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Fukushima: L’agenzia nucleare giapponese nasconde i dati sull’esposizione alle radiazioni
I “watchdog” nucleari giapponesi hanno negato l’accesso pubblico ai risultati dei check-up alla tiroide di 1.000 bambini esposti alle radiazioni di Fukushima.
I critici hanno accusato la Commissione di sicurezza nucleare giapponese, il voler negare una accurata informazione rispetto alla crisi.
La commissione aveva già caricato online in precedenza i risultati dei test di oltre 1.000 bambini controllati per vedere se le sostanze radioattive si stavano accumulando nelle loro tiroidi.
E’ stato rivelato però che all’inizio di questo mese la Commissione ha eliminato i dati dal suo sito, citando motivi di privacy.
Gli specialisti sanitari dal canto loro hanno additato questa decisione, accusando la commissione di temere una reazione negativa del pubblico data dai risultati degli esami sull’esposizione dei bambini alle radiazioni della centrale danneggiata.
Fukushima: “1 miliardo” di becquerel all’ora (la TEPCO è furba)
Il dato di fine giugno rappresenta un sorprendente riduzione dall’emissione massima di 2.000 terabecquerels all’ora del 15 marzo, è in realtà due milionesimi del massimo, ha detto la TEPCO nella Guida di riferimento n. 2 riguardante la “roadmap” dei progressi.
Sono, 1 miliardo di becquerel emessi all’ora, un dato rasserenante? Matsumoto della TEPCO, nella conferenza stampa del 19 luglio, ha evitato di dare un giudizio, dicendo che non lo sapeva.
Leggendo bene il documento, però, si può notare una cosa strana per quanto riguarda le emissioni. La TEPCO sta parlando delle emissioni di radiazioni misurandole in cesio (cesio-134 e 137), non con l’equivalente in iodio.
Per fare una equivalenza con lo iodio-131, si deve moltiplicare il cesio-134 per 3, e il cesio-137 per 40 (con riferimento al manuale INES). La TEPCO non ha nemmeno effettuato la ripartizione del cesio in 134 e in 137 nei suoi calcoli, che hanno dato come risultato il “rasserenante” dato. Altri nuclidi hanno moltiplicatori ancora più elevati: l’americio-241 per 8.000, il plutonio-239 per 10.000.
Se la metà del miliardo di becquerel è cesio-134 e l’altra metà è cesio-137, e poi facciamo l’equivalenza con lo iodio-131 come nel calcolo precedente, l’emissione sarebbe:
(0,5 * 3) + (0.5 * 40) = 1,5 + 20 = 21.500.000.000 becquerel / ora
Invece di 1 miliardo di becquerel / ora, sarebbero 21,5 miliardi becquerel / ora con l’equivalenza in iodio, o 516 miliardi du becquerel al giorno. In meno di 2 giorni, andremo oltre il terabecquerels.
Perché la TEPCO dovrebbe fare i calcoli in cesio invece che con l’equivalente in iodio? Per fare un veloce paragone con il calcolo delle emissioni precedenti e per dare quindi l’impressione che il numero sia basso?
E per quanto riguarda lo iodio? E’ probabile che non lo rilevino nei pressi del reattore 1 dell’impianto nucleare di Fukushima, ma lo iodio-131 viene ancora rilevato nei fanghi di depurazione a Tokyo e in altre parti di Kanto.
Fukushima: Quante Chernobyl sono?
Il secondo più grande disastro nucleare della storia avvenne al reattore numero 4 di Chernobyl in Ucraina il 26 Aprile 1986. Semplicemente contrassegnato come “Chernobyl”, seguì il ben noto incidente nucleare di 3 Mile Island, il 28 Marzo 1979. “Chernobyl” espulse il 30% del materiale radioattivo da un reattore da 192 tonnellate. Questo significa 57,6 tonnellate di fumi radioattivi rilasciati dalle esplosioni e dagli incendi nell’aria.
Le minuscole particelle radioattive e il fumo hanno viaggiato in tutto il mondo molte volte dal 1979, uccidendo circa un milione di persone da malattie causate dalle radiazioni come tumori e leucemie. Questo è secondo l’editore, Janette Sherman, un libro esaustivo e ampiamente dettagliato su 5.000 articoli scentifici su Chernobyl recentemente pubblicati dalla New York Academy of Sciences [1].
FUKUSHIMA = PIU’ DI 50 CHERNOBYL
Come il Dr. Michio Kaku, un fisico teorico di fama mondiale ha messo in luce sulla CNN il 18 marzo 2011, nel disastro di Chernobyl è stato coinvolto solo un reattore e “solo” 57,6 tonnellate del nocciolo del reattore ha raggiunto l’atmosfera. In un contrasto drammatico, il disastro di Fukushima Daiichi ha immediatamente coinvolto sei reattori e la IAEA (International Atomic Energy Agency, un’agenzia delle Nazioni Unite) ha documentato 2800 tonnellate di vecchi nuclei del reattore altamente radioattivi.
Una semplice divisione può confermare che ci sono almeno 48,6 Chernobyl nei vecchi reattori surriscaldati che pompano isotopi incandescendi nell’atmosfera terrestre. Non è azzardato affermare che il disastro dei sei reattori di Fukushima Daiichi assieme alle piscine (asciutte) di raffreddamento dei vecchi reattori possano equivalere a più di 50 Chernobyl.
Ovviamente, sono necessari ulteriori chiarimenti, chiarimenti di cui si stanno occupando gruppi di ricerca indipendenti. Da notare che la letalità dei nuclei radioattivi dei reattori sale nei primi 250 mila anni – non scende.
Guardando l’attuale crisi giapponese, questo è solo l’inizio. In aggiunta, il destino dei quattro reattori nelle vicinanze, a Fukushima Daini, è ancora sconosciuto al mondo esterno. Lavorare nei vicini reattori, a solo 10 km (6 miglia di distanza) è una veloce e dolorosa condanna a morte. Essi si trovano all’interno della zona di evacuazione obbligatoria.
Tutte le esposizioni a radiazioni sono cumulative per ogni essere umano, animale e vegetale. Oltre a questo, si va a modificare il codice genetico che passerà mutato di generazione in generazione.
FUKUSHIMA = 3 MILA MILIARDI DI VOLTE IL DOSAGGIO RADIOATTIVO LETALE
Il dott. Paolo Scampa, un ben noto fisico europeo, ha chiarito il concetto di dose letale. L’idea di “dose letale” è una spiegazione abbastanza oggettiva che getta luce su tutte quelle agenzie di intelligence, fisici e governi che utilizzano astrazioni contorte per mascherare la brutale verità del disastro Fukushima Daiichi.
Tremila miliardi (3,000,000,000,000) della dose letale di radiazioni significa che ci sono 429 dosi letali per ogni essere umano sul pianeta, per dirla in poche parole. Questo dalle circa 70 miliardi di dosi letali del 23 marzo 2011. Da quanto si può notare sta peggiorando ogni giorno senza che Stati Uniti o altre potenze nucleari intervengano.
COSA SAPPIAMO ORA DI FUKUSHIMA
Ecco ciò che è noto a 75 giorni dall’evento, dopo che i sei reattori della centrale nucleare di Fukushima Daiichi hanno iniziato un letale meltdown nucleare l’11 marzo 2011.
– 11 marzo 14:46,Un terremoto da 1 milione di chilotoni e di magnitudo 9 della scala richter ha fatto tremare le coste del Giappone in prossimità dei sei reattori di Fukushima. Appena i sensori rilevarono il sisma i reattori tentarono di spegnersi da soli. L’enorme terremoto ha fatto crollare i reattori di 3 piedi, ha spostato il Giappone di 8 pollici verso Occidente e modificato l’inclinazione dell’asse del pianeta Terra.
– 11 marzo, circa le 15:30, il precedente terremoto ha dato origine ad un gigantesco tsunami con onde di 30 metri (98,4 ft) mandando in avaria i generatori di emergenza delle centrali. Con questo i reattori subiscono il colpo di grazia.
I sei reattori erano in una fase di stallo. Senza una fonte esterna di elettricità per le pompe dell’acqua che servivano a raffreddare i reattori, la centrale era in grosso pericolo. La temperatura interna dei reattori iniziò subito a salire.
– 11 marzo, circa le 18:00, solo due ore e mezzo dopo, alcuni dei nuclei iniziarono il processo di meltdown, data la temperatura estrema che superò di gran lunga il punto di fusione dell’uranio. Una misurazione effettuata riporta 1.718 gradi C (3,124.4 F Deg).
L’uranio fonde a 1,132.2 gradi C (2,069.9 Deg F.) Le temperature del reattore interno raggiunsero almeno i 2.850 gradi C, (5.162 gradi F.) I milioni di pellet di combustibile da 1 mm di uranio nei reattori e nelle piscine non ebbero possibilità di rimanere sicuri senza le pompe per l’acqua che costantemente raffreddavano i reattori.
L’uranio in pellets si è semplicemente sciolto formando una sostanza tipo lava bianca calda radioattiva, che viene probabilmente, super riscaldata ulteriormente dalla potenza dell’atomo di uranio stesso. La sostanza altamente radioattiva ha poi bruciato le guarnizioni di grafite del General Electric Mark 1 Reactor Control Rods nella parte inferiore del reattore sottomarino progettato dall’ammiraglio Hyman Rickover della US Navy, ora deceduto.
LA SOLUZIONE E’ CAMBIATA
Il Dr. Michio Kaku catturò l’attenzione del mondo il 18 marzo 2011 quando consigliò, tamite CNN, al primo ministro Giapponese di scegliere immediatamente l’ “Opzione Chernobyl” per i reattori di Fukushima.
Kaku disse che il premier giapponese avrebbe dovuto ordinare alla Japanese Air Self Defense Force di bombardare i reattori colpendoli con boro, sabbia, acqua e cemento, come l’Armata Rossa fece per sopprimere il reattore fuori controllo di Chernobyl sugli ordini del presidente dell’Unione Sovietica Gorbaciov. Il boro assorbe i neutroni, il cuore radioattivo dei reattori.
Il tempo dell’ “Opzione Chernobyl” per il dottor Kaku è passato. Le esplosioni multiple hanno distrutto le piscine di raffreddamento che contenevano i vecchi reattori. Centinaia di migliaia di tonnellate di fumi e particelle altamente radioattivi vengono dispersi in tutto il sito di Fukushima Daiichi. I reattori stanno rilasciando secondo una misurazione della TEPCO (Tokyo Electric Power Company), 10 quintilioni (10.000 trilioni di Bq) di materiale radioattivo all’ora in tutto l’emisfero nord della Terra.
L’invisibile e mortale Fumo Radioattivo è già in tutto l’emisfero settentrionale e in tutti i suoi abitanti che sono radioattivamente contaminati. La portata della soluzione del dr Kaku, una volta geniale, purtroppo, risulta ora inefficace.
L’OPZIONE “NON FARE NULLA”
L’opzione “non fare nulla” permetterà solo alle vittime di crescere rapidamente. Non muovere un dito, per default, consente al genocidio atomico di Fukushima di proseguire indisturbato.
Obama al posto di portare guerra nel mondo sgancia qualche testata nucleare e affonda Fukushima…
La Tepco ammette che il meltdown del reattore 1 è avvenuto 16 ore dopo il terremoto
La Tokyo Electric Power Co. (TEPCO) ha ammesso per la prima volta, il 15 maggio, che la maggior parte del carburante in uno dei reattori nucleari (il numero 1) nella centrale atomica di Fukushima subì il meltdown circa 16 ore dopo il terremoto dell’11 marzo che ha successivamente innescato un forte tsunami.
Secondo l’operatore della TEPCO, il condensatore di emergenza progettato per raffreddare il vapore all’interno del recipiente a pressione del reattore n. 1 funzionava correttamente poco dopo il terremoto di magnitudo-9.0, ma si è inceppato attorno alle 3: 30 pm dell’11 marzo quando le onde dello tsunami hanno colpito il reattore.
Sulla base dell’analisi provvisoria condotta sui dati sul reattore, la diagnostica ha concluso che il livello dell’acqua nel contenitore a pressione ha cominciato a diminuire rapidamente subito dopo lo tsunami, l’acqua non è riuscita a raffreddare la parte superiore del carburanteattorno alle 6:00 Verso le 7.30 pm, il carburante è stato completamente al di sopra della superficie dell’acqua e la ha surriscaldata per più di 10 ore. Verso le 9 di sera, la temperatura nel nocciolo del reattore è salita a 2.800 gradi Celsius, il punto di fusione per il carburante. Verso le 07:50, la parte superiore del combustibile ha iniziato la fusione, e circa alle 6:50 del 12 marzo, si è verificato il meltdown.
Sul motivo per cui ci sono voluti più di due mesi per tirare fuori queste informazioni, la TEPCO ha detto che era stata in grado di ottenere dati dettagliati sulla temperatura e sulla pressione del reattore solo agli inizi di maggio.
Junichiro Matsumoto, un alto funzionario della TEPCO, ha dichiarato: “Poiché c’è un danno simile alle barre di combustibile nei reattori n ° 2 e 3, il fondo dei loro recipienti a pressione potrebbe essere stato danneggiato.”
Hiroaki Koide, professore di ingegneria della sicurezza nucleare all’Università di Kyoto, è stato critico nei confronti della TEPCO.
“Avrebbero potuto supporre che quando la perdita di potenza rese impossibile il raffreddamento del reattore, tutto ciò avrebbe portato ad un rapida fusione del nucleo. La persistente spiegazione della TEPCO che il danno al carburante fosse limitato si è rivelata sbagliata” ha detto.
Ma voi lettori del sito lo sapevate già…Fusione del nocciolo confermata(13 marzo)
Vi pongo un quesito:
Mass Media: 2 mesi
Informazione alternativa: 2 giorni
A voi la scelta…
Fukushima: Cemento radioattivo emette 900.000 microsieverts l’ora
Il gestore dell’impianto nucleare danneggiato di Fukushima Daiichi (TEPCO) afferma che sono stati trovati dei detriti di cemento che emettono un elevato livello di radiazioni nei pressi del reattore numero 3.
La Tokyo Electric Power Company, o TEPCO, afferma che gli addetti ai lavori hanno rilevato una radioattività di 900 millisievert all’ora emessa da un blocco di calcestruzzo di 30×30 centimetri e 5 centimetri di spessore.
Gli operai stavano usando attrezzature pesanti per rimuovere le macerie nei pressi del commutatore elettrico.
La TEPCO afferma che i lavoratori sono stati esposti a 3,17 millisievert di radiazioni durante la pulizia e il blocco di cemento è stato smantellato in modo sicuro in un contenitore con altri detriti.
L’unita di esperti ritiene che il frammento contaminato potrebbe essere parte dei detriti scagliati dal reattore a seguito di una esplosione di idrogeno presso il reattore numero 3.
Fukushima: 5 settimane dopo
Cinque settimane dopo il disastro giapponese, i rapporti suggeriscono il peggio, le condizioni non sono affatto migliorate. Si preannunciano gravi problemi regionali e globali nel prossimo fututo, oltre a tutto ciò che è già successo.
Il 16 aprile, AP titola, “Sale la radioattività nel mare nelle coste vicino alla centrale nucleare di Fukushima”:
“I livelli di radioattività sono aumentati notevolmente nell’acqua vicino a (Fukushima), da segnalare la possibilità di nuove fuoriuscite nocive dall’impianto, come ha annunciato sabato il governo.”
L’annuncio è stato seguito da una scossa di assestamento di magnitudo 5,9 facendo dondolare l’intero paese. Finora, nessun reportage riporta l’ammontare dei nuovi danni. Tuttavia, l’acqua del mare risulta positiva alla radioattività da iodio 131, con livelli 6500 volte al di sopra della norma, che fino a venerdì erano di 6 volte inferiori, il cesio-134 e 137 è aumentato di circa quattro volte.
La Nuclear and Industrial Safety Agency (NISA) ha sollevato la preoccupante possibilità di nuove perdite, ammettendo che l’individuazione delle stesse è molto difficile. Tuttavia, gli scienziati dell’agenzia sostengono ancora che non vi siano pericoli per l’uomo o la vita marittima, nonostante numerosi esperti indipendenti avvertono dei pericoli delle radiazioni che si stanno diffondendo ormai a livello globale, si teme anche il plutonio, la sostanza nota più letale, un granello microscopico sufficiente a causare il cancro.
La giapponese Kyodo News ha riportato la stessa notizia, dicendo che le enormi quantità di acqua depositate nelle vasche di raffreddamento sono contaminate. Come risultato, il lavoro di messa in sicurezza viene ostacolato perché anche una breve esposizione è estremamente pericolosa.
Il 14 aprile, il Global Security Newswire (NGS) titola “Il Giappone emette più radiazioni dopo i tentativi di raffreddamento”, dicendo:
L’aumento delle radiazioni spiegato sopra “indica che il carburante nel deposito è stato compromesso”, suggerendo che ci sono guai peggiori di quanto riportato.
Il 15 aprile, il giornalista del Japan Times Kanako Takahara titola, “frammenti delle barre di combustibile sul fondo delle vasche di contenimento”, dicendo:
“Nelle condizioni attuali, se nelle vasche la situazione non migliorà, potrebbe essere generato abbastanza calore da creare un foro nel contenitore a pressione, che si tradurrebbe in un massiccio rilascio radioattivo nell’ambiente”. In realtà, non c’è alcuna garanzia che non sia già accaduto, il problema è se è stato segnalato o no.
Minimizzando una grave falla nei reattori, la AESJ afferma che solo piccole quantità di carburante sono state sciolte e disperse fino ad ora in maniera uniforme nei reattori 1, 2 e 3. Se ci va bene, ci vorranno dei mesi per riportare la situazione sotto controllo, forse anni, sulla base di ciò che ci è già noto. Secondo alcuni esperti, siamo in un territorio inesplorato, di fronte ad un disastro senza precedenti.
Il 13 aprile, su Democracy Now, il professore di fisica Michio Kaku ha chiamato i reattori di Fukushima delle “bombe a orologeria”, dicendo che la Tokyo Electric (TEPCO) “è stata sempre in una posizione di diniego, cercando di minimizzare l’impatto di questo disastro nucleare”.
Ha spiegato una formula matematica per determinare il livello di un incidente, dicendo che questo ha “già prodotto qualcosa nell’ordine dei 50.000 miliardi di becquerel di radiazioni”, garantendo il livello 7.
Tuttavia, le radiazioni continuano a fuoriuscire. “La situazione non è per nulla stabile. Si sta essenzialmente guardando una bomba a orologeria”. Il minimo disturbo potrebbe causare più danni, aumentando esponenzialmente l’entità del disastro.
Ha descritto la fusione del nocciolo in questo modo:
“Pensate di guidare una macchina, e …. tutto ad un tratto non se ne ha più il controllo. Schiacci i freni, ma non funzionano, perché “il terremoto ha spazzato via i sistemi di sicurezza.”
“Allora il radiatore comincia a scaldarsi ed esplode. Questa è l’esplosione del gas idrogeno. Poi, a peggiorare la situazione, il serbatoio del gas si surriscalda, e tutto ad un tratto l’intera auto (scoppia in) fiamme. Questa è la crisi su vasta scala. ”
“Allora, cosa fare? Guidare la macchina in un fiume (quello che ha fatto la TEPCO utilizzando l’acqua del mare per raffreddare i reattori). Ma il sale dell’acqua corrode il radiatore. E allora? “Si chiamano i vigili del fuoco locali” ecco che compaiono i “50 eroi giapponesi” all’interno dello stabilimento in una missione suicida, cercando di mantenere l’acqua al di sotto del punto di fusione (meltdown)”.
Questa è la situazione attuale. Così, quando la TEPCO afferma che le cose si sono stabilizzate, vuole dire che siamo appesi con le unghie ad una scogliera e per ora non precipitiamo. Il tempo passa e le unghie cominciano ad incrinarsi. Questa è la situazione ora, estremamente pericolosa e incerta.
Inoltre, le radiazioni contaminano l’aria, l’acqua e il suolo. “Le mucche brucano l’erba, producono il latte, e le radiazioni si concentrano nel prodotto appena citato. Gli agricoltori stanno eliminando il latte perchè troppo radioattivo. Anche il cibo dovrebbe essere messo sotto sequestro in queste zone.
Oltrettutto, la zona di evacuazione è “patetica”. L’America ha consigliato 50 miglia di distanza per il personale degli Stati Uniti e la Francia ha consigliato ai suoi cittadini di lasciare il Giappone.
Inoltre, i livelli di radiazioni sono in aumento ben al di là della zona di evacuazione. Aspettatevi grandi aumenti di cancro in futuro. “Questa è la conseguenza inevitabile di rilasciare enormi quantità di radiazioni nell’ambiente.
Per quanto riguarda la TEPCO e i funzionari governativi, “Stanno letteralmente improvvisando. Siamo in un territorio del tutto inesplorato. Prendetevi un qualsiasi libro di ingegneria nucleare. Guardate l’ultimo capitolo, questo catastrofico scenario non è contenuto.
Come risultato, “siamo le cavie di questo esperimento scientifico che è tutt’ora in atto. Potrebbero volerci fino a 10 anni per smantellare definitivamente il reattore. L’ultima fase è il seppellimento in un sarcofago di cemento. ”
Altre preoccupazioni sono le radiazioni nell’acqua di mare “milioni di volte oltre i livelli consentiti” e le letture sulla radioattività in gran parte del paese, compresa l’acqua potabile di Tokyo. Le persone preoccupate si chiedono se è il caso di lasciare il paese. Alcuni se ne sono andati di loro spontanea volontà perchè non credono alle letture della TEPCO.
Come risultato del disastro, le conseguenze per tutti i residenti giapponesi saranno enormi. Non solo, essendo le radiazioni trasportate in tutto il mondo da acqua ed aria sentiranno gli effetti di questa crisi anche gli europei.” Potenzialmente, tutti potranno essere interessati in misura maggiore o minore, comprese le generazioni future.
Inoltre, il rilascio di migliaia di tonnellate di acqua radioattiva nell’oceano è un crimine ambientale. L’acqua contaminata è “ora in viaggio per tutto il (Pacifico) per poi arrivare nella costa nord occidentale americana” contaminando l’intera catena alimentare nel processo.
Attraverso i suoi cicli l’acqua si volatilizza, e l’aria radioattiva verrà trasportata in tutto il mondo. Siamo tutti in grave pericolo.”
Inoltre, per il fatto che l’EPA ha chiuso molte delle sue stazioni di monitoraggio, anche sulla West Coast, il pubblico non avrà la possibilità di ottenere informazioni vitali. “Insomma oltre il danno la beffa!” Fukushima è il peggior disastro “che abbiamo mai affrontato nelle nostre vite.” Potenzialmente potrebbe provocare milioni di nuovi cancri.
Fonte
Il Nord Corea preoccupato per la gravità della situazione in Giappone
La televisione di Stato della Corea del Nord ha riportato la gravità delle continue fughe radioattive della centrale di Fukushima che venne colpita da un terremoto e da uno tsunami l’11 marzo devastando il Giappone nord orientale.
In un programma televisivo coreano della Central Television Station trasmissione in onda domenica sera, gli esperti hanno espresso la loro preoccupazione riguardo la situazione nello stabilimento di Fukushima Daiichi.
”La cosa più grave è che nemmeno un mese dopo l’incidente, non si ha alcuna prospettiva per contenere ed eliminare le fughe radioattive sotto controllo”, afferma un esperto.
Un altro esperto avverte,”C’è la possibilità che alte sostanze radioattive possano fuoriuscire dalla centrale.”
Allo stesso modo, il funzionario coreano della Central News Agency e del Rodong Sinmun, il quotidiano del Partito dei Lavoratori di Corea ‘, ha riferito che la contaminazione radioattiva si è diffusa non solo nell’aria ma anche nel suolo e dell’ambiente marino.
La Kcna e la carta stampata hanno citato gli enti di controllo giapponesi per la crisi nucleare, che hanno innalzato il livello di gravità dell’incidente nell’impianto di Fukushima, da 5 a 7, ponendolo alla pari con il disastro nucleare di Chernobyl del 1986.
La crisi dello stabilimento di Fukushima sta diventando sempre più grave, riporta la Kcna.
Né la TV di stato, nè la Kcna Rodong Sinmun menzionano il piano della, Tokyo Electric Power Co., per mettere i reattori instabili, sotto controllo entro 6 -9 mesi.