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Fukushima: L’agenzia nucleare giapponese nasconde i dati sull’esposizione alle radiazioni

I “watchdog” nucleari giapponesi hanno negato l’accesso pubblico ai risultati dei check-up alla tiroide di 1.000 bambini esposti alle radiazioni di Fukushima.

I critici hanno accusato la Commissione di sicurezza nucleare giapponese, il voler negare una accurata informazione rispetto alla crisi.

La commissione aveva già caricato online in precedenza i risultati dei test di oltre 1.000 bambini controllati per vedere se le sostanze radioattive si stavano accumulando nelle loro tiroidi.

E’ stato rivelato però che all’inizio di questo mese la Commissione ha eliminato i dati dal suo sito, citando motivi di privacy.

Gli specialisti sanitari dal canto loro hanno additato questa decisione, accusando la commissione di temere una reazione negativa del pubblico data dai risultati degli esami sull’esposizione dei bambini alle radiazioni della centrale danneggiata.

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Fukushima ultime notizie

La Nuclear Emergency Response giapponese ha riportato, Lunedì, che la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, danneggiata dal terremoto e dallo tsunami di marzo, ha subito il meltdown totale di 3 reattori.

Nella nuova valutazione del gruppo nucleare, pubblicata Lunedi, si va oltre le precedenti dichiarazioni che descrivono l’entità del danno causato dal terremoto e dallo tsunami dell’11 marzo.

L’annuncio non cambierà i piani per risolvere la situazione nell’impianto di Fukushima Daiichi, riporta l’agenzia.

Sono stati i reattori 1, 2 e 3, a subire il meltdown completo.

La proprietaria della centrale, la Tokyo Electric Power Co., ha ammesso, lo scorso mese, che le barre di combustibile nucleare nei reattori 2 e 3 hanno subito probabilmente un processo di meltdown, durante la prima settimana della crisi nucleare.

La stessa aveva già ammesso che le barre di combustibile nel reattore n ° 1 si fusero quasi completamente nelle prime 16 ore dopo il disastro. I resti di tale nucleo sono ora precipitati nel fondo del recipiente a pressione del reattore, si sospettano vi siano delle importanti perdite.

La TEPCO, il 24 maggio, riporta che “Gran parte” delle barre di combustibile del reattore n ° 2 si sarebbero fuse e sarebbero cadute sul fondo del recipiente a pressione 101 ore dopo il terremoto e lo tsunami che hanno paralizzato l’impianto.

La stessa cosa accadde nelle prime 60 ore al reattore n ° 3, ci dice ancora la società, in quello che definisce come il “worst case scenario”, lo scenario cioè in cui il carburante fuso precipita sul fondo dei vesselli di tutti e 3 i reattori.

IL GOVERNO GIAPPONESE CONSIDERA L’ALLARGAMENTO DELLA ZONA DI EVACUAZIONE

Lunedì, i funzionari del governo hanno proposto di allargare la zona di evacuazione per includere le persone provenienti da luoghi dove i livelli di radiazioni sono molto alti, a seguito dell’incidente nucleare presso la centrale elettrica di Fukushima Daiichi in marzo.

Il governo discutera di questi temi “caldi” con i comuni delle zone che, entro fine dell’anno, soffriranno di un’esposizione alle radiazioni superiore ai 20 millisievert per metro quadrato .

Un “hot spot” fa riferimento ad una zona con alti livelli di radiazione a seguito della pioggia o come risultato delle condizioni ventose che hanno modificato il percorso di tali materiali radioattivi dopo essere stati liberati nell’atmosfera.

Normalmente, le radiazioni si diffondono concentricamente, ma in queste condizioni, esse viaggiano in maniera casuale colpendo punti diversi.

Il portavoce governativo Yukio Edano ha riferito in una conferenza stampa che ci sono alcuni punti, diversi da quelli compresi nella zona di evacuazione, dove i livelli di radiazioni sono alti a seconda delle condizioni atmosferiche, qui si cercherà di rafforzare il monitoraggio.

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La Tepco ammette che il meltdown del reattore 1 è avvenuto 16 ore dopo il terremoto

La Tokyo Electric Power Co. (TEPCO) ha ammesso per la prima volta, il 15 maggio, che la maggior parte del carburante in uno dei reattori nucleari (il numero 1) nella centrale atomica di Fukushima subì il meltdown circa 16 ore dopo il terremoto dell’11 marzo che ha successivamente innescato un forte tsunami.

Secondo l’operatore della TEPCO, il condensatore di emergenza progettato per raffreddare il vapore all’interno del recipiente a pressione del reattore n. 1 funzionava correttamente poco dopo il terremoto di magnitudo-9.0, ma si è inceppato attorno alle 3: 30 pm dell’11 marzo quando le onde dello tsunami hanno colpito il reattore.

Sulla base dell’analisi provvisoria condotta sui dati sul reattore, la diagnostica ha concluso che il livello dell’acqua nel contenitore a pressione ha cominciato a diminuire rapidamente subito dopo lo tsunami, l’acqua non è riuscita a raffreddare la parte superiore del carburanteattorno alle 6:00 Verso le 7.30 pm, il carburante è stato completamente al di sopra della superficie dell’acqua e la ha surriscaldata per più di 10 ore. Verso le 9 di sera, la temperatura nel nocciolo del reattore è salita a 2.800 gradi Celsius, il punto di fusione per il carburante. Verso le 07:50, la parte superiore del combustibile ha iniziato la fusione, e circa alle 6:50 del 12 marzo, si è verificato il meltdown.

Sul motivo per cui ci sono voluti più di due mesi per tirare fuori queste informazioni, la TEPCO ha detto che era stata in grado di ottenere dati dettagliati sulla temperatura e sulla pressione del reattore solo agli inizi di maggio.

Junichiro Matsumoto, un alto funzionario della TEPCO, ha dichiarato: “Poiché c’è un danno simile alle barre di combustibile nei reattori n ° 2 e 3, il fondo dei loro recipienti a pressione potrebbe essere stato danneggiato.”

Hiroaki Koide, professore di ingegneria della sicurezza nucleare all’Università di Kyoto, è stato critico nei confronti della TEPCO.

“Avrebbero potuto supporre che quando la perdita di potenza rese impossibile il raffreddamento del reattore, tutto ciò avrebbe portato ad un rapida fusione del nucleo. La persistente spiegazione della TEPCO che il danno al carburante fosse limitato si è rivelata sbagliata” ha detto.

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Ma voi lettori del sito lo sapevate già…Fusione del nocciolo confermata(13 marzo)

Vi pongo un quesito:

Mass Media: 2 mesi

Informazione alternativa: 2 giorni

A voi la scelta…

Fukushima: Immagini termiche dei reattori e della centrale

Da queste immagini, sembra che a partire dal 20 marzo 2011 il combustile contenuto in una delle vasche di raffreddamento fosse in pieno meltdown. Per quanto riguarda il reattore 2 possiamo dire che è molto probabile che stesse avvenendo una reazione di fissione all’interno del reattore stesso. Il reattore 3 fù vittima di un’esplosione – molto simile a quella di Chernobyl, ma per alcuni motivi diversa.

Nel reattore 4 ci fù un’esplosione di idrogeno. Il reattore potrebbe essere ancora vittima di fissione.

Il 23-3-11, Hanno cambiato le attrezzature (perché non potevano toccare il drone appena utilizzato) ma non se ne capì un granchè.

Il 24-3-11, Hanno cambiato di nuovo attrezzature (poiché non potevano intervenire sul SECONDO drone mandato). La situazione sembra peggiorata, ma ciò è dovuto probabilmente alla maggior sensibilità della fotocamera. Il confronto tra gli eventi di Chernobyl e quello che sta accadendo ora è letterale.

Ora come ora a Fukushima Daiichi ci sono più di 70.000 tonnellate di acqua altamente radioattiva e stagnante’ sopra le turbine dei reattori 1, 2 e 3, pronta per essere riversata in mare.

I reattori 2,3 e 4 emettono ancora fumo bianco.

Le temperature nei reattori 1, 2 e 3, rimangono molto al di sopra della norma, impossibili quindi da spegnere raffreddandoli perché tutte le barre di combustibile si sono fuse!

L’azoto viene ancora iniettato nel reattore 1 più velocemente di quanto possa uscire sul fondo. Il contenimento è rotto.

Credo che un’altra esplosione sia imminente nel reattore 1.

Le vasche di contenimento dei reattori 2 e 3 sono ancora a pressione atmosferica perché sono state danneggiate!

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Fukushima: 6 settimane dopo

Dall’impianto di Fukushima stanno uscendo un ricettacolo di materiali radioattivi, ma solo una esigua parte di essi vengono misurati. Sentiamo parlare di iodio e cesio radioattivi, ma nulla sulle particelle di trizio, uranio e plutonio, che sono particolarmente pericolose perché emettitrici di radioisotopi alfa. E ‘un po’ come se i servizi meteorologici ufficiali portassero servizi sulla grandine, ma mai sulle precipitazioni piovose, sulla neve o sul nevischio.

In realtà le cose in Giappone stanno andando così male che devi andare a caccia di informazioni. I media ufficiali montano operazioni di cover up, in modo da non causare il panico. Saperne qualcosa risulta estremamente sbagliato (al sistema) quando i mass media smettono di dare spazio ad un evento (in corso) di tale gravità riempiendo invece i notiziari di cazzate. Sembra che oggi scoprire quale sia la carta di credito più vantaggiosa sia più importante di riportare news sull’Armageddon nucleare che sta investendo il nostro bel pianeta.

Cosa sono le radiazioni, se non un vento che soffia via le nostre vite verso una morte dolorosa? A questo punto si può accorciare la propria vita ad una sola giornata semplicemente facendo un passo dentro una di quelle porte negli edifici dei reattori in Giappone. A duecento chilometri di distanza livelli di radiazioni nella città di Tokyo, sono aumentati ad un fattore di 2.5. Ciò significa che le persone che vivono lì ora otterranno, in dieci anni, le stesse radiazioni che avrebbero ottenuto in 25 (e la situazione continua a peggiorare).

Il rilevatore di radiazioni in alto segnala 0,6
micro-Sievert, superando i livelli normali
vicino alla stazione ferroviaria di Shibuya a Tokyo.

Il sole è salutare e necessario per noi. Alcune forme di radiazioni fanno fiorire. Troppe, però, in un tempo limitato ci brucerebbero. Non ci vuole molta intelligenza scientifica per sottolineare il fatto che ricevere la quantità di sole di un anno in un ora friggerebbe la persona all’istante. La “dose” di radiazione è importante in quanto rappresenta la “densità della dose.”

Le radiazioni non causano la morte solo attraverso il cancro, ma anche
attraverso le malattie cardiache, il diabete e altre condizioni croniche.

Quanto sono alti i livelli di radiazione presso l’impianto nucleare? Secondo i dati ottenuti dai robot telecomandati che hanno esplorato l’interno dei reattori dal n ° 1 a n ° 4 il 18 aprile, le letture all’interno di questi edifici sono stati tra i 4 e i 57 millisievert all’ora. “Ad essere onesti, ero sorpreso nel vedere le cifre. I risultati mi rendono davvero difficile chiedere agli operai di andare dentro e fare il loro lavoro “, ha detto Haruki Madarame, presidente della Commissione sicurezza nucleare del Giappone, durante una conferenza stampa.

Il gestore dell’impianto della Tokyo Electric Power Co. (TEPCO) ha detto Giovedi 21 aprile che circa 520 tonnellate di materiale radioattivo hanno raggiunto il mare dal 1 aprile al 6 aprile attraverso una fessura in una fossa di stoccaggio che toccò circa i 4.700 terabecquerels, 20.000 volte al di sopra del limite legale annuale della centrale. Ciò significa che in sei giorni il pianeta ha vomitato in mare ciò che normalmente in 20000 anni accumulerebbe. Naturalmente si dice che non vi è nessun problema, il nucleare è bello e sicuro, ma vediamo cosa dice in proposito Greenpeace che con la loro nave ammiraglia Rainbow Warrior ha testato l’acqua di mare e la vita marina nei pressi della centrale colpita dallo tsunami.

Non solo dobbiamo preoccuparci dei venti nucleari, ma anche delle correnti nucleari marittime e di quello che causeranno all’umanità nel corso dei prossimi mesi, anni e decenni. Già le radiazioni sono presenti nel latte materno delle madri Giapponesi, ma i bambini e le loro madri possono riposare in pace perché il governo non è allarmato.

Le masse “non allarmate” andranno avanti a consumare acqua “leggermente” contaminata, mangiare cibo “leggermente” contaminato e respirare aria “leggermente” contaminata e, nel caso di bambini giapponesi comincieranno a bere latte materno “leggermente” contaminato. Il problema, è che in sei mesi la caratterizzazione “leggermente” salirà a”mediamente”  e successivamente diventerà pericolosa.

Perché accade tutto questo e perché dovremo preoccuparcene così tanto? Il combustibile nucleare si è fuso in tre dei reattori della centrale giapponese di Fukushima Daiichi cadendo nelle parti inferiori delle loro vasche di contenimento, sollevando lo spettro del materiale surriscaldato, compromettendo un contenitore e causando un massiccio rilascio di radiazioni, come riportato da un rapporto dell’Atomic Energy Society of Japan pubblicato solo nove giorni fa. Ciò che fa cadere i coglioni, è che i media continuano a ignorare ciò che succede perché le informazioni vengono plagiate proprio dai loro capi.

La Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni [ICRP] esiste in
pratica per minimizzare gli effetti delle radiazioni sulla salute umana
e per proteggere l’industria nucleare dalle richieste di risarcimento da parte del pubblico.

Dei tre reattori danneggiati a Fukushima, solo il N ° 3 contiene plutonio fresco all’interno del suo combustibile, il brutto è che tutti i reattori contengono plutonio. Tutte le barre di combustibile esaurite conservate nelle piscine di stoccaggio di ogni reattore contengono plutonio. Nei reattori di Fukushima, il plutonio-239 è un sottoprodotto della fissione nucleare che si verifica quando l’uranio-238 nel carburante assorbe neutroni. Fukushima ha plutonio a sufficienza per uccidere ogni uomo, donna e bambino sul nostro pianeta se fuoriesce. Ce ne è abbastanza lì che anche una piccola parte potrebbe ucciderci. Sta uscendo, questo è certo, ma nessuno parla di quantità.

TUTTO VA BENE

Il governo giapponese sta lavorando a stretto contatto con la Electric Tokyo Power Company (TEPCO) e con i principali media nazionali per mantenere la bella facciata, dicendo tranquillamente che la situazione sta tornando sotto controllo, il che è ridicolo visto che abbiamo crolli in vari reattori. Da quando “tutto va bene” se ci sono crolli, esplosioni ed incendi?

Certamente né i media né i governi stanno facendo i calcoli su l’estrema vulnerabilità dei neonati, dei bambini piccoli o di quelli ancora in gestazione nel grembo materno…non sono elettori e allora perché preoccuparsi per i nostri figli che si ammaleranno di cancro entro pochi anni o pochi decenni? Sì, ci sono persone le cui ipotesi fanno tremare il futuro dei nostri figli. Sono psicopatici segreti, quelli che la psicologia moderna tende a nascondere, perchè fanno parte dell’elite. E ‘triste saper di aver tanto marciume ai livelli più alti della società umana.

I bambini nati da madri che avevano subito una serie di radiografie nella regione pelvica
durante la gravidanza hanno il doppio delle possibilità di ammalarsi di leucemia o di un’altrà forma di cancro rispetto a quelli nati da madri che non erano state sottoposte ai raggi x.

Il Dr. Ernest J. Sternglass, ex professore di fisica delle radiazioni presso l’Università di Pittsburgh, nel suo libro “Secret Fallout – Low-Level Radiation from Hiroshima to Three-Mile Island, indicò che il rischio aumenta con ogni esposizione aggiuntiva. Questo chiaramente fa capire che non vi fù alcun significativo miglioramento dal danno e che gli effetti provocati dalle radiazioni sono cumulativi.

NON ESISTONO VENTI RADIOATTIVI SICURI

Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha dichiarato che non esiste un livello di radiazione talmente basso dall’escludere i rischi per la salute. Questa è la politica ufficiale degli Stati Uniti. La National Academy of Sciences (NAS) ha pubblicato un rapporto nel 2006, intitolato “effetti biologici delle radiazioni ionizzanti (BEIR)” affermando: “Il Comitato conclude che la preponderanza di informazioni indica che ci sarà qualche rischio, anche a basse dosi.” La conclusione del rapporto recita: “La commissione conclude che le prove scientifiche attuali sono coerenti con l’ipotesi che vi sia una costante correlazione tra radiazioni e cancro nell’uomo, anche a dosi basse .” Ciò significa che la somma di diverse esposizioni a radiazioni molto basse ha lo stesso effetto di una vasta esposizione, poiché gli effetti delle radiazioni sono cumulative. Questo significa che milioni e, infine, miliardi di persone saranno colpite da questa catastrofe.

Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha le letture più complete ed aggiornate sulle radiazioni nel nord del Giappone. Si dice che la mappa dell’NNSA dimostri che, se qualcuno dovesse rimanere in qualsiasi posizione tra la centrale e un punto qualsiasi a 50 chilometri, nordovest della centrale per un anno, sarebbe esposto ad almeno 20 millisievert di radiazioni . Il governo giapponese indica le aree in cui la dose di esposizione annuale di radiazioni raggiunge i 20 millisievert come una “zona di evacuazione”, in cui i cittadini sono invitati  da parte delle autorità a lasciare le loro case.

Fukushima: Cemento radioattivo emette 900.000 microsieverts l’ora

Il gestore dell’impianto nucleare danneggiato di Fukushima Daiichi (TEPCO) afferma che sono stati trovati dei detriti di cemento che emettono un elevato livello di radiazioni nei pressi del reattore numero 3.

La Tokyo Electric Power Company, o TEPCO, afferma che gli addetti ai lavori hanno rilevato una radioattività di 900 millisievert all’ora emessa da un blocco di calcestruzzo di 30×30 centimetri e 5 centimetri di spessore.

Gli operai stavano usando attrezzature pesanti per rimuovere le macerie nei pressi del commutatore elettrico.

La TEPCO afferma che i lavoratori sono stati esposti a 3,17 millisievert di radiazioni durante la pulizia e il blocco di cemento è stato smantellato in modo sicuro in un contenitore con altri detriti.

L’unita di esperti ritiene che il frammento contaminato potrebbe essere parte dei detriti scagliati dal reattore a seguito di una esplosione di idrogeno presso il reattore numero 3.

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Fukushima: 5 settimane dopo

Cinque settimane dopo il disastro giapponese, i rapporti suggeriscono il peggio, le condizioni non sono affatto migliorate. Si preannunciano gravi problemi regionali e globali nel prossimo fututo, oltre a tutto ciò che è già successo.

Il 16 aprile, AP titola, “Sale la radioattività nel mare nelle coste vicino alla centrale nucleare di Fukushima”:

“I livelli di radioattività sono aumentati notevolmente nell’acqua vicino a (Fukushima), da segnalare la possibilità di nuove fuoriuscite nocive dall’impianto, come ha annunciato sabato il governo.”

L’annuncio è stato seguito da una scossa di assestamento di magnitudo 5,9 facendo dondolare l’intero paese. Finora, nessun reportage riporta l’ammontare dei nuovi danni. Tuttavia, l’acqua del mare risulta positiva alla radioattività da  iodio 131, con livelli 6500 volte al di sopra della norma, che fino a venerdì erano di 6 volte inferiori, il cesio-134 e 137 è aumentato di circa quattro volte.
La Nuclear and Industrial Safety Agency (NISA) ha sollevato la preoccupante possibilità di nuove perdite, ammettendo che l’individuazione delle stesse è molto difficile. Tuttavia, gli scienziati dell’agenzia sostengono ancora che non vi siano pericoli per l’uomo o la vita marittima, nonostante numerosi esperti indipendenti avvertono dei pericoli delle radiazioni che si stanno diffondendo ormai a livello globale, si teme anche il plutonio, la sostanza nota più letale, un granello microscopico sufficiente a causare il cancro.

La giapponese Kyodo News ha riportato la stessa notizia, dicendo che le enormi quantità di acqua depositate nelle vasche di raffreddamento sono contaminate. Come risultato, il lavoro di messa in sicurezza viene ostacolato perché anche una breve esposizione è estremamente pericolosa.

Il 14 aprile, il Global Security Newswire (NGS) titola “Il Giappone emette più radiazioni dopo i tentativi di raffreddamento”, dicendo:

L’aumento delle radiazioni spiegato sopra “indica che il carburante nel deposito è stato compromesso”, suggerendo che ci sono guai peggiori di quanto riportato.

Il 15 aprile, il giornalista del Japan Times Kanako Takahara titola, “frammenti delle barre di combustibile sul fondo delle vasche di contenimento”, dicendo:

“Nelle condizioni attuali, se nelle vasche la situazione non migliorà, potrebbe essere generato abbastanza calore da creare un foro nel contenitore a pressione, che si tradurrebbe in un massiccio rilascio radioattivo nell’ambiente”. In realtà, non c’è alcuna garanzia che non sia già accaduto, il problema è se è stato segnalato  o no.

Minimizzando una grave falla nei reattori, la AESJ afferma che solo piccole quantità di carburante sono state sciolte e disperse fino ad ora in maniera uniforme nei reattori 1, 2 e 3. Se ci va bene, ci vorranno dei mesi per riportare la situazione sotto controllo, forse anni, sulla base di ciò che ci è già noto. Secondo alcuni esperti, siamo in un territorio inesplorato, di fronte ad un disastro senza precedenti.

Il 13 aprile, su Democracy Now, il professore di fisica Michio Kaku ha chiamato i reattori di Fukushima delle “bombe a orologeria”, dicendo che la Tokyo Electric (TEPCO) “è stata sempre in una posizione di diniego, cercando di minimizzare l’impatto di questo disastro nucleare”.

Ha spiegato una formula matematica per determinare il livello di un incidente, dicendo che questo ha “già prodotto qualcosa nell’ordine dei 50.000 miliardi di becquerel di radiazioni”, garantendo il livello 7.

Tuttavia, le radiazioni continuano a fuoriuscire. “La situazione non è per nulla stabile. Si sta essenzialmente guardando una bomba a orologeria”. Il minimo disturbo potrebbe causare più danni, aumentando esponenzialmente l’entità del disastro.

Ha descritto la fusione del nocciolo in questo modo:

“Pensate di guidare una macchina, e …. tutto ad un tratto non se ne ha più il controllo. Schiacci i freni, ma non funzionano, perché “il terremoto ha spazzato via i sistemi di sicurezza.”

“Allora il radiatore comincia a scaldarsi ed esplode. Questa è l’esplosione del gas idrogeno. Poi, a peggiorare la situazione, il serbatoio del gas si surriscalda, e tutto ad un tratto l’intera auto (scoppia in) fiamme. Questa è la crisi su vasta scala. ”

“Allora, cosa fare? Guidare la macchina in un fiume (quello che ha fatto la TEPCO utilizzando l’acqua del mare per raffreddare i reattori). Ma il sale dell’acqua corrode il radiatore. E allora? “Si chiamano i vigili del fuoco locali” ecco che compaiono i “50 eroi giapponesi” all’interno dello stabilimento in una missione suicida, cercando di mantenere l’acqua al di sotto del punto di fusione (meltdown)”.

Questa è la situazione attuale. Così, quando la TEPCO afferma che le cose si sono stabilizzate, vuole dire che siamo appesi con le unghie ad una scogliera e per ora non precipitiamo. Il tempo passa e le unghie cominciano ad incrinarsi. Questa è la situazione ora, estremamente pericolosa e incerta.

Inoltre, le radiazioni contaminano l’aria, l’acqua e il suolo. “Le mucche brucano l’erba, producono il latte, e le radiazioni si concentrano nel prodotto appena citato. Gli agricoltori stanno eliminando il latte perchè troppo radioattivo. Anche il cibo dovrebbe essere messo sotto sequestro in queste zone.

Oltrettutto, la zona di evacuazione è “patetica”. L’America ha consigliato 50 miglia di distanza per il personale degli Stati Uniti e la Francia ha consigliato ai suoi cittadini di lasciare il Giappone.

Inoltre, i livelli di radiazioni sono in aumento ben al di là della zona di evacuazione. Aspettatevi grandi aumenti di cancro in futuro. “Questa è la conseguenza inevitabile di rilasciare enormi quantità di radiazioni nell’ambiente.

Per quanto riguarda la TEPCO e i funzionari governativi, “Stanno letteralmente improvvisando. Siamo in un territorio del tutto inesplorato. Prendetevi un qualsiasi libro di ingegneria nucleare. Guardate l’ultimo capitolo, questo catastrofico scenario non è contenuto.

Come risultato, “siamo le cavie di questo esperimento scientifico che è tutt’ora in atto. Potrebbero volerci fino a 10 anni per smantellare definitivamente il reattore. L’ultima fase è il seppellimento in un sarcofago di cemento. ”

Altre preoccupazioni sono le radiazioni nell’acqua di mare “milioni di volte oltre i livelli consentiti” e le letture sulla radioattività in gran parte del paese, compresa l’acqua potabile di Tokyo. Le persone preoccupate si chiedono se è il caso di lasciare il paese. Alcuni se ne sono andati di loro spontanea volontà perchè non credono alle letture della TEPCO.

Come risultato del disastro, le conseguenze per tutti i residenti giapponesi saranno enormi. Non solo, essendo le radiazioni trasportate in tutto il mondo da acqua ed aria sentiranno gli effetti di questa crisi anche gli europei.” Potenzialmente, tutti potranno essere interessati in misura maggiore o minore, comprese le generazioni future.

Inoltre, il rilascio di migliaia di tonnellate di acqua radioattiva nell’oceano è un crimine ambientale. L’acqua contaminata è “ora in viaggio per tutto il (Pacifico) per poi arrivare nella costa nord occidentale americana” contaminando l’intera catena alimentare nel processo.

Attraverso i suoi cicli l’acqua si volatilizza, e l’aria radioattiva verrà trasportata in tutto il mondo. Siamo tutti in grave pericolo.”

Inoltre, per il fatto che l’EPA ha chiuso molte delle sue stazioni di monitoraggio, anche sulla West Coast, il pubblico non avrà la possibilità di ottenere informazioni vitali. “Insomma oltre il danno la beffa!” Fukushima è il peggior disastro “che abbiamo mai affrontato nelle nostre vite.” Potenzialmente potrebbe provocare milioni di nuovi cancri.
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Il Nord Corea preoccupato per la gravità della situazione in Giappone

La televisione di Stato della Corea del Nord ha riportato la gravità delle continue fughe radioattive della centrale di Fukushima che venne colpita da un terremoto e da uno tsunami l’11 marzo devastando il Giappone nord orientale.

In un programma televisivo coreano della Central Television Station trasmissione in onda domenica sera, gli esperti hanno espresso la loro preoccupazione riguardo la situazione nello stabilimento di Fukushima Daiichi.

”La cosa più grave è che nemmeno un mese dopo l’incidente, non si ha alcuna prospettiva per contenere ed eliminare le fughe radioattive sotto controllo”, afferma un esperto.

Un altro esperto avverte,”C’è la possibilità che alte sostanze radioattive possano fuoriuscire dalla centrale.”

Allo stesso modo, il funzionario coreano della Central News Agency e del Rodong Sinmun, il quotidiano del Partito dei Lavoratori di Corea ‘, ha riferito che la contaminazione radioattiva si è diffusa non solo nell’aria ma anche nel suolo e dell’ambiente marino.

La Kcna e la carta stampata hanno citato gli enti di controllo giapponesi per la crisi nucleare, che hanno innalzato il livello di gravità dell’incidente nell’impianto di Fukushima, da 5 a 7, ponendolo alla pari con il disastro nucleare di Chernobyl del 1986.

La crisi dello stabilimento di Fukushima sta diventando sempre più grave, riporta la Kcna.

Né la TV di stato, nè la Kcna Rodong Sinmun menzionano il piano della, Tokyo Electric Power Co., per mettere i reattori instabili, sotto controllo entro 6 -9 mesi.

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Livello di radiazioni provenienti da Fukushima non più trascurabile

I rischi associati alla contaminazione da iodio-131 in Europa non sono più “trascurabili”, secondo il CRIIRAD, un ente di ricerca francese sulla radioattività. L’ONG consiglia alle donne incinte e a i bambini di prevenirsi dai “comportamenti a rischio”, come il consumo di latte fresco o di verdure con foglie larghe.

In risposta alle migliaia di richieste da parte dei cittadini preoccupati per le conseguenze della catastrofe nucleare di Fukushima in Europa, il CRIIRAD ha compilato un pacchetto di informazioni sui rischi da contaminazione da iodio-131.

Il documento, pubblicato il 7 aprile, sconsiglia di consumare l’acqua piovana aggiungendo che le fasce a rischio come i bambini e le donne incinte o che allattano dovrebbero evitare il consumo di verdure a foglie larghe, latte fresco e formaggio cremoso.

I rischi connessi alla contaminazione prolungata delle fasce più deboli ed esposte della popolazione non può più essere considerato “trascurabile”, ne deriva il fatto che bisogna evitare i “comportamenti a rischio”, come riportato dal CRIIRAD.

Tuttavia, l’istituto sottolinea che non c’è assolutamente di chiudersi in casa o assumere compresse di iodio.

Il CRIIRAD, sostiene che la sua nota informativa non si limita alla situazione in Francia ma è applicabile anche ad altri paesi europei, come ad esempio il Belgio, la Germania, l’Italia e la Svizzera, dove i livelli di contaminazione dell’aria sono gli stessi.

I dati provenienti dalla costa occidentale degli Stati Uniti, che ricevette il fallout radioattivo di Fukushima 6-10 giorni prima della Francia, rivela che i livelli di concentrazione dello iodio-131 sono 8-10 volte superiori negli USA.

L’ACQUA PIOVANA E L’ACQUA DI RUBINETTO

Secondo il CRIIRAD, una grande fetta delle indagini sono state condotte sull’acqua di rubinetto e sull’acqua piovana.

L’istituto sottolinea che non vi è alcun rischio, anche per i bambini, di camminare sotto la pioggia senza protezioni. Ma il consumo di acqua piovana come fonte primaria di acqua potabile deve essere evitato, soprattutto tra i bambini.

Per quanto riguarda l’acqua di rubinetto, i bacini sotterranei o i grandi fiumi non dovrebbero presentare nessun problema. Ma l’istituto suggerisce che la situazione delle acque provenienti dai bacini che raccolgono l’acqua piovana da uno o da più bacini idrografici, come i laghi collinari, dovrebbe essere esaminata più da vicino.

Per quanto riguarda l’irrigazione del proprio giardino di casa attraverso l’acqua piovana raccolta, il CRIIRAD consiglia di annaffiare solo la terra, e non le foglie dei vegetali, in quanto l’assorbimento è più veloce e più significativo sulla superficie della foglia piuttosto che nelle radici.

LA CATENA ALIMENTARE

Spinaci, insalate, cavoli e altri ortaggi a cui occorrono superfici di grandi dimensioni per essere coltivati sono tra quei prodotti alimentari particolarmente sensibili alla contaminazione da iodio-131, se sono stati coltivati all’esterno ed esposti alle acque piovane. Lavare le verdure non serve a molto, in quanto lo iodio-131 viene rapidamente metabolizzato dalle piante, afferma il CRIIRAD.

Il latte fresco e i formaggi cremosi, così come la carne dei bovini che sono stati fuori a mangiare erba, sono classificati come alimenti a rischio di contaminazione indiretta e devono essere monitorati. La contaminazione del latte e del formaggio di capra e di pecora potrebbe essere maggiore di quella dei prodotti bovini.

LIVELLO DI RISCHIO

La direttiva Euratom del 13 maggio 1996 stabilisce i principi generali e le norme di sicurezza sulla radioprotezione in Europa.

Secondo la direttiva, l’impatto delle attività nucleari può essere consideratO trascurabile se le dosi di radiazioni non superano i dieci micro Sievert (mSv) all’anno. Al di là di questo valore, potrebbero essere considerate delle misure per ridurre l’esposizione a quelle attuali.

Mentre lo iodio radioattivo-131 è presente soprattutto nell’aria sotto forma di gas, il CRIIRAD fa notare che nel caso del fallout di Fukushima, il problema principale è quello di limitare l’ingestione dello iodio-131.

Il CRIIRAD rileva che la quantità di iodio, in grado di erogare una dose di 10 mSv 131 varia notevolmente in base all’età dei consumatori. I bambini fino a due anni sono i più vulnerabili e l’ingestione di 50 Becquerel (Bq) è sufficiente per fornire al corpo una dose di 10 mSv, secondo l’istituto.

Se gli alimenti (verdure a foglia larga, latte, ecc) contengono tra l’1 e i 10 Bq / kg o più, è possibile che il livello di riferimento di 10 mSv possa essere superato entro due o tre settimane, aggiunge l’istituto.

I valori misurati dall’istituto francese per la protezione radiologica e sicurezza nazionale (IRSN) di iodio radioattivo-131 negli ultimi giorni, mostranoi seguenti , diversi, livelli di contaminazione: 0,08 Bq / kg nell’insalata, negli spinaci e nei porri a Aix-en-Provence, 0,17 Bq / l nel latte a Lourdes e 2,1 Bq / l nel latte di capra a Clansayes.

LA CONTAMINAZIONE PROSEGUIRA’ NELLE PROSSIME SETTIMANE

Il CRIIRAD osserva che “enormi quantità di materiale radioattivo sono state rilasciate dalla centrale di Fukushima Daiichi da Sabato 12 marzo 2011. Martedì 5 aprile, 24 giorni dopo l’incidente, i comunicati continuano a dire la stessa cosa. Questo significa che le nubi radioattive stanno continuando a giungere nelle nostre zone.

Viene anche citata una relazione tecnica da parte della società operativa (TEPCO) e dell’autorità giapponesi sulla sicurezza nucleare (NISA) che “fa presagire il proseguo della catastrofe per altre settimane se non per mesi”.

Se vengono segnalati nuovi incendi, o se gli operatori sono costretti a rilasciare più vapore per evitare esplosioni di idrogeno, è ovvio che una nuova nube tossica verrà rilasciata.

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Piantare Marijuana a Fukushima potrebbe aiutare ad eliminare le radiazioni

Anche se non ci piace l’idea di esporre la cannabis alle radiazioni nucleari, la verità è che questa pianta dai molti talenti potrebbe significativamente contribuire a ridurre gli alti livelli di radiazioni riscontrati nel settore della prefettura di Fukushima. Ad oggi è stata prevista una zona di evacuazione di 20 -30 km attorno alla centrale, in quanto l’indice di radiazioni rilevato entro questo raggio sarebbe mortale per chiunque. Qualcosa di simile successe a Chernobyl, in Russia, dove vennero utilizzate diverse tipologie di piante per assorbire le radiazioni del terreno e quindi ripulirlo.

Fù nel 1998, a 12 anni dalla fatale esplosione dell’impianto di Chernobyl, che la Consolidated Growers and Processors (PMC) , la Phytotech, e l’Institute of Bast Crop of Ukraine si unirono per iniziare la sperimentazione dell’uso di piante per ripulire il terreno circostante alla centrale dai metalli pesanti ancora presenti. L’obiettivo era di verificare se le piante, alimentandosi con i nutrienti del sottosuolo, potessero assorbire anche questi metalli, in un processo noto come fitorimediazione. Alcune piante hanno la proprietà di assorbire i metalli attraverso le loro radici, e catturarne alcuni che sono particolarmente dannosi per l’uomo come l’uranio o il ranelato 90. Una volta assorbiti, tali elementi vengono accumulati nelle foglie.

Tra i test effettuati sulle piante spiccavano i risultati della marijuana e del girasole che hanno ripulito fino all’80% dei metalli nocivi nella zona interessata. Dopo aver completato il processo di assorbimento, le piante, devono essere incenerite e, successivamente, le ceneri trattate come rifiuto radioattivo. La cattiva notizia è proprio questa, la buona notizia è che una volta portato a termine il loro eroico lavoro, la zona sarebbe decontaminata – Un’ulteriore prova dei benefici portati dalla cannabis all’umanità.

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