uomini hanno negato che le truppe governative hanno commesso crimini di guerra.

Uk: La guerra in Afghanistan

I funzionari Usa e afghani credevano che le forze britanniche non fossero “all’all’altezza del compito di rendere sicura Helmand”, senza il sostegno militare degli Stati Uniti, secondo un “cable” pubblicato sul quotidiano Guardian.

Altri “cables” ci trasmettono l’insoddisfazione del popolo afghano per come le truppe britanniche stiano conducendo le operazioni nelle varie provincie. Il presidente Karzai avrebbe detto nel 2009 che otto anni prima “anche Helmand era sicuro per le ragazze che andavano a scuola. Adesso, 4000 soldati britannici (stanchi) sono ad Helmand e il popolo non è più sicuro”.

Il governatore di Helmand, Gulab Mangal, ha detto a un gruppo di americani in visita, compreso il vice-presidente Joseph Biden, che l’intervento delle truppe Usa sarebbe urgente a Sangin poichè le truppe britanniche raramente lasciano la loro base in città.

In un altro “cable”, il generale americano Dan McNeill, ha detto di essere “particolarmente turbato per lo sforzo britannico” nella lotta al traffico di stupefacenti in Afghanistan.

Egli viene citato per dimostrare che le truppe britanniche hanno “fatto un pasticcio” con le operazioni antidroga a Helmand attraverso l’impiego di tattiche “sbagliate”.

Un accordo con i talebani che ha permesso alle truppe britanniche il ritirio dalla Musa Qala nel 2006 “, aprì la porta ai narco-trafficanti in quella zona, e ora impossibile capire la differenza tra i trafficanti e gli insorti”, ha aggiunto.

Uk: Le bombe a grappolo

Il Regno Unito ha taciuto una scappatoia che permette agli Usa di continuare ad immagazzinare le bombe a grappolo nel proprio territorio nonostante un divieto internazionale sulle armi.

La Gran Bretagna fù uno dei 90 paesi che firmarono la Convenzione sulle munizioni a grappolo (CCM) nel dicembre 2008. Il trattato vieta l’uso delle bombe a grappolo e vieta i firmatari di aiutare i paesi che le usano, di stoccarli o di trasferirli.

Uk: La famiglia reale

Il principe Andrea, Duca di York, ha criticato un presunto accordo militare tra  tra BAE e l’Arabia Saudita in un brunch nella capitale del Kirghizistan, Bishkek, in un “cable” del 2008 dalla ambasciata a Bishkek ..

Ha anche criticato i giornalisti, “che ficcano il naso dappertutto”.

Il principe ha detto che il Regno Unito, insieme con l’Europa occidentale e gli Stati Uniti erano “di nuovo nel mezzo del Grande Gioco” – un riferimento alla lotta del 19 ° secolo fra gli imperi britannici e russi per il controllo dell’Asia Centrale.

“E questa volta puntiamo a vincere”, ha aggiunto.

Un altro “cable” cita un alto funzionario del Commonwealth che esprime il suo dissenso nei confronti del principe Carlo, erede al trono “non trasmette lo stesso rispetto della Regina”.

Nazioni Unite: Spiate dagli Stati Uniti

Un “cable” destinato ai diplomatici statunitensi rilasciato dal segretario di Stato Hillary Clinton dice loro di raccogliere informazioni “anagrafiche e biometriche” – comprese le scansioni dell’iride, campioni di DNA e impronte digitali – dei principali funzionari alle Nazioni Unite.

Ai diplomatici è stato anche ordinato di trovare i dettagli della carta di credito, gli indirizzi e-mail e le password e le chiavi di crittografia utilizzate per le reti informatiche e nelle comunicazioni ufficiali.

I funzionari sotto copertura includono “sottosegretari, direttori di agenzie specializzate e i loro principali consiglieri, i capi delle operazioni di pace e delle missioni sul campo politico”.

Almeno nove direttive simili che coprono diversi paesi sono incluse nella release di Wikileaks, sia sotto il nome della signora Clinton che del suo predecessore, Condoleezza Rice.

I leaders mondiali

Vari leader mondiali sono stati colpiti dal ciclone Wikileaks – mostrando le poco lusinghiere opinioni che gli ambasciatori hanno di loro.

Il Primo Ministro italiano Silvio Berlusconi viene indicato come “irresponsabile, inutile, inefficace  come leader europeo moderno” da un diplomatico degli Stati Uniti a Roma.

I diplomatici statunitensi rimasero poco impressionati dal cancelliere tedesco Angela Merkel, la descrivono come “poco propensa al rischio e raramente creativa”.

L’ex primo ministro britannico Gordon Brown tentò di trovare un accordo su Gary McKinnon, che è ricercato da Washington per l’hacking di sistemi informatici negli Stati Uniti, riporta il Guardian. Il giornale continua a descrivere il rifiuto dell’affare da parte degli Stati Uniti come un “rifiuto umiliante”.

Il capo della Banca d’Inghilterra, Mervyn King, ha descritto l’attuale primo ministro britannico David Cameron e il Cancelliere George Osborne come privi di esperienza e ha criticato la “tendenza a riflettere su questioni solo in termini di politica e su come potrebbero influire l’elettorato Tory”.

Nel 2009 un “cable” dalla ambasciata Usa a Tripoli sostiene che il leader libico Muammar Gheddafi “sembra avere un’intensa antipatia o la paura di restare ai piani superiori”.

Il “cable” dice anche che Gheddafi “fa affidamento pesantemente” sulla sua infermiera ucraina, descritta come un “voluttuosa bionda”, e si ipotizza che i due siano coinvolti in una relazione romantica.

Il primo ministro dello Zimbabwe Morgan Tsvangirai viene lodato come un ” uomo coraggioso, impegnato” in un “cable” del 2007 scritto dall’allora ambasciatore di Harare, Christopher Dell.

Ma le lusinghe non durano, e il signor Dell prosegue dicendo: “. Tsvangirai è anche una figura imperfetta, non facilmente aperta a consigli, indeciso e che sceglie discutibilmente le persone che lo affiancano.”

In un altro “cable”, un ministro sudafricano spara a zero sul presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe, descrivendolo come “un vecchio pazzo”.

Nel 2008, l’ambasciata di Mosca descrive il presidente russo Dmitry Medvedev come Robin e il primo ministro Vladimir Putin come il suo Batman.

I “cables” riguardano anche una relazione molto stretta tra Berlusconi e Putin.

Kim Jong della Corea del Nord è un “tipo flaccido e vecchio” che soffre di un trauma da ictus, mentre il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad viene chiamato “Hitler”.

Il presidente afghano Hamid Karzai ha liberato pericolosi detenuti e ha perdonato i sospetti trafficanti di droga, perché erano legati a personaggi potenti o storicamente significativi, viene riferito da un dispaccio del 2009.

Ecco un simpaticissimo video che descrive la situazione dei nostri leader


Yemen l’attacco dei droni

Un “cable” del gennaio 2010 ha registrato un incontro tra il presidente yemenita Abdullah Saleh e Gen Petraeus, comandante Usa in Medio Oriente. Il “cable” mostra che gli Stati Uniti stanno conducendo bombardamenti clandestini su presunti obiettivi di al-Qaeda nello Yemen, con l’approvazione del governo yemenita a Sanaa.

Il Signor Saleh critica l’uso di missili cruise contro obiettivi e ha detto che le truppe statunitensi non possono operare sul campo, ma dà il permesso ai bombardieri del Generale Petraeus di volare attorno al territorio dello Yemen, in attesa di informazioni sulla destinazione da attaccare.

Corrado Guzzanti: L’esperimento della carta igenica

Semplice esempio di come la politica è diventata:

L’Italia è governata da incompetenti, ci parlano d’oro e ci gettano merda, perchè in finale è l’unica cosa che sanno creare.

Stefano Cucchi pt2

Parla la sorella:

“Riteniamo che ci sia una responsabilità di omicidio volontario, perché nel momento in cui loro erano a conoscenza della gravità della situazione non hanno fatto assolutamente nulla per salvargli la vita”. Così Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi, il ragazzo morto il 22 ottobre 2009, giudicato morto per disidratazione dalla apposita commissione parlamentare di inchiesta. “Questa relazione – dice Ilaria Cucchi al programma televisivo Mattino Cinque – conferma quello che noi abbiamo sempre sostenuto, ossia che c’è una responsabilità gravissima da parte dei medici. Attenzione, i medici non solo non lo hanno curato ma lo hanno lasciato morire, hanno ignorato tutte le sue richieste. Voglio dire, il suo digiuno era finalizzato ad incontrare un avvocato, mi domando perché ci sia stata questa sorta di isolamento. Noi siamo d’accordo con quello che affermano i parlamentari, sottolineo però come abbiamo già fatto in altre circostanze, che Stefano non sarebbe arrivato al Pertini se non fosse stato per le percosse e non solo, a mio avviso non sarebbe morto di disidratazione in soli quattro giorni se il suo fisico non fosse stato così debilitato proprio dal pestaggio subito”.

Sull’intenzione di presentare un esposto alla Procura per omicidio, la sorella di Stefano Cucchi ha spiegato: “I nostrilegali stanno valutando questa ipotesi, perché proprio da quanto emerge dalla relazione parlamentare, come anche era già emerso da quella del Dap, ci sono stati dei comportamenti altamente omissivi ed illeciti da parte di chi lo ha avuto in custodia al Pertini. Il corpo di mio fratello parla da solo. Fino a pochi giorni fa si parlava di fratture pregresse e di malformazioni, questo da parte dei consulenti della Procura. Ora c’è stata l’ulteriore conferma che quello che sosteniamo noi è vero, che le fratture sono recenti e sono effettivamente compatibili con il pestaggio che mio fratello ha subito e che talaltro è documentato anche dalle testimonianze”.

“Tutte le responsabilità devono essere accertate, non solo a quelle gravissime dei medici. È ovvio – osserva Ilaria Cucchi -, quello che dice la relazione è vero ma noi non abbiamo mai detto che Stefano è morto per le vertebre rotte, non si può morire per due vertebre rotte. È logico però che tutto questo suo stato, e non mi riferisco solo alle vertebre rotte, Stefano aveva del sangue nello stomaco, nella vescica. Tutto questo stato lo ha portato a morire in quattro giorni al Pertini”.

“Noi riteniamo – prosegue – che ci sia veramente un quadro che possa evidenziare una responsabilità anche di omicidio volontario, perché nel momento in cui loro erano a conoscenza della gravità della situazione e non hanno fatto assolutamente nulla per salvare la vita a mio fratello che, ripeto, poteva essere ancora tra noi se no fosse stato per i loro comportamenti omissivi ed illeciti, a quel punto se ne assumeranno le responsabilità e non mi riferisco solamente ai medici del Pertini ma a tutti quelli che hanno avuto a che fare con lui”.

“Se mio fratello fosse rimasto al Fatebenefratelli dove gli avevano diagnosticato le vertebre e dove avevano tentato di curarlo, probabilmente sarebbe ancora con noi”, ha concluso Ilaria Cucchi.

Conosci i Ministri del tuo Governo: Mara Carfagna (Ministro per le pari opportunità)

Di certo è figa!Provate a cercare su google il suo nome, più che un ministro sembra una che vive di calendari osè!:)

Premessa: l’Italia e’ l’unico Stato al mondo ad avere il piacere di ospitare il ridente ministaterello teocratico del Vaticano, che con la sua forza morale e la sua storia immacolata illumina il cammino della nostra devota Repubblica verso un futuro di gioia cristiana.
Viva Ratzinger a abbasso i froci!
Anzi no, poveretti, sono malati: vanno aiutati con carita’ cristiana.

Mara Carfagna, la ragazza bellona che Berlusconi ha piazzato inspiegabilmente (?) al Ministero delle Pari Opportunita’.

La Carfagna si dovrebbe vergognare e vi spiego perche’.

A mio avviso le frasi piu’ irrispettose dette in Italia negli ultimi mesi sono quelle pronunciate da questa gentile signorina, all’anagrafe Maria Rosaria, che sul sito della Camera dei Deputati  ha una faccetta angelica, da verginella calabrese timorata di Dio.
L’attuale Ministro delle Pari Opportunita’ il 15 febbraio 2007 al seminario Donna, vita e famiglia, da lei stessa organizzato (dunque immagino che le idee fossero frutto di riflessioni, che le parole fossero state preparate, seppur minimamente, e che non si sia trattato di un momentaneo attimo di stanchezza che ha limitato l’afflusso di sangue al cervello), e’ riuscita ad esternare codeste frasi :

non c’è nessuna ragione per la quale lo Stato debba riconoscere le coppie omosessuali, visto che costituzionalmente sono sterili

e :

per volersi bene il requisito fondamentale è poter procreare.

Ora, io non ho nessun pregiudizio contro la Carfagna, mi sta anche simpatica e mi fa pure un po’ pena, catapultata cosi’, da un giorno all’altro e senza praticamente nessuna esperienza politica, a svolgere un mestiere cosi’ difficile e di responsabilita’ come quello di Ministro della Repubblica Italiana.

Tra l’altro la ragazza che Berlusconi se non fosse sposato sposerebbe immediatamente (parliamo sempre di MariaRosaria Carfagna) non dovrebbe nemmeno essere completamente cretina, in quanto laureata in Giurisprudenza (con una votazione di 110/110 con lode) con una tesi in Diritto dell’informazione e sistema radiotelevisivo.

(Forse era meglio farla sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni).
Ma allora, come si fa a dire o solo pensare cose del genere?

Come si fa a dire che per volersi bene il requisito e’ poter procreare???
Che forse non si vogliono bene madre e figlio?
Devono per forza essere incestuosi per amarsi?
Oppure nel caso io fossi sterile, incapace di procreare, non potrei voler bene a una donna?
Non potrei sposarmi?
Non potrei formare una famiglia??

E che dire delle coppie che volessero adottare un bambino, invece che crearlo dal loro sperma e ovulo?
Evidentemente anche la ministra Carfagna e’ figlia della cultura italiota, fomentata dalla falsa tolleranza vaticana,irrispettosa delle differenze, incapace di concedere diritti a chi si bolla come altro, diverso.

CONOSCI I TUOI MINISTRI!!!!(E’ una bruttura che in Italia il popolo non conosca bene i parlamentari che li rappresentano):